Eravamo amiche

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Molto ma molto tempo fa io e Matilde eravamo state amiche per la pelle,inseparabili finché un brutto giorno scoprii che i miei genitori volevano divorziare.Mi chiusi in me stessa non volevo più parlare con nessuno mi sentivo enormemente tradita così poco a poco il nostro legame svanì,e quando cercai di riallacciarlo ormai era già tardi,aveva iniziato a frequentare ragazze snob e ricchissime,aveva iniziato a truccarsi (a soli 9 anni)e aveva iniziato a prendere di mira i più piccoli e deboli,cosa che non avrebbe mai fatto quando eravamo ancora amiche.Purtroppo a distanza di 9 lunghi anni le cose non erano cambiate molto,anzi erano peggiorate.Si faceva tutti i ragazzi più popolari e belli della scuola poi li lasciava e se ne vantava in giro.Tornando alla nostra storia,vidi Matilde avvicinarsi al mio banco,ma il suo viso non era come quello di tutti i giorni ,aveva uno stano sorriso che appariva quasi malvagio,maligno(non che di solito fosse un fata ma insomma quel giorno pareva ancora più cattiva)
-Ciao sfigat... volevo dire ciao Jakie-
-C..c...ciao M...Matilde-avevo la voce tremolante ma ancora oggi non ne capisco il perché .Qualcosa non mi quadrava,in quel momento avrei preferito spararmi piuttosto che continuare a parlare con lei.
-Allora come va?-mi chiese lei come se fosse obbligata a farlo
-Bene-balbettai io come se fosse una domanda.
-Allora...- disse e poi esitò
-Ti ricordi di Max,vero?-
Ah...Max...Lei era una di quelle ragazze snob che aveva iniziato a frequentare dopo il mio isolamento,anzi era la prima ed era anche quella che odiavo di più perché mi aveva rubato la mia cara amica.
-Si mi ricordo- dissi con disprezzo una volta assicuratami che non ci fosse.
-Beh...ecco il suo motorino ha avuto un piccolo guasto quindi...-
-Quindi?-dissi io di fretta
-Quindi volevo chiederti se volevi aiutarci a ripararlo?-in quel momento mi vennero in mente tre cose:prima di tutto non capivo ancora perché fosse così gentile,poi non mi capacitavo del fatto che lo avesse chiesto a me e non a quei bellocci muscolosi della classe e per ultima cosa che quando lei diceva"vuoi aiutarci" significava "fai tutto tu e noi stiamo a guardare quindi accettare non era tra le opzioni.
-Beh ecco non...-prima che potessi finire fui interrotta dal suona della campanella.
-Ok allora ci vediamo venerdì alle 4 fuori dalla biblioteca-
-No aspetta io non...-ma prima che potessi finire erano tutti già fuori.

Innamorato di una sfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora