Testamento.

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Aveva dormito poco, troppi incubi, troppi pensieri.
Erano le 7.30 del mattino la sveglia sarebbe suonata a breve, doveva andare alla lettura del testamento.

Non ce la faceva già più.

Stava per alzarsi quando Will con un braccio le cinse la vita, e avvicinò il suo corpo al proprio.
Belle sentì i suoi capelli venire spostati e avvertì il respiro caldo del suo fidanzato sul collo.

Will le accarezzò la pelle con il naso e arrivato alla radice dei capelli ispirò forte. Voleva inebriarsi di lei.
Belle accennó un sorriso che prese forma quando un dolce bacio le venne posato sulla pelle candida.
Chiuse gli occhi quando al primo ne seguì un secondo e poi un terzo.
Voleva godersi quel momento di quotidianità, quelle dolci attenzioni che la astraevano dal tempo e dallo spazio, per trasportarla in un universo che era solo loro.

Will spostò la mano dal fianco e iniziò a risalire, le accarezzò il braccio, per portarlo poi avanti sotto il suo seno.
Belle si inarcò ancora di più, voleva sentirsi vicina a lui, al sicuro.

Girò il viso per poterlo baciare.
Incontrò subito le sue labbra delicate, in un bacio dolce e lento che sapeva di casa.
Le chiese il permesso di approfondire il loro bacio con una delicatezza che le diede un tonfo al cuore.
Quando le loro lingue si incontrano Belle si lasciò cullare in quel lento ritmo,mentre le mani di Will continuavano ad accarezzarla con delicatezza.
Quando si staccò per baciargli il collo ..
Biiip
Biiiiip

La sveglia li risvegliò dalla loro piccola trans.
Dovevano andare, dovevano separarsi.

Si diedero un dolce ultimo bacio prima di alzarsi dal letto e iniziare un altro giorno nella cittadina dei ricordi e dei moniti, Storybrooke.

Si sarebbero riuniti in una sala del municipio, erano stati convocati in 5 a quanto pare.
Regina Mills in qualità di testimone.
Granny, Ruby, Belle e Will come beneficiari.
Entrò il notaio del paese, Mr.King, il patrigno di David Nolan.
Si sedette e invitò gli altri ad imitarlo, aprì la valigetta e prese diverse carte.
E attese.
"Allora?!" Chiese Belle.
"Stiamo aspettando il 4° beneficiario che é stato anche l'offerente per gli immobili di suo padre prima della sua dipartita e lo é tutt' ora, tratterà a chiunque vad-.."
"Scusate il ritardo, può cominciare King"
Disse un uomo affannato mentre si sistemava la cravatta.
Non era un semplice uomo.

"Mr.Gold, benvenuto! Si segga, mettiamo agli atti l'inizio della lettura delle ultime volontà di Maurice French.."
Dopo 30 minuti la situazione era questa: Granny e Ruby avevano ricevuto l'orto del signor French, un pezzo di terra vicino al confine, oltre che il suo furgoncino per le consegne, il quale era stato accompagnato da un suo fervente invito "Non é possibile che siate aperti da 30 anni non facciate consegne a domicilio! Non avete scuse,iniziate!"

A Belle andava il negozio e la casa.
Mancava Gold.
"Per lei un pacchetto e una richiesta" disse il notaio passando un pacco." Tratta onestamente Gold!"
Mentre l'uomo apriva il pacco Belle si concesse un attimo per osservarlo, era diverso.
Forse aveva qualche kilo in più, era invecchiato si vedeva.
Ora avrebbe dovuto avere circa 40 anni.
Aveva tagliato i capelli, del loro vecchio colore era rimasto poco, erano per lo più grigi e bianchi, troppo corti.
Gli occhi erano gli stessi, scuri, enigmatici, intensi.
Lo conosceva bene, nel dettaglio, poteva indicare ogni sua nuova rugha.
Le sembrava sorpreso, ed infatti lo era.
Non tirò fuori il contenuto del pacchetto.
Tutto finì presto e lui si congedò immediatamente.

Arrivato al negozio Gold, prese il contenuto del pacchetto e lo mise in una vetrina sul retro.
Una tazza scheggiata e un messaggio "non posso più tenerla lontana da te, ti rendo questa tazza, voglio darti una consolazione. Un ricordo a cui aggrapparti quando ti mancherà "
****
12 anni prima.
La campanella suonò e Gold sbucò dal retro del negozio.
Maurice sua figlia e sua moglie erano appena entrati.
Erano suoi creditori, di solito mentre il vecchio French parlava con Gold, Belle e sua madre facevano un giro.
Ma quella volta parlò Belle.
I suoi genitori provarono a zittirla ma Gold alzando una mano li fermò e la lasciò esprimersi.
"Lei é un ladro, ha alzato di nuova l'affitto, é implacabile e disumano! Ogni qualvolta qualcuno ha davvero i soldi per pagarla lei non gode? Se qualcuno non ha l'acqua alla gola e non la implorano lei non si eccita?!"
Gold sorrise, nessuno aveva mai alzato la voce con lui.
"Mi prenda sul serio" urlò la ragazza appena diciottenne.
Poi sbatté il pugno sul bancone facendo cadere una tazza.
In un secondo prese coscienza di tutto, le sue parole, le urla, la tazza.
Aveva esagerato.
Belle iniziò "Ooh! Era costosa?" La raccolse. " Si é scheggiata un po' sul lato, non si vede nemmeno. Mi scusi.."
"É solo una tazza, non la aggiungerò alla vostra retta." Sorrise Gold. Nessuno gli si era mai rivolto in quel modo.
****
Oggi.

In quella tazza erano racchiusi i loro ricordi.
Era l'emblema della sua forza, della sua temerarietà.
Gli era stat rubata un paio di anni dopo l'addio di Belle.
Ora che la riaveva però non era lo stesso, non gli ricordava nulla se non l' odio di lei e le cattiverie che si erano inflitti.
Gli ricordava ancora la loro storia, solo che il disprezzo aveva preso il posto dell'amore.

Note dell'autrice:

Perdonatemi!! Ho aggiornato tardissimo, non sono una precisa.

Piccole chiarificazioni sulla linea temporale e sull' età.
Gold ha 10 anni più di Belle.
La storia si svolge quando Belle ha 30 anni e Gold 40.
A 18 anni Belle aveva ancora la mamma .
A 20 il papà ha abusato di lei e lei ha cercato Gold.
A 22 Belle é partita.

Sottile Linea RossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora