Avete presente quei bellissimi alberi di Natale? Alti sin quasi a sfiorare il soffitto, pieni di luci e addobbi e con un meraviglioso puntale proprio sulla punta, appena appoggiato quasi avvolto da un incantesimo che lo lascia fluttuare lassù?È proprio da qui che inizia la nostra storia.
Rose e Brian Miller vivevano in una piccola casa nel Connecticut, una di quelle piccole villette tipicamente americane con portico, giardino e vialetto. Una coppia perfetta trasformatasi in una famiglia felice, con l'arrivo, cinque anni prima, del piccolo Billy.
Dovete sapere che i Miller erano persone molto legate alle tradizioni: pranzi della domenica, compleanni, feste comandate ma più di ogni cosa, adoravano il Natale. Lo stesso valeva per il piccolo Billy che, col suo entusiasmo di bambino, non aveva fatto altro che accrescere questa magica passione dei genitori.
Come ogni anno, la neve arrivò puntuale e i primi fiocchi iniziarono a posarsi a terra proprio poche settimane prima della Vigilia. Non fu certo una nevicata a fermare Rose, Brian e Billy che sciarpa, guanti e cappello, salirono a bordo del loro pick-up per andare a fare ciò che gli riusciva meglio: scegliere l'albero di Natale.
Il "Christmas Park" era una sorta di centro commerciale all'aperto, gestito dal signor Told: una vera istituzione in fatto di addobbi di Natale. Immaginate una distesa di abeti di ogni forma e altezza, immersi nella neve che cadeva copiosa e illuminati da piccole file di luci, che segnavano il cammino da percorrere tra un arbusto e l'altro.
Era il posto dove quasi tutte le famiglie del Connecticut, ogni anno andavano a comprare il loro albero.
I Miller erano molto scrupolosi, l'albero doveva essere alto ma non sottile; doveva avere molti rami ed essere di un verde bello scuro, proprio come se ne vedono nel bosco. Così, tenute a mente queste regole, i tre si dividevano ciascuno per la sua strada e chi avesse scovato per primo l'albero perfetto, avrebbe chiamato gli altri per una breve riunione di famiglia.
Il papà prese la via centrale, la mamma quella di destra e il piccolo Billy quella a sinistra.
Non passò molto tempo che nel silenzio del "Christmas Park" si sentì la vocina di Billy urlare: "Mamma, papà! Venite! L'ho trovato!".
Quando i due arrivarono dal figlio non si immaginavano certo di trovare un albero di quel tipo. Il piccolo di casa aveva scelto un abete non molto alto e anche con qualche ramo secco. I genitori si guardarono con aria interrogativa, forse Billy stava scherzando.
Beh...Billy non scherzava. E la dimostrazione era quel misero albero che adesso troneggiava in salotto. Mamma e papà lo osservavano a braccia conserte, spostando solo lo sguardo dall'abete a Billy e poi da Billy all'abete. Solo nonno George sembrava cogliere in quell'alberello la stessa bellezza che vi trovava il nipote.
Bello o brutto, l'albero di Natale andava addobbato e così, tutta la famiglia iniziò quel rituale pieno di magia: prima le luci, poi le decorazione e infine il puntale. Il risultato finale non fu affatto male, certo Rose si era impegnata più del previsto per migliorare il più possibile l'aspetto di quel "cespuglio", come lo chiamava lei. E tutto sommato, pur non essendo l'albero perfetto che avevano sempre realizzato, ne furono tutti molto soddisfatti.
I giorni passarono, la neve cadeva sempre più copiosa e il camino scoppiettava sempre di più. Billy passava ore ad ammirare il suo albero, soprattutto quando arrivava la sera e con il buio le lucine sistemate tra i rami illuminavano tutta la stanza. Ne era come rapito. Nessuno aveva mai capito perché, quel giorno al "Christmas Park", il bambino avesse tanto insistito per quell'abete mal ridotto. In realtà, non se lo sapeva spiegare neanche Billy. O meglio, non ancora.
Tra un fiocco di neve e l'altro, arrivò la Vigilia di Natale. La notte più bella dell'anno, quella in cui l'attesa diventa un piacere e in cui tutto è possibile. Come ogni anno, Rose aveva preparato una teglia di biscotti alla cannella con svariate forme a tema natalizio. Fatta eccezione per i due rubati da nonno George, il resto dei dolci venne sistemato in un piattino con un bel bicchiere di latte. Billy preparava sempre uno spuntino per Babbo Natale, voleva che avesse un ottimo ricordo di casa Miller, una volta tornato al Polo.
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La leggenda dell'abete fortunato
General FictionGli alberi di Natale non sono mai tutti uguali.