Domenica incerta

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Sbloccai il telefono nell'arco di 0,03 secondi; lessi da chi era mandato il messaggio e trovai il nome " Lorenzo " .
Lorenzo era il fidanzato di Anna, un'amica di cui mi fido molto... lei sa tutto di me ed è tipo una migliore amica... più che altro sembra una mamma con me ! Mi sgrida sempre quando faccio stupidaggini, mi aiuta a prendere decisioni ma spesso si arrabbia perché ho un carattere molto lunatico e lei non riesce mai a capirmi del tutto quando invece vorrebbe farlo.
Aprii là chat :
" Ei Emma ho un problema con Anna".
"Che succede ?".
" ieri le ho detto che sarei rimasto a casa anziché uscire con Thomas e gli altri.. ma alla fine hanno insistito e sono andato " .
" E quindi ?".
" C'era anche Lucia...".
" Se sai che lei non la sopporta perché continui a vederla ?".
" Perché non ci sono problemi, io voglio stare con Anna non con Lucia!".
"Va bene, dopo vedrò di parlarle.."

****

Finalmente domenica. Nessun problema la domenica!. Mi svegliai alle 10.30 circa, andai a fare colazione ma in casa non trovai nessuno, solo un biglietto con su scritto :
"Emma noi andiamo dai nonni, se vieni chiama se non vieni, pure. "
Perfetto!
Casa libera per tutto il girono.
Decisi di chiamare Linda e Anna e chiesi loro di passare il pomeriggio assieme.... per le 12.40 tutte e due erano arrivate. Mangiammo e ci avviammo in spiaggia, decidemmo di andare a piedi dato che la spiaggia era vicina a casa mia. Durante il tragitto parlai con Anna del fatto che Lorenzo mi aveva scritto e chiesto di parlare, lei ovviamente mi disse che pur sapendo che lui l'ama, ha sempre paura che lei ci provi con lui. Ma mi spiegò che la storiella era risolta. Linda invece se ne stava con gli occhi sullo schermo del telefono senza nemmeno degnarci ci uno sguardo.
" Linda diamine, ma con chi parli, fai di quelle facce come se avessi vinto un biglietto di sola andata per le Hawaii.. ?!".
" Ma con nessuno di importante! ".
" Emma ha ragione". Si intromise Anna.
" dai su dicci dicci! ".
" va bene, sto parando con Thomas.".
"Ah be, allora fai pure! Con lui non rischi pericoli! Prima che vi baciate dovrà passare il matrimonio, sempre se vi mettiate insieme !"
Ci mettemmo a ridere tutte e tre chiudendola li con l'argomento.
Alle 13.30 arrivammo alla spiaggia e incontrai Marta, l'amica pettegola di mia madre, vedendola mi ricordai di chiamare mia madre...
"Ei mamma, ciao sono in spiaggia con Anna e linda, torneremo questa sera verso le 19.30. Qui tutto ok ciao mamma!".
" va bene Emma a stasera".
Attaccai.
Andammo a distenderci sulla spiaggia, o almeno era quella l'intenzione ma quella mattina non solo noi decidemmo di trascorrere la giornata al mare....
" ma ciao ! Emma, Linda, Anna, è un piacere vedervi... io sono qui con Thomas, Selene, Alessio e Federico. Volete unirvi a noi? "
Stavo per risponderle no, io non sopporto Lucia! E nemmeno Anna; Lucia è la classica oca da giardino, si crede chissà chi e non capisce che a 15 anni la bambina in parte non si dovrebbe fare, ma lei no, prima parla male di qualcuno, poi il giorno dopo ci esce! Linda rispose prima di me e disse di si. Ovvio che disse si. C'era Thomas.
Fortunatamente, il pomeriggio passò abbastanza in fretta; fra giocate a palla, passeggiate, bagni in acqua, arrivai alla conclusione che forse la domenica passata con loro non era stata rovinata. Alle 18,40 ricordai alle mie amiche che saremo dovute andar via, dunque fra qualche istante sarebbe stato opportuno prepararci...
Per la strada le due mi fecero notare che durate la giornata, Federico mi è stato molto vicino... Ma per me non significava nulla, dato che per ora il mio unico scopo era quello di divertirmi e non innamorarmi. Entrai in casa da sola :
Linda e Anna abitano a qualche isolato da me, dunque si sono fermate direttamente a casa loro. Fuori dal cancello di casa c'era posteggiata un'auto nera.. sportiva ma allo stesso tempo elegante, mi domandai di chi fosse...Entrai in casa e vidi mia sorella in fondo al corridoio attaccata alla porta della cucina, intenta ad origliare. Mi fece segno di andare da lei e le chiesi cosa stesse facendo.
" mamma sta parlando con un uomo."
Si limitò a dire.
Mi sorsero mille dubbi.. se fosse stato nostro padre? Se fosse stato il nuovo fidanzato di mamma e stavano discutendo su dove andare a vivere tutti insieme? Se fosse stato il datore di lavoro di mia madre venuto per licenziarla? Chi era quell'uomo?!
Giulia respirava troppo profondamente, la mamma sentì e ci disse di andare in camera.
" brava signorina respiro-leggero, adesso come scopriamo chi è quell'uomo ?! ".
"Sta calma stupida e vieni sulle scale, appena sentiamo la porta d'ingresso che si apre, andiamo al terrazzo e vediamo chi è! " .
Forse la mia sorellina non era così stupida come credevo... passarono minuti,ore e ore ma il tempo sembrava essersi fermato. Finalmente, sentimmo aprire la porta della cucina, qualche passo pesante, ma strano.. forse un passo di persone "importanti "
Chi lo sa.... l'uomo uscì di casa. Andammo al terrazzo con una corsa da ghepardo, ma appena arrivammo l'uomo era già arrivato al cancello, cosa che ci impedì di vedere la sua faccia, dato che le piante sopra al muro non ci facevano vedere la strada.. almeno quella attaccata al marciapiede, dove si trovava la sua auto. La mamma non era ancora salita, dunque scendemmo noi. Era seduta sulla sedia davanti al tavolino e teneva in mano un milione di fogli...
"Mamma, chi era? "
"Dobbiamo parlare. "

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