Le braccia di pietra di Michele tenevano strette un sottile corpo, quello di una donna. L'umana aveva gli occhi ambrati spalancati, i capelli castani le ricadevano sulla sottile veste bianca, il suo volto pallido si schiariva ogni istante di più. Era bella per essere mortale, una bellezza sprecata in un mondo a cui non apparteneva. La spada nera conficcata nell'esile petto rompeva le curve e le linee dolci, la macchia di sangue violava quella purezza terrestre. La morte era un prezzo troppo alto. 《Perchè?》 la voce grave di Michele cercava risposta negli occhi del fratello. Lucifero lo guardava con un leggera curva nel viso, gli occhi azzuri di Michele non potevano scalfire i suoi, di ghiaccio. 《Osi chiedermi il perchè?》Lucifero gli rispondeva adirato sputando veleno.
Non era un atto folle o insensato il suo, ma di giustizia, giustiza che andava oltre le leggi divine che adorava infrangere. Lo sguardo di Michele non si spostava, rimaneva fisso come un patto stilato dal Creatore, uno sguardo puro e onesto.
《Tu sapevi che ci sarebbe stato un prezzo da pagare e questo era il mio.》
La voce del demone si alterava quasi come se fosse onnipotente. L'angelo era confuso, le sue mani ancora strette nel corpo reciso della fanciulla, era tutto troppo veloce.
Quando si è immortali la morte non che una peculiarità destinata agli umani, ma viverla come se fosse propria annientava il suo essere perfetto. Michele sapeva di aver comme11so un grave errore innamorandosi di un'umana, una donna sulla quale aveva riversato il suo amore,la quale gli aveva dato un figlio, ma non poteva assaporare anche lui la gioia dell'amore e della passione destinata agli umani
Non era abbastanza meritevole e buono?
《Il prezzo non dovevi deciderlo tu e non dovevi farmelo pagare, nostro padre...》《Oh lascia stare nostro padre! la questione riguarda solo noi due.
Le parole dell'angelo caduto uscivano dalle labbra morbide come i più affilati dei coltelli.
《Non capisco... Non ricordo...》 L'arcangelo forse era buono ma ingenuo. Lucifero scoppiò in una risata, piena di odio e amarezza, una risata falsa che voleva spezzare il consanguineo.
《Tu non ricordi! Non la ricordi? Tu Angelo bianco le tue mani sono sporche di un crimine atroce! Omicidio!》
Il demonio provava un piacere innato nel mentire ma, come in questo caso, preferiva far soffire le vittime con un dolore ben più atroce: la verità.
Gli occhi dell' imputato non si intrecciavano più a quelli dell'accusatore, ma si limitavano a guardare in basso con segno di vergogna e sconfitta.
Guardavano Anne, l'umana, che aveva pagato il suo prezzo.
Lo avevano fatto entrambi.
《Cosa c'è fratello, ora non parli più? Oh, il perfetto angelo non è poi tanto perfetto!》Michele non guardava Lucifero, non voleva dargli la soddisfazione di vederlo piangere, lacrime cristalline che avrebbero donato la guarigione da qualsiasi male se un umano ne avesse usufruito.
Non voleva guardarlo perchè aveva ragione. Le sue candide mani bianche sporche di oscuro sangue rosso. 《Mi dispiace...》disse. Anche gli angeli commettono errori, ma gli errori non devono essere sbagli che possano connettere con l'Oscuro. Il demone si limitava a scuotere la testa e a guardare il fratello. Entrambi erano sporchi di sangue, avevano commesso peccati ed entrambi avrebbero pagato un prezzo ancora più alto.
《Fratello, perdonami...》
L'alato sapeva che non sarebbe servito, ma al Diavolo piacevano le suppliche.
《Non so che farmene delle tue scuse.》Il freddo nei suoi occhi si portava nella sua profonda voce. L'angelo schiarì la sua di voce, riappoggiò i suoi occhi su quelli del fratello e disse con tono fermo
《Ho fatto uno sbaglio, ho commesso un peccato, questo mi rende un peccatore, ma ciò che ho fatto non può essere riparato, ti chedo perdono. Non possiamo permettere che una nostra faida rompa l'equilibrio dei cieli, dovevo essere punito, non da te, fratello, in questo modo tu giochi a essere nostro padre...》
Le parole furono interrotte bruscamente dall'uomo a cui erano rivolte.
《Io non sono Dio! Non voglio esserlo! Io punisco a modo mio, perchè io sono stato a mia volta punito dall'essere che tu chiami Padre!》 Lucifero era furioso, la sua rabbia non poteva essere placata. 《Tu, tu sei un mostro! Io sono un mostro! Tutti lo siamo, nessuno, nenche Dio, può definirsi salvo. Non ho fatto altro che essere infelice.》 Michele ascoltava il fratello, conosceva il suo errore, ma ciò che diceva adesso era sbagliato. 《Lucifero basta! Basta! Ho sbagliato e mi sono pentito, tu hai sbagliato e hai pagato e per il tuo peccato originale stai scontando.》
Era la voce di un peccatore, ma era una voce giusta. 《Taci! Tu non sai niente, tu non hai sofferto abbastanza, ho ancora delle sorprese in serbo per te.》 Gli occhi del demone diventarono rossi per un attimo. Michele non voleva più urlare. Prese il corpo di Anne in braccio e lo portò via.
Si fermò solo un istante vicino al fratello e gli sussurò all'orecchio 《Forse è stato meglio così, se non l'avessi uccisa io l'avresti fatto tu, distuggendola.》 Lucifero fremette d'ira, prese un vaso e lo scagliò contro il muro di pietra, poi si appoggiò ad esso e si lasciò scivolare fino a cadere a terra, con le lacrime agli occhi e sussurò 《Lilith...》•Spazio autrici•
Ciao a tutti😋
Io e Clairefreiser stiamo scrivendo questa cosa (?) Che verrà pubblicata in entrambi i profili sotto il nome di storia in collaborazione😂
Il prologo è spezzato in tre parti *le altre due le vedrete come capitoli e non come prologhi* perchè erano una cosa tipo tremila parole e sarebbe stato pesante leggere tutto in una sola volta.🙂
Speriamo vi piaccia e nulla,
è mezzanotte e mezza quindi scusatemi veramente se trovate errori ma dovrò ricorreggere tutto😆Se lasciate una stellina e un commento ci farebbe piacere😚
A presto
Sassyqueennah e clairefreiser
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Il destino degli Eredi
Paranormal"E saranno i figli dei prescelti a tornare al proprio regno dopo l'esilio subíto anni orsono, reclamando ciò che è stato negato dopo la morte di due donne." # 118 in paranormale l'11/01/17 # 72 in paranormale il 28/01/17 Libro scritto in collabor...