una partenza infinita.

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Ore 6:00 e la suona sveglia, ma non per me. Il mio ragazzo deve partire per la Polinesia per due settimane. E da quest'estate che stiamo insieme. Non siamo mai stati così lontani e questa cosa mi preoccupa. Ma non perché non mi fidi, perché sono abbastanza gelosa e ho paura di fare qualche cavolata. Anche se starò qui a Milano visto che ormai lavoro qui e vivo a casa sua. 

Lui la sveglia non l'ha sentita proprio. Ecco tocca che lo sveglio io. "Alzati Gordon devi partire" gli sussurro piano spettinando i suoi capelli. Lui mugugna qualcosa che non riesco a decifrare, stavolta apre gli occhi e mi vede. "Buongiorno amore" gli rispondo sorridendogli. Mi abbraccia, trovandosi di fronte a me. Mi accarezza la guancia e poi mi bacia con dolcezza. Trova la mia lingua e inizia a giocarci finché io non mi sposto e gli dico di andare a cambiarsi.
Io mi precipito a cambiarmi. Metto una tuta e una felpa coprendomi bene. Lui finisce la valigia mettendo la sua reflex e i suoi bracciali. Io lo guardo seduta sul letto e già mi mette tristezza. Pensando che non passerò con lui capodanno ma sarà dall'altro capo del mondo, lo capisco però, in fondo è lavoro e non può rinunciare. L'unica cosa che mi consola è che sarà con il suo amico nonché suo manager.

"Cla sei pronta?" - "si sono pronta, possiamo andare".
"Ehy ricordati che sono qui, nel tuo cuore queste settimane passeranno veloci è starò di nuovo qua con te" mi dice toccando il mio cuore - "tu mi mancherai già, figurati dopo che devo lasciarti all'aeroporto, probabilmente mi attacco a te così mi porti magari mi metti in valigia".

Ridiamo insieme, lo fisso negli occhi di un intenso blu e mi abbandono a lui lasciandogli un bacio sulle labbra e ci abbracciamo forte.
Scendiamo le scale di casa e Milano è coperta dalla nebbia. Non ho mai visto nulla di simile, abituata al mare che mette felicità, la nebbia mi mette ancora più angoscia.

Saliamo in macchina e andiamo all'aeroporto. Gordon mi tiene la mano vicino il freno. A quel contatto mi viene da piangere ma riesco a trattenermi. Non posso farmi vedere così.

Arrivati all'aeroporto scendiamo dalla macchina e lì ci aspettano i suoi "fratelli" ma solo uno partirà con lui. Lì salutiamo e lui mi prende la mano. Ci mettiamo in sala d'attesa ad aspettare l'annuncio dell'aereo.

Mi metto a sedere sulle sue gambe alla sua destra. Non so ma con quel cappello e ancora più sexy, con quel ciuffo che si vede appena.

"Allora sei pronto?"- "si, non vedo l'ora e tu stai tranquilla! Appena arrivo ti chiamo non stare in pensiero!" - "fortuna che domani lavoro così sarò impegnata sennò ero fottuta" - "dai vieni qui abbracciami".

Mi appoggio sulla sua spalla. Come mi sento protetta in quel momento. Gli tolgo il cappello e lo bacio sulle labbra mentre lui incrocia la sua mano con la mia.
"Il volo 294929 per Parigi sta arrivando".

Un tuffo al cuore. Praticamente farà tremila tappe in tutto il mondo. Ok è arrivato il momento. Saluto il suo amico Eugenio e lo raccomando di controllando. Poi saluto lui.
"Allora farai il bravo?" - "farò il bravo promesso, non guarderò il sedere a nessuna in Polinesia. Sarò solo soletto" - "mmm, devi! Tanto c'è chi ti osserva e se fai qualcosa me lo dirà!" - "bastarda! Zitta e vieni quaaaa!".

Mi abbraccia forte, gli accarezzo il ciuffo davanti ai capelli e mi avvicino per baciarlo. Poi mi lascia tanto baci sulla guancia e incrocia la mia mano e a poco a poco si allontana sempre di più e a me non resta che vederlo dal vetro.

Sms: Clarissa "Buon viaggio Gorda"
Sms: Gorda: "Grazie, ricordati che ti amo tanto, non dimenticarlo mai".

Una partenza infinita - Incertezze E Dubbi - L'arrivo Tanto Atteso. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora