Vi racconto una storiella...
in un paese, lontano lontano, viveva una famiglia di nome De Civilis, composta da papà, mamma un ragazzotto di quattordici anni, e due gemelline di otto. La loro casa, necessariamente di 120 metri quadrati, per far posto alla cameretta del figlio e ad una camera per le bambine diventò un giorno molto impegnativa per la famiglia di cui stiamo raccontando. Il signor De Civilis, infatti, dopo 15 anni di buon impiego presso una multinazionale, fu licenziato, a causa di una crisi economica, per far posto ad impiegati a progetto, più economici. La moglie mantenne il suo impiego part-time, ma la coperta si faceva ogni giorno più corta e il mese sempre più lungo.
I due bravi genitori, però, nonostante le difficoltà, mantenevano la loro dignità, e non lesinavano mai di dare una buona educazione e insegnamenti civici ai loro tre figli.
Vicino alla loro casa viveva la famiglia Brutus, padre arrogante, madre snob, un figlio che, nonostante i buoni insegnanti a scuola, non riuscì a evitare di seguire gli insegnamenti negativi dei due genitori.
Un bel giorno il sindaco della loro città scelse di gestire la raccolta dei rifiuti porta a porta. Così i signori De Civilis, si impegnarono dapprima a insegnare ai figli il perchè quella fosse una scelta degna di una città civile, poi, nonostante che la loro preoccupazione per le rate del mutuo, sempre più pesanti, (quella casa era davvero diventata troppo grande per le loro finanze), tentasse di distrarli, misero tutta la loro pazienza nell'insegnare la giusta forma di separazione dei rifiuti.
In poco tempo il residuo non differenziabile si ridusse a poco più di un piccolo sacchetto nell'arco di molte settimane. Fu proprio il giorno in cui il ragazzotto De Civilis riponeva il piccolo sacchetto fuori dal cancello di casa, che incontrò il suo coetaneo Brutus, che vedendolo così fiero del fatto di stare facendo una buona cosa, si avvicinò e cominciò a deriderlo. "Pensa te! Tutta questa attenzione per l'immondizia! Dice mio padre che dividere la spazzatura è cosa da femminucce! Fammi vedere un pò se hai i pantaloni o la sottanella...ahahaha!".
Fortunatamente l'educazione del De Civilis era superiore all'arroganza del coetaneo. Lo guardò e rientrò in casa. Ma non riusciva a capacitarsi del perchè tutta quella ricchezza che suo padre indicava nei materiali che separava, venisse gettata via, tutta mischiata, dalla famiglia Brutus. Proprio non comprendeva quello spreco.
Ecco che un brutto giorno il postino portò una busta, niente di particolare, finchè il signor De Civilis l'aprì e si sedette d'un botto sulla sedia di cucina. La bolletta della Tares era un colpo troppo grosso per loro tasche vuote. Pensate, comprese le rate precedenti, si arrivava alla cifra di 493 euro. Di certo il direttore della sua banca, il dottor Cravattaro, lo avrebbe chiamato quel fine mese.
Pensava che forse se qualcuno del comune avesse notato quanta attenzione ed entusiasmo avessero messo i suoi figli nello scegliere la plastica e il vetro, dividere le veline di plastica dalla carta, quante volte le gemelline avessero usato le loro manine per togliere i pezzetti di buccia di mela che rimanevano attaccate ai piatti, per gettarle nei rifiuti organici, e quanta ricchezza avrebbe portato alla comunità questa devozione, probabilmente avrebbero deciso per un premio, uno sconto sulla bolletta, che avrebbe dato entusiasmo e gratificazione, oltre che sollievo per le loro tasche.
Sollievo di cui non aveva bisogno il signor Brutus. Con la sua ricca pensione di invalidità, per un problema alla gamba destra, che gli impediva di lavorare, ma non gli impediva di essere, ogni martedi e giovedi sera, il bomber nella sua squadra di calcetto, poteva tranquillamente permettersi la sua lussuosa auto sportiva, la vacanzina estiva, nonchè la settimana bianca,
Pensate a lui la bolletta della Tares ammontava a 312 euro, perchè ancora nessuno aveva scoperto quella tavernetta di 90 mq ricavata e mai dichiarata, ma tanto comoda per la partita di biliardo del sabato sera con gli amici.
Che fortuna che questo paese sia lontano lontano vero?
