Mia madre mi aveva appena detto che sarebbe stata via per tutto il mese, cosa che non mi rese felice visto quello accaduto la notte scorsa.
"Eveline basta! Te lo sei solo sognato!"
"no, no, no! Io non l'ho sognato! Pensi che io sia pazza!?" Dissi gridando.
Le raccontai quello successo, ma lei non mi credeva.
"senti, tu starai a casa e basta.Se succede qualcosa mi chiami immediatamente, ok?"
Io mi buttai sul divano e misi la testa tra le mani.
Lei sospiró e si mise accanto a me.
"non succederá nulla, okay?" La guardai.
"okay.."
Si alzó sorridente e salì le scale.
Il giorno dopo già non c'era più...
Quella mattina mi svegliai presa da un icubo, e si; era su di lui.
La mattina però fu tranquilla, e così pure il pomeriggio...
Quella che mi preoccupava però era la notte...
Ordinai una pizza, e mi lanciai sul letto a guardare un film.
D'un tratto sentii un rumore provenire da fuori...mi girai velocemente verso la finestra.
Mi distrassi per via del film, poco dopo andai in bagno e tornando dentro la stanza agghiacciai.
"merda.." dissi guardando come paralizzata la mia finestra che era stranamente spalancata...
Controllai l'intera stanza nervosamente, chiusi la porta a chiave e infine la finestra.
Poi mi buttai nel letto e mi ricoprii per poi stringere gli occhi.
Dopo molto mi addormentai, ma nel cuore della notte iniziai a rigirarmi nel letto.
Poi mi svegliai...la porta era socchiusa.
Mi alzai velocemente per andare a chiudere la porta ma...
D'un tratto udii un rumore, come quello di un coltello passato sul muro...mi paralizzai, e mi persi nella paura.
Poi una risata..una risata che riecheggiava nella mia testa e che alla fine, nonostante avrei preferito fosse rimasta lontana, giunse al mio orecchio.
"torna a dormire Eveline." Aveva una voce divertita.
Scacciai un urlo e mi girai per poi cadere a terra, evitando una coltellata.
Lui arrivò sopra di me, ma riuscii a scansare un'altra coltellata e anche lui.
Mi alzai e cominciai a correre, prendendo il telefono e correndo velocemente verso la porta.
Iniziai a provare ad aprirla, ma era chiusa a chiave e quelle appese al muro non c'erano.
Allora spuntò sopra le scale e mi guardò.
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Murderess Love
RandomNella mia scuola si diffuse una leggenda metropolitana. Era una delle solite cazzate, di quelle fatte per spaventare la gente.Era la storia di un ragazzo chiamato Jeff, ribattezzato con il nome di Jeff the killer. Io non ci credevo. Ma tutto ciò a c...