ADAM'S POV
Mi sveglio e cerco di abbracciare Rebecca, ma purtroppo abbraccio il vuoto. La chiamo per nome più volte ma non risponde. Prendo il mio cellulare e vedo se mi ha mandato un messaggio per avvisarmi, ma nulla.
Mi preparo, esco dall'hotel e mi dirigo verso l'ospedale.
Busso alla stanza dove si trova mio nonno e al posto di entrare mi soffermo sotto la porta. Chissà cosa penserà di me. Non sono stato presente in 4 anni e ora mi faccio vivo sul letto di morte.
Mi faccio coraggio ed entro.
É sveglio. Mi guarda. Muove una mano come per dire di avvicinarmi. Lo faccio.
"Adam" sussurra. "Nonno"mi trattengo dal non piangere. "Come va?"mi chiede. Dovrebbe essere il contrario, ma lui sembra star meglio di me.
"Male. Mi sento cosiì in colpa. Faccio schifo. Me ne sono andato senza neanche avvisarvi. Mi sei mancato."ammetto, dicendo l'ultima frase più veloce.
"Oh, nipote cosa é uscito dalla tua bocca? Ti sono mancato? Dobbiamo festeggiare! Dov'é finito il tuo orgoglio? Ridatemi il mio Adam!!" Scherzoso come sempre, non é cambiato.
"É ancora con me, solo che almeno oggi volevo scusarmi per tutto."ripeto.
"Ma scusarti di cosa poi? Te ne sei andato, lo so, ci sono rimasto molto male, ma ho capito che voi adolescenti siete strani, affrontate nella vostra vita cose che non pensate prima di farle. E non chiedermi scusa. Io ti ho perdonato già all'inizio."replica affaticato. "Grazie nonno."
"E di che? Vieni, siediti sulla sedia. Allora raccontami..l'hai trovata la fidanzatina?"domanda curioso. "MAH NONNO!! Comunque no."rispondo divertito e imbarazzato dalla situazione.
"Ragazzo ma io alla tua età facevo conquiste, altroché!!"
Dice lui con un pizzico di ironia."Beh,nonno, i tuoi erano tempi più semplici. Ora è tutto molto più complicato e poi mi sono dovuto occupare della mia migliore amica che è stata malissimo." Dico pensando a quei momenti in cui andavo da Rebecca e piangeva sulle mie spalle chiedendomi scusa per il suo comportamento, che poi alla fine non aveva nulla di cui scusarsi.
"Allora figliolo, hai fatto la scelta giusta, meglio aiutare un'amica in difficoltà che innamorarsi e magari poi rimanerne deluso." Fa un sospiro e chiude per un attimo gli occhi frustato "nonno e tu? Hai mai ricevuto qualche delusione?"
"La mia prima conquista in amore avvenne quando avevo la tua età se non meno. Ero innamorato perso, pensavo che lei ricambiasse, ma purtroppo non era così infatti dopo 6 mesi di relazione venni a scoprire che stava con me solo per gioco, perché io ero il solito Bad Boy, stava con me solo per raggiungere la popolarità."scrolla le spalle come per dire che non poteva farci niente. "Ma ci ho messo una pietra sopra, ora che ci penso non soffro più perché poi ho trovato tua nonna che mi ha amato sin dal primo giorno e adesso mi ama più che mai..oh beh e io amo lei!"esclama con occhi lucidi.
"E io che ho sempre pensato che i vecchi non si amassero.."rido.
"Ehh giovanotto, prima o poi capirai cosa vuol dire amare e essere amati. Per ora non pensare all'amore, pensa piuttosto a prenderti cura della tua amica, aspetta com'é che si chiama?""Rebecca."sorrido.
"Ah, Rebecca, bel nome, dicevo..ah si prenditi cura di lei perché se sta male come hai detto..ne ha bisogno."
"Grazie del consiglio, io ora dovrei andare. Ci vediamo domani."
"Vai figliolo, vai." Sussurra.
Mentre esco dalla camera mi fa "Oh e, Adam, questa migliore amica tienitela stretta, ti vuole bene se é venuta a cercare conforto in te."
"Come potrei lasciarla scappare! Ciao!" dico chiudendo la porta alle mie spalle.