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(... un anno dopo...)

il terzo anno delle superiori è andato davvero bene, Alessandro ed io abbiamo passato molto tempo assieme, anche quest'estate ho passato tutte le notti a casa sua... eh beh... ne abbiamo fatte di cose. Però nessuno sa ancora della nostra relazione tranne Melissa e Jhon...

Oggi sarà il primo giorno della 4^, non è stato bocciato  nessuno purtroppo.

Entro in classe con Alessandro e Melissa, io e lei ci sediamo ai soliti posti mentre Alessandro e Jhon si siedono davanti a noi. Arrivano gli altri e dopo vari saluti si inizia a parlare... entra Carlotta con Elisa e fanno sempre le cretine. Carlotta si avvicina ad Alessandro e lo abbraccia. Inutile dire che la cosa mi da fastidio perché io e lei siamo perennemente in conflitto e non mi interessa se loro due si conoscono dalle elementari...

Anche gli altri giorni quando arriva se lo abbraccia tutto. Oggi entra in classe, con una gonna a giro passera... si avvicina a lui mentre stavamo parlando e se lui non l'avesse fermata si sarebbero baciati.

- vado in bagno - affermo e me ne vado

entro in bagno e mi chiudo dentro ad uno sportello, inizio a ripetermi di stare calma...

bussano ma non rispondo

- Sofia aprimi... - dice Alessandro - per favore piccola... che succede? -

- lasciami stare...-

- no... dai per favore... non è successo niente-

sento qualcuno entrare.

- con chi parli? - dice Carlotta

- senti ma i cazzi tuoi? - le dice lui e mi scappa una risata

- ma ma... - balbetta

- se devi pisciare fai veloce se no vattene -

mi scappa una risata e mi sa che mi ha sentita

- senti Sofia... inutile che ridi sei... -

apro la porta e esco, la guardo da testa a piedi

- che cazzo vuoi?! - le dico

lei mi guarda e non parla... Alessandro entra nel bagno e mi trascina dentro con lui per poi chiudere a chiave. La sentiamo andarsene.

- allora? che succede? - mi chiede lui facendo cenno di sedermi sulle sue gambe

- non ce la faccio più in questa situazione, lei che ti viene ad abbracciare tutti i santi giorni, ti scrive... Gesù e poi mi da fastidio che non possiamo fare nulla assieme nella scuola perché se no gli altri iniziano a farsi delle domande -

- piccola io non volevo dirlo a nessuno perché pensavo che ti desse fastidio che gli altri sapessero di noi, fosse per me lo urlerei a squarciagola - sorride

lo guardo e gli do un bacio veloce sulle labbra che lui decide di approfondire. Suona la campanella dell'inizio dell'intervallo e usciamo dal bagno, mi prende per mano e torniamo in classe. Quando entriamo Carlotta e Elisa ci fissano mentre ci facciamo i dispetti.

- hai rotto il cazzo - gli dico ridendo

lui continua a farmi il solletico

- basta Ale!! -

si ferma e mi abbraccia. Mi siedo sulle sue gambe e iniziamo a organizzarci per la sera

- andiamo da Matteo e poi vieni da me? - chiede

- come vuoi, se no possiamo andare a casa mia che tanto non c'è mia mamma e mio fratello è da un suo amico -

- va bene, come vuole lei mia signora - ride

- scemo - rido anch'io

mi da un bacio veloce lì, davanti a tutti, Carlotta ha la bocca aperta fino a terra e Elisa pure. Cerco di trattenere le risate nascondendomi nell'incavo del suo collo.

Alla fine delle lezioni, fuori da scuola mi saluta con un semplice bacio e ci diamo appuntamento alle 20:30 a casa sua.


la solitudine del numero unoWhere stories live. Discover now