BLUE POV'S

Fanculo.
Il mondo è sbagliato, ogni cosa che mi circonda da la possibilità agli altri di farmi del male e figuriamoci..
la gente vive per fare del male, ne approfitta e sapete perché? perché ciò che provano e dolore nascosto da uno stupido sorriso e la convinzione che la felicità esista, e non ci mettono tanto a sfogarsi con gli altri, per questo il mondo è sbagliato.

A svegliarmi dai miei pensieri fu la mano del dottor Michael che continuava a sventolarmi davanti alla faccia come un fazzoletto.
<<scusi.. dove eravamo rimasti?>>
Io dottor Michael rimase serio; la sua espressione cupa era contornata da profonde rughe e giurerei di averlo visto sorridere una sola volta in quattro anni di visite. Era un uomo altissimo e magro, la sua pelle olivastra risaltava moltissimo nella sua piccola poltroncina bianca che faceva notare ancor di più la sua altezza. Aveva una leggera barba bianca che contornava la sua bocca sottile. Era da quattro anni che ogni pomeriggio del mercoledì potevo vederlo e credetemi; ormai non c'era nulla che non sapessi di lui.
<<mi stava parlando del suo sogno..>>
La sua voce cupa per la seconda volta ruppe il silenzio che si era creato fra noi, non appena ricordai ciò che stavo raccontando mi venne in mente il suo viso, quella palle candida e pallida proprio come la mia,
mi venne in mente il suo modo di accarezzarmi i capelli e le sue mani morbide,
mi venne in mente la sua voce così feci uscire quel suono che ogni notte non faceva che tormentarmi e cercare di uscire dalla mia bocca.. <<mamma..>>.
I ricordi cominciarono a sfiorarmi i pensieri come una carezza, come mi aspettavo una lacrima iniziò a rigarmi la guancia ma prima che potesse finire il suo percorso la fermai con la manica della mia felpa.
Guardai Michael diritto meglio occhi e gli sorrisi, come un cordiale saluto, presi la borsa e gli diedi una pacca sulla spalla uscendo.
Non appena la porta sbatté mi appoggiai al muro e mi lasciai scivolare giù come un peso morto.
Perché dev'essere tutto così difficile?
Perché i ricordi mi impediscono di guardare avanti e dimenticare?
Perche questa cicatrice non si chiude?
Nulla di tutto ciò che domando ha una risposta, la vita è un imprevisto come una merda di piccione che ti cade in testa quando non te lo aspetti. L'unica cosa che so è che sembra che sembra tutto una gara, non contro noi stessi ma contro il dolore, lui è forte e ha vantaggio ma noi abbiamo coraggio e voglia di vincere, spesso il tempo ci aiuta, ci mette un po', ma c'è la fa e non appena vinciamo tutto diventa un sollievo, come se il masso che ci bloccava le ali fosse scomparso e tutto diventa una piuma.
Io non ho né finito la gara; ne sono in fase, e tutto appena iniziato..

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