Capitolo Uno

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Non sono mai stata una ragazza Timida, ho sempre riso e scherzato con tutti, anche quando ero triste, non ho mai dato a vedere le mie emozioni, odiavo mostrarmi triste e fragile quindi ho sempre cercato di essere allegra, almeno prima di tutto questo, Prima di trasferirmi a Toronto dopo la morte di mia Madre, è stato tutto Terribilmente Strano; l'incidente, i mesi in ospedale, la decisione di staccare le macchine...Inizialmente ero triste, Ma col tempo avevo capito che non ci sarebbe stato nulla da fare, così, quando mia nonna firmò per staccare le macchine fui sollevata.
Dopo quel giorno mi dissero che sarei andata a vivere da mio padre, Erano Tre anni che non lo vedevo, Dopo la separazione con mia madre lui era partito per Toronto e non era più tornato...Non riuscivo a Perdonarlo per non essere rimasto con noi, per essersi perso le parti più importanti della mia vita e ora mi toccava viverci insieme.
Sono le 6:20 del mattino e tra tre ore sarò su un aereo diretto a Toronto, mia nonna ha deciso di accompagnarmi in aeroporto, Il momento dei saluti è davvero straziante, Lei è sempre stata con me e Andarmene così mi fa sentire uno schifo, non vorrei lasciarla sola ma purtroppo non dipende da me...

***
9:30
Sono in Aereo da 10 minuti e non è ancora partito, Il decollo è la parte che mi spaventa di più, ho sempre il terrore che questo enorme mezzo di metallo sia troppo pesante e precipiti al suolo, Ma passato questo momento di panico mi perdo a guardare la città che sparisce sotto le nuvole e in poco mi addormento...

***
2:30
"Signorina, si svegli, siamo arrivati"
Sento una voce e mi sveglio ricordandomi dove mi trovo.
Ho dormito per tutto il viaggio senza rendermi conto di nulla, Ora mi toccherà scendere e affrontare Mio padre dopo anni.
Recupero il mio bagaglio a mano e raggiungo la zona di recupero bagagli, cerco le mie due valigie e le prendo, mentre mi avvio verso l'uscita inciampo nei miei piedi e mi ritrovo a terra con i miei vestiti attorno.
"Ottimo inizio, davvero" dico tra me e me, Sento qualcuno dietro di me ridacchiare e dire "ottimo atterraggio Al", riconosco immediatamente la voce e mi giro di scatto, mio padre è dietro di me che raccoglie i miei vestiti, sembra divertito da questa scena ma quando incontra il mio sguardo il suo sorriso scompare.

***
Ormai siamo in macchina da 10 minuti e nessuno ha detto una parola, Dopo circa 40 minuti di macchina ci fermiamo davanti a una grande villa, sono abbastanza sorpesa poiché mio padre è sempre stato una persona abbastanza semplice.
Scesa dall'auto noto uno splendido giardino curato nei minimi dettagli e vedo un Ragazzo All'incirca della mia età avvicinarsi
"Ehi, Serve una mano?" il ragazzo è alto un po' più di mè, ha un bel sorriso e il viso da bambino, Mio padre si avvicina e ci presenta.
Da quanto ho capito si chiama Matthew ed è il nostro vicino di casa, i nostri padri sono colleghi quindi passano molto tempo insieme.
Mentre entriamo in casa mio padre si ferma e sembra un po' agitato...
"Tesoro..." odio quando mi chiama così "...mi sono scordato di dirti che..."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 10, 2016 ⏰

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Never Be Alone- Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora