"Mario, piacere. Scusa ma sono molto emozionato." Così mi sono presentato a Claudio una volta seduto davanti a lui. Se ci ripenso adesso mi sento così stupido. Ero il primo, non sapevo neanche cosa dire. "Ma figurati, anche io." La sua risposta, però, mi ha tranquillizzato parecchio perché nonostante fosse il tronista, nei suoi occhi si percepiva la stessa scintilla di panico, imbarazzo e curiosità che c'era in tutti i presenti. Così ho iniziato a parlare di me, del lavoro che faccio e della mia omosessualità quasi totalmente dichiarata, tutto d'un fiato, quasi senza respirare, come se avessi avuto paura che da un momento all'altro le parole mi sarebbero mancate. E così è successo, mi sono stoppato perché la bocca si era seccata, la saliva era scomparsa e mi tremavano le mani. Che fare? Faccia da ebete e sorriso stampato sul viso, come in ogni situazione imbarazzante. "Cerco in un rapporto fiducia e spontaneità e non mi piace essere preso in giro. Scusa per adesso, ma sono imbarazzatissimo." Dopo questa frase Maria ha chiesto il mio nome perché non riusciva a leggerlo a causa degli altri ragazzi davanti. Con mio stupore Claudio ha detto un convinto: "Mario" al posto mio. Ogni volta che riguardo il nostro primo speed date ne rimango affascinato perché in quel momento ricordo di aver pensato: "Come dice bene il mio nome, con quell'accento e il timbro della voce che ha... Sembra fatto a pennello, rimarrei ad ascoltarlo tutto il giorno."
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Era un vita che ti stavo aspettando
FanfictionL'amore si nasconde ovunque e può nascere in qualsiasi contesto. L'amore nasce e cresce indipendentemente dai sessi, dalle religioni, dalle possibilità economiche. L'amore è strano, può portarti gioia o sofferenza a suo piacimento. L'amore ti dona...