Capitolo 1

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Cameo Lover
Capitolo 1
You've Got Me Going Crazy.

This is nonstop baby
You've got me going crazy
You're heavier than I knew
But I don't want no other
You're my cameo love
Only here for a moment or two

Se qualcuno le avesse detto che un giorno sarebbe finita nuda in camera sua a masturbarsi pensando alla lingua di qualcun altro dentro di sé, lo avrebbe probabilmente denunciato e poi fatto rinchiudere in carcere per il resto dei suoi giorni.

Pervertito.

Ma forse poi si sarebbe dovuta scusare, ammettere di aver sbagliato e raccontare a tutti che sì, effettivamente quel tizio aveva ragione.

Dio.
Odiava avere torto.

E riusciva a pensarci anche adesso mentre cercava di soffocare i gemiti in un cuscino, e un orgasmo spingeva dentro di lei, forte e implacabile.

E l'unica cosa che immaginava era la sua lingua sul suo sesso.

Oh dio.

Gemette forte spingendo le dita più in profondità.

Quasi arrossiva per quanto era bagnata.

Ma non poteva arrossire, perché in fondo non era niente, visto che l'ultima volta era finita a colarle dalle gambe, mentre quella lingua leccava parti di lei che mai si sarebbe immaginata di mostrare a qualcuno.

E invece era lì, che le toccava con la punta della lingua e la guardava con quegli occhi, come se volesse mangiarla viva.

Viva e tremante dei tre orgasmi che era riuscita a farle esplodere dentro in soli dieci minuti.

Lauren.

Gemette più forte solo al pensiero del suo nome.

Perché era lo shock più violento sapere che lei, proprio lei, succhiava il suo clitoride come la cosa più buona del mondo.

Ed era un pensiero così volgare e così lontano da lei.

Ma dio, era così vero.

Gemette di nuovo quando il suo pollice sfiorò il clitoride gonfio e sensibile oramai, e venne per la quarta volta quella notte.

Perché non riusciva a dormire, e nella sua testa girava solo l'immagine di Lauren fra le sue gambe, i suoi occhi a fissarla in quel modo così ... e poi la sua lingua e quasi tutto il suo viso premuti fuori e dentro di lei.

Dio.

Lauren.

Lauren Jauregui.

Ansimò cercando di riprendersi, ma non riuscì comunque a togliere la mano dagli slip ormai fradici.

Perché voleva sentirla e immaginare che fosse lei, così calda premuta lì, sul suo sesso sconvolto dagli orgasmi.

Gemette appena nel sfiorarsi con la punta di un dito, e immaginò che fosse la sua lingua, di punta, così sfacciata e spudorata.

Esattamente come tutte le volte in cui leccava appena, sorridendo maliziosa.

Gemette ancora, sfiorando il clitoride.

Si sporse per guardarsi, era gonfio ed esausto e la punta del suo dito a premervi piano muovendosi a cerchio.

Proprio come faceva Lauren.

Cameo Lover (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora