Capitolo 2°

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- Uhm.. fammici pensare.. Ah sì, potresti andare in un liceo artistico in Italia! - Disse compiaciuto

- In Italia? Ma quello è uno dei pochi stati andati in rovina dopo la Grande Crisi del 2016 .. Non credo sia molto furbo, strasferirsi li, ci sono poche persone e la R.I.F mi troverebbe nel giro di pochi mesi.. - gli faccio notare, anche se in tono indifferente.

Non che mi importi posso sopravvivere in qualunque ambiente e condizione, ma non posso permettermi di farmi catturare.

- Lo so, ma ascolta, nel sud dell'Italia che un paese che non si è fatto abbattere dalla crisi, ma tutt'altro, si è arricchito parecchio negli ultimi anni! Se non mi sbaglio dovrebbe chiamarsi.. -

- Sicilia! - rispondo sicura.

- Territorio per lo più pianeggiante. Fonti di guadagno: industrie alimentari e turismo. Ci son -

- Si si, ho capito! - mi risponde stizito, senza lasciarmi finire - Comunque Eliot ha il suo laboratorio di ricerca lì, ma è un bastardo ed è riuscto a farsi comprare dalla R.I.F. una villetta con la scusa del mimetizarsi! Vive a pochi chilometri dal liceo artistico in questione.. -

- Ok d'accordo, sarò da Eliot entro una settimana! - rispondo gelida e riattacco

Non fu facile convincere Luce a coprirmi dalla R.I.F. e farmi prestare il suo jet, ma d'altro canto mi doveva dei favori e un bel pò di soldi . Niente mi avrebbe fermato! Sarei arrivata in Italia, sarei riuscita a nascondermi dalla R.I.F. e avrei incominciato una nuova vita!

Non mi portai nulla dietro, solo il mio zaino nero con dentro i una dozzina di milioni che mi ero fregata prima di andarmene ..

SEI GIORNI DOPO

ELIOT POV'S

Seintì suonare al citofino, mi alzai di soprassalto e mi girai per vedere che ora erano, le 7:03; chi è l'imbecille che mi viene a svegliare a quest'ora? In somma non sarò un mattiniero, ma è pur sempre domenica!!

- Chi è?! - chiesi quasi urlando per l'irritazione

- Sono Demetra, tu dovresti essere Eliot. Apri. -

Oddio. Aveva una voce stupenda, bassa, calda.. Ma allo stesso tampo, così fradda da farti venire la pelle d'oca! Ma chi è sta qua? Oh.. È vero la ragazza di cui mi aveva parlato Ken!! Me n'ero scordato!

- Ehi! Mi fai entrare? -

- Eh? Aah, si scusa - arrossì violentemente per la figura di merda e la feci entrare .

Mi misi una maglietta grigia a maniche corte e un paio di jeans scuri, scesi le scale di corsa come un matto. Mi raccomando, cadi, così se prima ha pensato di avere a che fare con uno stupido, adesso puo essere sicura di avere a che fare con un ritardato! Applausi mentali per me!!

Alla fine riuscì a non cadere e mi misi davarti all'entrata ad aspettare..

DEA POV'S

Il cancello di ferro davanti al quale mi trovavo, finalmente si aprì. Passando per il vialetto, mi fermai due secondi ad ammirare lo splendore di quel immenso girdino.

Era inverno ma ormai erano anni che non faceva più freddo come prima.

Era pieno di colori, i fiori e gli alberi crescevano indifferenti.

Indifferenti al clima, indifferenti agli uomini e a tutto il caos che avevano creato solo per il piacere di sentirsi superiori a tutti e a tutto. È vero un solo fiore è fragile, è delicato e potrebbe essere rovinato e calpestato facilmente, essere dimenticato facilmente. Ma persandoci .. la loro fragilita, la loro delicatezza, la loro bellezza; erano riusciti a far scattare una scintilla di calore e speranza in un involucro vuoto privo di sentimenti!

Demetra affrettò il passo, un poco confusa dalla senzazione di calore che improvvisamente aveva sentito alla bocca dello stomaco, ma così velocemente com'era arrivata, altreattanto velocemente era andata via, si dirresse verso la porta d'ingresso, che si aprì non appena bussò. Ad aprirle era stato un ragazzo di vent'anni circa, alto dieci centrimetri più di lei, indossava una maglietta a maniche corte eun paio di jeans. Aveva un espressione strana, gli occhi erano un po' troppo aperti e le labbra erano schuse a formare una specie di 'O' . Non parlava, si limitava a fissarla. Nessuno l'aveva mai fatto e questa cosa le faceva prudere il naso, quando qualcosa non le andava bene il naso comenciava a pruderle..

- Ehm.. - mi schiarii la voce

ELIOT POV'S

Non riuscivo a dire niente, ero come incantato, cioè questa ragazza ha una bellezza fuori dal comune!! Lunghi capelli biondissimi, così chiari da sembrare brianchi. Labbra carnose, che ne ero sicuro, fossero morbidissime! Era alta per essere una ragazza, circa un merto e settantacinque. Era magra ma non anoressica, anzi, aveva un seno prosperoso e la maglietta bianca leggera, lasciava itravedere un tatuaggio abbastanza grande. Dei jeans, fasciavano delle gambe slanciate e toniche.. Ma c'era qualcosa che mi era sfuggito, ma non riuscivo a capire cosa... Continuavo a rimuginare su che cosa c'era di strano in quella ragazza, sul che cosa di lei emanasse un non so ché di intimidatorio..

E proprio allora che me ne accorsi, quando alzai lo sguardo verso i suoi occhi e mi pietrificai, provavo.. Paura, si proprio paura! OH. MIO. DIO QUESTA RAGAZZA HA GLI OCCHI BIANCHI ..

Senza CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora