Non ero cattivo eppure la gente si ostinava a pensare che lo fossi.
Non ero cattivo eppure era ciò che mi ripeteva sempre mia madre.
Non ero cattivo eppure tutti, compresa lei, mi hanno chiamato assassino.
Gli sguardi ostili quando camminavo per strada, la gente che si zittiva al mio passaggio, le parole sussurrate alle mie spalle.
Non hanno mai avuto il coraggio di guardare i miei occhi, e io non volevo, giuro che non volevo divetasse così inebriante riuscire a fiutare la loro paura.
Nessuno mi parlava, nessuno si avvicinava a me.
Tranne lei.
Lei con quegli occhi grigi come la tempesta che m'albergava dentro.
Lei con quei capelli rossi come il fuoco che mi ardeva nelle vene.
Lo stesso fuoco capace di bruciare la parte più buona dentro di me lasciando solo macerie e oscurità una volta estinto.
Io non ero cattivo eppure la vita mi aveva dato quel ruolo da rivestire.
Ed io non potevo essere al di sotto delle aspettative che la gente aveva cucito su di me con così tanta cura.
Solo lei aveva cercato di salvarmi e io in cambio l'ho quasi distrutta.
Lei.
Quella Luna alla quale ululava il lupo dentro di me.
Lei che mi dava il tormento con quell'aria da santarellina e la sua vita perfetta.
Lei che per un errore, un solo fottuto errore di distrazione era finita per diventare la mia ossessione.
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Love in the Darkness
Chick-LitDamian Wolfe, venticinque anni di puro odio verso il genere umano. Luna Moore, diciannove anni di repressione sessuale e bacchettate sulle mani. Luna è sempre stata attratta da quel vicino di casa così diverso da lei e dal modo cattolico in cui è st...