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- cosa c’è che non va?
- niente!
- da quanto tempo é che ci conosciamo?
- saranno 10 anni!
- e allora ti rifaccio la domanda: Che cosa c’è che non va?!
- niente non c’è niente che non va capito? uno non può neanche avere delle giornate storte?
- certo è la vita, non ci possiamo fare niente... ma queste giornate storte stanno diventando un'abitudine. Si tratta di una ragazza vero?
- certo per te è facile parlare, capire e sentenziare ti viene talmente spontaneo da sembrare immune da giornate storte.
- mi piacerebbe sai ma non è così, Perciò se ne hai voglia di parlare io ci sono altrimenti me ne vado lasciandoti alla tua giornata storta!
- aspetta! Si è vero si tratta di una ragazza ma è una situazione talmente complicata che non so cosa fare, non so se avere il coraggio di provarci sul serio o se lasciare che il dolore mi mangi dentro nella speranza che prima o poi non sento più niente.
- posso raccontarti una storia?
- come no.
- nella mia vita non sono mai stato innamorato di nessuna tranne di una ragazza, lei abitava lontano da me e per stare insieme facevo avanti e indietro e più passava il tempo e più mi accorgevo che quella era la ragazza giusta per me e credimi che lo era e non starò qui a menartela sul fatto che poi non è stato così, perché non sarebbe vero.
Comunque fatto sta che dopo tutto quello abbiamo affrontato, dopo tutte le mie pazzie e il mio presunto coraggio ci lasciammo, anzi, mi ha lasciato nel modo più crudele possibile.
Tornato in questa maledetta città ero come te cercavo delle risposte, facevo spazio tra i ricordi sperando in una risposta e alla fine a sua insaputa presi un treno e andò da lei. sapevo dove lavorava, anzi, dove stava coltivando il suo sogno, quel sogno che io ho contribuito in parte a farle raggiungere spronandola e credendo in lei.
Sopra il negozio dove lei lavorava e studiava c’era un bar è vicino c’era la sua macchina, io mi appoggiai su un muretto vicino ai tevolini e a un certo punto la vidi, aveva sempre quegli occhi grandi che io adoravo, quella camminata inconfondibile, quel suo modo di fare unico che sembrava venisse da un altro pianeta. lei era girata di spalle, ero a pochi passi da lei, apri la macchina ed io scappai via, mi misi dietro a un’altra macchina per non farmi vedere e lei se ne andò.
li ho capito che io avevo fatto di tutto per lei, volevo addirittura trasferirmi per cambiare vita ma tutti questi atti di coraggio erano state fatte tutte nel momento sbagliato, il coraggio più grande sarebbe stato quello di non nascondermi dietro a quella macchina ma di fermarla e di farle capire quanto l’amassi senza farle pesare tutte le cose che io avevo fatto per lei è senza farle pesare quello che lei non aveva mai fatto per me, dovevo solo comprenderla era semplice ma sono stato troppo codardo, troppo orgoglioso. ma tolto questo è stata l’unica che io abbia mai amato e continuo ad amarla.
Non sai la voglia che mi prende di chiamarla di notte, di mandarle un messaggio, di farle sapere quanto sono orgoglioso di lei.
Invece come uno sfigato innamorato mi ostino a vedere quello che pubblica su Facebook e su Instagram, sono come un angelo con un’ala sola che veglia su di lei nella speranza di vederla veramente e finalmente felice e succede tutti i santi giorni e quando chiudo gli occhi sembra di risentire la sua voce.
- e allora che devo fare amico mio?
- come che devi fare? Corri, va da lei non la condannare e dille tutto quello che senti se va bene va bene se va male va male.
Sai la differenza tra un fallito è uno che fallisce?
Il fallimento è una persona che ha avuto il coraggio di affrontare una cosa che gli faceva paura, il fallito invece è colui che non ci prova neanche è che sceglie la via più semplice, più sicura è più comoda.
Fidati, comunque andranno le cose non avrai perso, anzi, avrai vinto e se piangerai di gioia o di felicità è solo la dimostrazione che stai crescendo.
Non aspettare quella speranza che sto cercando io, quella che un giorno il dolore svanisca magari potrebbe succedere ma sarò comunque un codardo perché nel vero momento dove dovevo avere coraggio mi sono tirato indietro per paura.
- ti posso dire una cosa?
- si certo!
- adesso corro da lei e non fa niente se lei capisce o no l’importante e che al mio ritorno il mio amico codardo e qua pronto a darmi altri consigli.
Un codardo non sarebbe capace di dire queste cose.
Bisogna avere il coraggio di dire determinate cose., grazie amico mio.

L’amico si alzò di scatto e corse quasi come se fosse una gara e lui alzandosi lentamente e guardandolo correre con la voce rotta da una lacrima è un sorriso malinconico disse...

- Corri non fermarti e non avere paura... mai!

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