Da quando ha aperto una nuova attività di consulenza musicale e se ne va in giro vestito in giacca e cravatta, tu hai iniziato a guardarlo con occhi diversi.
Più volte, quando esce da casa vostra, hai avuto la voglia di tirarlo per la cravatta e impedirgli di allontanarsi da te.
Ma tra le incursioni di vostre figlio, tra i tuoi impegni musicali e il suo lavoro hai sempre desistito.
"Amò me so scordato due documenti in cucina, appena lasci Samuel all’asilo me li avvicini?"ti scrive per messaggio. E a te viene un'idea.
È l'occasione giusta per dare sfogo alla voglia che hai di lui e soprattutto per trovare una intimità che le visite notturne di vostro figlio in camera da letto hanno diminuito.
"Va bene tesoro"scrivi semplicemente mentre apri l'armadio alla ricerca delle tue armi da combattimento.
E tutto sommato impieghi poco tempo a prepararti: una gonna nera con spacco laterale, una camicetta bianca, i tuoi occhiali da lettura che secondo lui ti danno un'aria più sexi e sotto il completino intimo nero che ti ha regalato a San Valentino e che non hai ancora avuto modo di usare come si deve. Ti dai una passata di trucco e quando ti guardi allo specchio non vedi più solo una mamma, ma anche una donna che ha voglia dell’uomo che ama.
“Andiamo amore di mamma, andiamo a giocare con altri bimbi” dici prendendolo in braccio mentre lui tiene in mano lo zainetto come fosse un trofeo.
Lo lasci all’asilo e ancora ti piange il cuore quando lo vedi agitare la manina e correre via sulle sue gambette sottili per raggiungere gli altri bambini. Lo osservi un po’, sentendoti per un attimo una madre snaturata che si libera in fretta e furia del proprio figlio per concedersi un’ora d’amore con l’uomo che ama, nella fattispecie suo padre.
Sali in macchina e veloce ti dirigi dal tuo uomo.
Inchiodi malamente davanti l’entrata, salutando il parcheggiatore a cui lanci le chiavi per dare alla tua macchina una parcheggio degno di quel nome. Ti affretti a salire sull’ascensore e approfitti dello specchio per dare una sistematina al rossetto.
Secondo piano. Le porte si aprono e cammini sicura sul tuo tacco dodici per raggiungere il suo ufficio.
Bussi alla porta e lo vedi intento a lavorare, una ruga gli solca la fronte e provi l’irresistibile desiderio di allentare il nodo della sua cravatta.
“Avevo detto che sono occupato” sbotta mentre firma una serie di documenti
“Sei occupato anche per me?!” chiedi con un tono divertito mentre chiudi la porta alle tue spalle e ti appoggi con la schiena sbattendo le ciglia
“Per te sono sempre libero” risponde divertito.
E finalmente lo vedi rilassarsi un po’, si lascia andare all’indietro con la schiena e giocherella con una matita.
“Che ce fai qua?!” ti chiede mentre scruta il tuo abbigliamento
“mi avevi chiesto questi” esclami sventolando i documenti che lanci un attimo dopo sul divanetto vicino alla porta.
“potevi lasciarli alla segretaria” replica mentre i fogli volano a terra e tu cammini provocante verso di lui.
Giri dietro la scrivania e ti appoggi al bordo fissando il tuo sguardo nel suo.
“Che c’hai amò?!” ti chiede lui accarezzandoti il polso con le dita.
“Devo avere qualcosa per venire a trovare mio marito?!”
Scuote la testa e si allenta la cravatta per poi incrociare le braccia e fissarti divertito “Se vuoi giocà al gatto e al topo guarda che perdi”.
Sbottoni un bottone della camicia e lo guardi maliziosa “tu dici che perdo, Bri?!” gli chiedi mentre lui inizia a deglutire e si alza
“Devo lavorare” sussurra mentre ti trovi imprigionata tra la scrivania e il suo corpo che subito circondi con le tue gambe
“Sono venuta a darti una mano” sussurri languida mentre la tua mano si posa sul rigonfiamento dei suoi pantaloni
“c’hai pure gli occhiali” sibila sbottonando veloce la tua camicia.
E ti si stringe il cuore quando vedi che accarezza la tua cicatrice, si piega a baciarla e tu affondi le mani tra i suoi capelli e gli sfili via la giacca.
“E se entra qualcuno ?!” chiedi in un sussurro
“Shhhhhhh” ti zittisce lui prima di farti stendere su quel piano orizzontale “Sei bellissima” sussurra accarezzando il tuo collo con la punta delle dita. E le sue mani scendono sempre più giù accarezzando la tua gamba.
“Ce sei andata cosi ad accompagnà Samuel?!” ti chiede mentre le sue mani si posizionano lungo i tuoi fianchi
“Si” confessi
“volevi fare impazzì i padri degli amichetti di tuo figlio!?” chiede geloso
“Volevo solo venire da te” confessi ancora mentre le sue mani giocano con l’elastico dei tuoi slip
“da quanto tempo non lo famo?!” ti chiede prima di abbassarsi per baciarti.
“Troppo” sibili tenendolo stretto al tuo corpo.
E gli ultimi indumenti volano via in qualche parte del suo ufficio.
“Me fai perde la brocca” dice piano al tuo orecchio mentre si muove dentro di te e quando stai per urlare ti tappa la bocca con una mano
“Shhh... buona o ci sentono” ti prende in giro lui mentre tu vorresti manifestare rumorosamente quanto hai sentito la sua mancanza.
Si spinge dentro di te e le tue unghia si conficcano lungo la sua schiena.
“Ancora amore” sussurri al suo orecchio in preda alla passione.
E lui non ti fa aspettare.
Dopo settimane di astinenza e di tempi rubati tra un pisolino e l’altro del vostro bambino, siete finalmente voi.
“Sto a morì” ti confessa appoggiato al divano dove ha trascinato entrambi con la scusa di stare più comodi.
Tu prendi fiato e ridi per le macchie di rossetto che hai lasciato sul suo collo.
“Vatte a puli che tu moje è gelosa” dici divertita mentre lui ride e ti solletica la schiena
“Mi moje sa che non deve fa domande pericolose”
“Tu moje t’ammazza” gli ricordi prima intrecciare la mano sinistra con la sua facendo tintinnare le vostre fedi.
“Sei felice?!” ti chiede inaspettatamente mentre copre entrambi con la sua giacca
“Guardami Briga: ho fatto l’amore con mio marito nel suo ufficio, con le segretarie impiccione attaccate alla porta per capire che succede qua dentro, abbiamo un figlio meraviglioso, due carriere che vanno a gonfie vele. Cosa dovrebbe mancarmi?! Ho tutto” sussurri sicura mentre lui ti stringe forte.
“L’ho promesso a tuo padre che ti avrei resa felice... e a volte ho paura di non riuscirci”
“Shhhh...” sussurri al suo orecchio prima di accoccolarti contro di lui “sono felice amore. Completa e felice”
E mentre la sua mano scivola giu sul tuo fondoschiena, guardi i fogli sparsi a terra insieme a buona parte dei vostri vestiti. E ti rendi conto che non ti manca niente.
Hai tutto quello che hai sempre sognato.