Yuri on Ice-What you Need

836 84 30
                                    


  Mentre danzavo su quelle dolci note tu eri li, che mi fissavi con quegli occhi chiari come il ghiaccio che scivolava sotto i miei pattini. Sì, i tuoi occhi, erano quelli che mi infondevano coraggio e determinazione. Tu eri li per me, e in quegli istanti era come se intorno a noi non ci fosse nessun'altro. Victor Nikiforov... Sei entrato a far parte della mia vita in un lampo, senza che neanche me ne rendessi conto, e l'hai stravolta altrettanto velocemente. Senza te non avrei mai fatto nulla di tutto questo, e soprattutto... Non avrei mai compreso fino in fondo cosa volesse significare la parola amore. In questo periodo siamo stati lontani, tu sei rientrato in Russia per concludere la tua carriera come pattinatore, e io sono rimasto qui, in Giappone, ad aspettare il tuo ritorno. È buffo pensare che il pattinaggio sia la cosa che più ci unisce ma che al tempo stesso ci tiene separati... Allenarmi senza di te non è lo stesso, Victor, e costantemente attendo di ricevere un messaggio in cui mi dici che stai tornando da me... Le giornate trascorrono assai lente, e gli allenamenti sono diventati parecchio monotoni in questi ultimi mesi. Sento di aver perso la mia ispirazione alle volte, ma se ti penso mentre pattino il mio corpo inizia a muoversi da solo seguendo la musica. Mi ispiri anche con la tua assenza.

''Vedo che non hai fatto molti progressi in questi ultimi mesi.'' Perdo l'equilibrio e cado come un principiante quando quella voce mi giunge alle orecchie, destandomi dai miei pensieri.

''Victor...'' Dico in un sussurro pieno di stupore, spalancando gli occhi verso di lui che tiene le braccia protese verso di me. Mi rimetto subito in piedi, e sfrecciando sulla pista come un treno in corsa lo raggiungo gettandogli le braccia al collo. Istintivamente inizio a piangere, e Victor sorride asciugandomi le lacrime con la sua calda mano.

''Perché non mi hai avvisato del tuo rientro in Giappone?'' Gli domando cercando di non singhiozzare.

''Volevo farti una sorpresa. Non sei felice?'' Mi domanda con tono carezzevole.

''Ma certo che lo sono!'' Rispondo, mentre un enorme sorriso inarca la mia bocca. Mi prende il mento, e avvicinandosi alle mia labbra mi bacia. Quanto mi mancava tutto questo... Il suo profumo, il suo sapore, e i suoi gesti spontanei che ogni volta mi tolgono il fiato... Mi tolgo i pattini, e mentre lasciamo la pista mi racconta ciò che non ci siamo detti per telefono in questi lunghi mesi. Apprendo con sorpresa che ha deciso di ritirarsi prima della data prevista, dopo aver partecipato ad un'ultima importante gara in cui si è classificato primo. Al nostro rientro a casa tutti lo accolgono con immenso calore, complimentandosi con lui circa la sua ultima, impeccabile, esibizione. Ceniamo tutti insieme, e dopo esserci abbuffati Victor mi chiede di aiutarlo a disfare i suoi bagagli. Vuole sistemarsi in camera mia, e devo ammettere che questo mi mette non poca agitazione!

''Perché non andiamo alle terme, Yuri? Dopo questo lungo viaggio ho proprio bisogno di un bagno rilassante!'' Mi dice stiracchiandosi, così assecondo la sua richiesta e raggiungiamo le terme. Ci siamo solo noi a quest'ora, e il silenzio è disturbato solamente dal rumore dell'acqua. Devo ammettere che ho un'ansia terribile a starmene qui con lui tutto solo! Victor si spoglia con nonchalance e io arrossisco evitando di guardarlo mentre s'immerge nell'acqua.

''Hai intenzione di rimanere li, maialotto? Vedo che hai preso qualche chilo, di nuovo!'' Mi scimmiotta ghignando, come faceva Yurio, ma con un modo e un tono totalmente diverso. Mi cruccio e arrossisco ancora di più, ma non rispondo, e togliendomi con imbarazzo l'asciugamano entro in acqua anch'io. Mi si avvicina, e per me è difficile controllare l'emozione che questo mi provoca. Mi porta un braccio intorno alle spalle, e rilassandosi chiude gli occhi lasciando che il vapore lo avvolga.

''Come mai hai deciso di tornare in Giappone con così largo anticipo? Secondo il programma saresti dovuto tornare per Natale.'' Gli dico rompendo l'imbarazzante silenzio che si è creato tra noi. Apre appena le palpebre, e voltando il capo verso di me mi guarda accennando un sorriso.

''Sì, e per questo mi sono preso una bella lavata di capo a dire il vero. Ma sentivo di non poter più andare avanti, che dovevo tornare da te per continuare ad allenarti... E sono felice di averlo fatto, altrimenti avresti messo su altri cento chili fino a Natale!'' Ironizza. Sghignazzo, assecondando la tua risata divertita, e prometto a me stesso che la smetterò di ingozzarmi di katsudon. Scende di nuovo quel silenzio imbarazzante, e Victor mi guarda con un'aria strana e diversa dal solito. Sembra così serio in questo momento, come se avesse qualcosa da dirmi, ed è strano da parte sua.

''Che hai? Sei così serio, Victor!'' Sdrammatizzo, ghignando come uno stupido per nascondere l'imbarazzo che mi provoca, ma lui rimane impassibile a fissarmi con quegli occhi di ghiaccio bollente. Con due dita mi accarezza il mento e lo afferra, mentre con il pollice disegna il profilo delle mie labbra. La sua sicurezza mi disarma, e mi sento impotente davanti a quello sguardo limpido. I suoi capelli umidi, il suo corpo perfetto avvolto dal vapore, e i suoi gesti mi mandano davvero fuori di testa... Mi prende entrambe le mani e se le porta sul petto, deglutisco, e mentre le fa scivolare su di se il mio cuore salta qualche battito.

''Ti amo, Yuri...'' Mi dice, cogliendomi del tutto alla sprovvista, avvicinandosi vertiginosamente alle mie labbra restando ad un soffio da esse. Tentenno.

''Anche io ti amo, Victor...'' Gli rispondo senza nemmeno accorgermene, come se i miei pensieri fossero usciti da soli dalla mia bocca e non avessi potuto fermarli. Mi bacia, e via via si fa sempre più audace questo contatto. Potrei impazzire da un momento all'altro. Ho aspettato per così tanto tempo un momento del genere, e ora che sta per realizzarsi ne ho quasi paura. Credo che lui possa avvertire il mio timore, mi rendo conto di essere rigido come un sasso ma non riesco a muovermi. Lascio che sia lui a guidarmi, e mi accorgo che non mi sta forzando in alcun modo, è come quando pattiniamo... Lui mi guida, e io lo seguo nei movimenti... Trascina le mie mani fino al suo ventre, sott'acqua, e li mi irrigidisco ancora di più. Alzando gli occhi verso di lui mi accorgo che mi sta sorridendo, come a volermi tranquillizzare, e ci riesce perfettamente... Riesco finalmente a lasciarmi andare, e in un battito di ciglia ci ritroviamo a scambiarci effusioni come mai prima d'ora. Non ci siamo mai spinti così tanto oltre, eppure tutto questo sta avvenendo con una naturalezza inaspettata e meravigliosa. Riesco anche io a sorridergli adesso, e in lui vedo semplicemente tutto ciò che voglio e che vorrei per sempre...

''Grazie per essere tornato da me.'' Gli sussurro lusingato, ancora sento di non meritare tanto da lui, ma Victor probabilmente la pensa molto diversamente. Ci baciamo ancora. Finalmente ci diamo l'uno all'altro, ed entrambi vediamo realizzati i nostri desideri più nascosti. Desideri che volevamo tenere celati, nascosti, segreti, ma che erano così grandi da non poter più rimanere chiusi nei nostri cuori.

***


Sono le 08:00 di mattina, io e Victor siamo già sulla pista per i miei allenamenti in vista della prossima gara. Dopo questa notte le cose sono diverse. Ci guardiamo e ci parliamo con una complicità più profonda, siamo più in sintonia, e sono sicuro che questa positività si rifletterà anche sulla pista. Con lui al mio fianco ora è tutto diverso, ho ritrovato la motivazione e la voglia di migliorarmi sempre di più, e sento di poter spaccare il mondo adesso. Pattiniamo all'unisono, seguendo il ritmo della musica, scivolando sulla candida lastra ghiacciata l'uno accanto all'altro. Era questo ciò di cui avevo davvero bisogno per continuare, ed è lui l'uomo che voglio per sempre al mio fianco. Victor Nikiforov.  

Yuri on Ice - What you needDove le storie prendono vita. Scoprilo ora