Sguardo glaciale

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QUESTA RAGAZZA HA GLI OCCHI.. BIANCHI! Non completamente, da vicino riuscivo a osservarli bene, una corona azzurra, chirconda la pupilla e dei riflessi di un turchese chiarissimo, schintillano sull'iride, che in effetti.. È biancha.. Ma un bianco cupo, che va sul grigio. Sì,  un grigio un po' sbiadito, una sottile fascia argento fa da confine all'iride. Rimango a bocca aperta, non avevo mai visto prima d'ora degli occhi così magnifici, sono la cosa più bella che abbia mai visto! Ma non riesco a sostenere il suo sguardo; C'è qualcosa i quegli occhi che infonde un profondo timore, sotto il suo sguardo duro, severo.. Freddo. Ci si sente insignificanti..

- Ehm... -

La sua voce mi riporta alla realtà,  chiudo la bocca che fino a quel momento era rimasta aperta per la sorpresa e sbatto un paio di volte le palpebre, come se fossi stato svegliato da un sogno ad occhi aperti.  Ma guarda un po' chi si è svegliato,  non credi che fissare la gente per due interi minuti, sia un po' strano? Ma che geniaccio!! Nel tempo che tu sei rimasto lì fermo a fissarla come uno psicopatico,  lei avrebbe tranquillamente potuto prendersi un The coi biscotti. Arrossisco per aver fatto una figura di merda La seconda in cinque minuti,  WOW Nuovo Record! e apro la bocca per dire qualcosa, una cosa qualuncue, mi basta spezzare cuesto silenzio inbarazzante..

DEA POV'S

Finalmente si riprende dallo stato di trans in cui era entrato appena ha incrociato il mio sguardo, in casa c'è silenzio,  non vola una mosca.  Ad un tratto Eliot si volta e incomicia a camminare verso quello che doveva essere un enorme salotto, ci sono due divani blu enormi, rivolti ad una televisione a schermo piatto anch'essa molto grande, tra di essi c'è un grazioso tavolino di vetro, come il mobile su cui è situata la tv..

- Vieni ti faccio vedere la casa, almeno sarà più facile per te abituarti ad abitarci.. -

- Sì certo, arrivo -

Così dicendo, lo seguo e mi mostra, come avevo immaginato,  il salotto. Ci sono tre porte, una centrale, una a destra, che mi spiega è la biblioteca, mentre quella a sinistra, mi porta al suo laboratorio...

- Sarà sempre chiusa a chiave, l'unica chiave per aprirla c'è l'ho io. È l'unica stanza in cui ti chiedo di non entrare!

Annuì per fargli intendere che avevo capito, lui mi sorrise e mi fece salire al piano superiore, dove c'erano le camere da letto,  cinque in tutto, tutte a dir poco gigantesche,  ognuna di esse con un bagno e una cabina armadio. La mia aveva un letto a due piazze,  era linda e completamente pitturata di blu..

- Grazie, ehm.. è molto bella -

Nella mia mente lo dicevo in modo riconoscente,  ma dal tono che uscì dalle mie labbra, avrei potuto benissimo condannare a morte qualcuno. E come a conferma, vidi il sorriso smagliante di Eliot vacillare e la sua espressione incupirsi, ma dopo pochi secondi, accendersi nuovamente.

- Che ne dici di fare un giro qui in zona,  per vedere un po' il posto?? Se vuoi posso accompagnarti fino a scuola, visto che inizi domani.. -

- Si, credo che farò un giro,  ma non mi serve che mi accompagni,  mi piacerebbe fare due passi - gli rispondo e vado all'ingresso della villa

Mi giro un attimo per ringraziarlo e mi incammino.. In quella zona le case erano tutte molto grandi. Mi ero dimenticata di chiedere a Eliot da che parte fosse la scuola, mentre ero immersa nei miei pensieri, sentì qualcosa sbattermi addosso violentemente. Anche se non mi smosse di un millimetro.. Ero sicura che se fossi stata un essere umano qualunque,  mi sarei fatta veramente male. Girandomi mi ritrovai a guardare negli occhioni nocciole di una piccoletta bruna riccioluta, che mi guardava con l'espressione di chi ha appena visto un fantasma!

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