Stefano pov
Un'ennesimo lunedì mattina.
Frequento l'università, più precisamente la facoltà di lingue.
Onestamente per me non è un peso seguire i corsi e a differenza di molti non sono così tanto svogliato la mattina... anzi trovo sempre il tempo per fare un passo nella biblioteca della scuola prima che inizino le lezioni.
Così, come tutti i giorni, mi alzo, mi lavo e mi vesto, faccio una colazione veloce con un caffè amaro, ho scoperto da poco quanto sia buono berlo senza zucchero.
Cerco di domare un po' il mio ciuffo ribelle, prendo la borsa con i libri ed esco di casa... sono pronto per questa nuova settimana.
Sono un tipo abbastanza abitudinario, programmo sempre tutto, anche se, se c'è da divertirsi non mi tiro mai indietro... sono comunque un ragazzo di ventidue anni che ha tutta la sua vita davanti.
È anche per questo che mi sono promesso di uscire eccelletemente dall'Università.
Esco di casa. Chiudo il cancello della mia piccola villetta e mi incammino.
'Vediamo un po che c'è da fare oggi' penso mentre prendo il mio cellulare controllando il calendario dove ho suddiviso tutte le ore della mia giornata con i vari impegni superflui o importanti che siano.
So che posso sembrare un maniaco del controllo, ma mi sento meglio a sapere quello che mi spetta e odio le persone che fanno tutto come capita.
'Cogli l'attimo' ti dicono, si ma se per cogliere quell'attimo dimenticassi qualcosa di importante? La vita è mia e voglio gestirmela.
Detto ciò arrivai alla stazione, obliterai il biglietto e mi misi seduto ad aspettare il treno che sarebbe arrivato tra quattro minuti.
'Puntuale come sempre Stefano' mi complimentai con me stesso.
Come al solito in attesa sul binario c'erano le solite persone: una signora anziana che indossava la pelliccia a qualsiasi temperatura, freddo o caldo che sia.
Con il tempo -e soprattutto con le sue interminabili conversazioni telefoniche- ho scoperto che ogni giorno prende il treno per andare da sua nipote a Napoli, che si sposerà tra un mesetto o due.
Poi c'è l'uomo sulla quarantina alto un metro e ottanta, con la barba folta e il solito capellino di lana... ha un aria così burbera all'esterno ma ho scoperto che fa volontariato per i cuccioli senza tetto... da lui ho imparato a non avere pregiudizi.
Poi c'è la ragazzina di quindici anni che da due anni prende il treno per andare al liceo... scienze umane mi pare.... mi sembra di ricordare che si chiami Noemi.
La coppia di avvocati, che si sono messi insieme da quasi tre mesi, lavorano in uno studio vicino al Duomo.
Non sapete quante cose si possono capire solo stando in silenzio ad osservare, cosa che la gente non fa molte volte.
La mia attenzione venne attirata su un ragazzo di schiena con tre o quattro libri sotto il braccio e il telefono attaccato all'orecchio con l'altro.
Stava alzando la voce e molti si erano voltati a guardarlo, dato che nessuno parla più tanto alle sei e mezza del mattino.
"Non mi interessa! Ti prego, lo sai come la penso! Ti ho Detto che finalmente ho trovato un lavoro e quindi no, non starò per sempre con te dietro ad un bancone a vendere frozen yougurt.... no non sto dicendo che non usciremo più...no non intendevo... ma va a cagare Sabrina!"
Terminò velocemente la telefonata, forse un po troppo dato che i suoi libri caddero per terra e si sentì il ragazzo imprecare sottovoce.
Il treno arrivò e le persone salirono sul mezzoo, lo stesso fu per me se non fosse per il fatto che fui incuriosito -o meglio dire, impietosito- dal ragazzo corvino che era ancora impegnato a prendere la sua roba da terra.
Per non rischiare di fargli perdere il treno lo aiutai, dato che da come avevo sentito era il suo primo giorno di lavoro e so, per esperienza personale, quanto sia imbarazzante arrivare in ritardo con il fiatone ancora in gola
Incrociai lo sguardo del ragazzo e finalmente potei vedere il suo volto.
Un volto normale, carino... si abbastanza carino, un volto singolare direi... si normale'Aoh Stefano te svegli?' Si scusa coscienza.
Come stavo dicendo era un viso carino ma nulla di che...Non c'era motivo di tenerselo impresso in qualche parte della memoria, perché con il tempo ho capito che di amicizie bisogna tenersebe strette poche ma vere, di conseguenza non volevo che nessuno avesse una parte di me senza che se la guadagnasse.
"Grazie..." disse leggermente.
"Lunedì storto?" Domandai mentre salivamo sul treno.
"Come tutti gli altri giorni" disse il ragazzo riprendendosi i libri ringraziandomi con un sorriso.
Era un ragazzo dai capelli corvini, gli occhi scuri con le fossette,ma non dovuti dalla "ciccia", anzi sembrava anche abbastanza muscoloso.
Doveva avere più o meno la mia età.
"Comunque piacere, sono Sascha...Non Sascha come quelle bagascie inglesi che stanno nei vicoli all'una di notte per vendersi... ma Sascha come Alessandro, sai è un nome russo... ah è Sascha con la C ... miraccomando da non confondersi... cioè sono Sascha... semplicemente io"
Parla davvero così tanto e velocemente? Mi chiedo come faccia
Stavo per presentarmi quando mi interruppe nuovamente lo squillo del suo telefono, cosa che lo fece sbuffare abbastanza rumorosamente.
Così mi voltai ed andai a prendere posto sulle poltroncine blu del treno, tirai fuori il mio portabile ed iniziai a scrivere la mia tesina.
HIIIIII! Alluuuuura, this is my first ff, so vi chiedo un po' di pazienza ahah♡
Tranquilli, so che è il capitolo è corto ma in realtà è un prologo... i prossimi saranno più linghi.
Che dite arriviamo tre stelline?Ho deciso di iniziare questa ff perché:
1) sono una fangirl disagiata (se seguite qualche fandom siete benvenuti lol)
2)shippo tantissimo SASCHEFANO, è la mia OTP assoluta assieme alla sterek... o la malec...o la victuri... o la newtmas...beh insomma avete capito.
3)quest'anno scolastico mi sembra infinito, quindi volevo un po'rompere la mia routine.Detto ciò, mi presento un po':
-mi chiamo Francesca, frequento il liceo linguistico.
-sono una fangirl *Francesca si lo hai già detto tipo tre volte*
-seguo i mates da più o meno quattro anni.
-non ho nulla contro Sabrina (apparte quando commenta un po troppo sgarbatamente sotto quale fan art saschefano... che voglio dire stai calma, nah scherzo, ti lovvo)
-saschefano regna
~Francesca♡
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Soulmate || Saschefano
FanfictionA different Saschefano story. Dove la solita routine di un giovane viene interrotta dall'arrivo di un petulante ragazzo. Se siete omofobi please go away with love, anzi no, andatevene e basta...odio gli omofobi❤