<<Bene, è ora di andare al corso di matematica oppure il professore ci scortica vive>> - intervenne Dakota
Rachel cercò di ridere ma sembrava ancora turbata dalla mia affermazione fatta poco prima.
In ogni caso ci incamminammo verso l'aula ed entrammo.
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Le ore passarono velocemente, probabilmente per il fatto cheera solo il primo giorno e le lezioni erano state piuttosto leggere.
<<Noi usciamo per prendere una boccata d'aria>> - disse Alaska, riferendosi a lei ed a Trent
Rachel dopo la lezione era scomparsa in bagno ed eravamo rimaste solo io e Dakota la quale mi stava parlando, ma ero troppo impegnata a guardare Ash che conversava con Cameron per ascoltare. Appena vidi Ash guardare verso la mia direzione mi girai imbarazzata verso Dakota.
<<Beh, me lo vuoi dare questo numero sì o no?>>
<<Eh, numero?>>
<<Sì Agatha sono tre ore che ti sto chiedendo il tuo numero di telefono, per passarti gli appunti di filosofia dell'anno scorso di cui stava parlando il professore, ci sei?>>
<<Oh, sì il mio numero, certo>>
Glielo diedi e presa dalla curiosità le chiesi:
<<Rachel non ti è sembrata un po' strana stamattina, oppure normalmente si comporta così?>>
<<L'hai notato, eh? E' una storia un po' lunga ma...>>
<<Scusate se vi interrompo, Dakota puoi venire un attimo? Devo parlarti è importante>> - si intromise Jack
<<Certo, torno subito Agatha aspettami qui>> - disse Dakota seguendolo verso l'aula di informatica
Nel frattempo, non sapendo cosa fare, presi un libro dallo zaino e mi misi a leggere, dopo pochi minuti sentii Dakota urlare ed imprecare contro Jack.
<<Dai, Dakota non fare così!>> - urlò lui
<<Non fare così? Sai una cosa vaffanculo Jack>>
Dakota si avvicinò a me per prendere il suo zaino con le lacrime agli occhi.
<<Scusa Agatha ma devo tornare a casa, non ti preoccupare va tutto bene>> - disse cercando di rassicurarmi anche se sapevo che non era così
Non feci in tempo a raggiungerla che mi si avvicinò Jack.
<<E' meglio se non vai, lasciala sbollire>> - mi disse Jack
<<Se lo dici tu>> - dissi non capendo cosa stesse succedendo
Ripresi la lettura del mio libro quando dopo neanche tre secondi qualcuno si affiancò a me, una ragazza con un top succinto e dei pantaloncini, molto corti, così corti che mi chiesi se ci fosse un codice di abbigliamento all'interno della scuola perché nel suo caso sarebbe stata subito buttata fuori a calci per quanto fosse volgare. Doveva essere la solita cheerleader popolare che ci aveva provato con tutti i ragazzi della scuola.
<<Piacere sono Samantha Terry , tu devi essere Agatha Richard, la ragazza nuova, giusto?>>
<<Sì, p – perché?>> - chiesi quasi impaurita
Lei sorrise mostrando tutti e trentadue i suoi denti.
<<Senti, Ag sarò carina con te, ho visto gli sguardi che hai scambiato con Ash Graham e non mi sono piaciuti per niente, ok carina? Non vorrei essere antipatica ma Ash è il mio ragazzo e di conseguenza è solo mio, quindi non permetterti neanche di guardarlo con il binocolo anzi fai proprio finta che non esista se non vuoi che ci siano conseguenze>> - sussurrò cercando di non farsi sentire soprattutto dal diretto interessato
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Romance"Come mai ti sei trasferita qui a New York?" "Ehm, motivi personali" Agatha è una fuggitiva con un passato che la perseguiterà per sempre, un segno indelebile che non riuscirà mai a dimenticare. Servirebbe soltanto qualcuno che l'aiuti a salvarsi e...