Ieri era una bella giornata. C'era il sole, il cielo era sereno e con un pò di vento, così leggero che sfiorava dolcemente il mio viso. Dentro di me invece, niente è come quella splendida giornata di ieri, dentro di me è tutto buio. Non ho più pace, non sto più tranquilla, sento che la testa sta per scoppiarmi. Sono troppo stanca e a volte vorrei lasciarmi andare, ma poi penso che c'è sempre un unica persona per la quale trovo la forza di continuare ad andare avanti, resistere a tutto quello che questo destino mi sta lanciando addosso.
Torno da scuola ma non vado a casa, prima che la campanella suonava mia mamma mi chiamò, voleva andare a prendere il mio ragazzo e gli dico che era a scuola sarebbe uscito più tardi. Inizia a urlare dicendo che devo stare calma quando poi lo ero. Trovava una delle sue solite scuse per infastidirmi. Vado da mia zia che vive con mia nonna, era sempre meglio stare tra le urla e i pianti di 3 bambini che a casa mia. Sto li tranquilla finché dopo un pò mi richiama e arrabbiata mi dice che dovevo tornare a casa per fare le pulizie. Mia zia sentendo, mi chiese cosa fosse successo, ma io non rispondevo, le mie parole erano bloccate alla gola, il mio pianto era soffocato. Dopo un pò inizio a sfogarmi e scopro che era stata mia mamma a far tornare a casa quella persona con la quale aveva litigato, quella che per 7 anni mi ha rovinato la vita e che continuerà a farlo. Dopo essermi sfogata torno a casa e ricomincia a rompere, andai a pulire prima che il mio ragazzo arrivava a casa. Lei continua a minacciarmi dicendo che mi avrebbe fatta paralizzare dandomi dei pugni dietro la schiena. Non la sopportavo, non sapevo per quale motivo si comportava così se non avevo fatto niente di male. Forse era stata quella persona a far in modo che si comportasse così, d'altronde lo fa da sempre. Finito di pulire andai incontro al mio ragazzo, avevo il viso bagnato ancora dalle lacrime e lui mi vide, mi chiese il motivo e gli spiegai tutto, si arrabbiò e lo capisco, sono 4 mesi che sopporta insieme a me. Andammo a casa e lui non volle mangiare, mia mamma disse che non me l'avrebbe fatto vedere per un mese, ma tanto è quello che vuole lei e quel bastardo del suo amico, che è lui che gli mette tutte ste cose in testa, ed è per questo che ci vediamo una volta a settimana. Dopo si calmò, mangiai e lei andò da sua sorella. A casa c'eravamo solo io e l'amore della mia vita, lui è la prima ed unica persona di cui mi fido veramente. Ieri eravamo seduti uno di fronte all'altro, la mia fronte era appoggiata sulla sua, iniziò ad accarezzarmi il viso con delicatezza, come se fosse qualcosa di molto prezioso a cui doveva stare attento, mi ripetava che sono stupenda, che ho viso meraviglioso, io avevo gli occhi chiusi mi stavo rilassando, in quel momento tutto ciò che avevo nella testa non c'era più, c'era soltanto lui. Faceva sfiorare dolcemente le nostre labbra mentre un brivido percorreva la mia schiena, mi baciò e dopo baciò il mio collo e ogni tanto sorrideva vedendo che iniziavo a curvare la mia schiena verso l'interno per via di quel brivido. È stato un momento che non dimenticherò mai, lui è l'unica persona che riesce a farmi stare così bene anche solo per un secondo. Soltanto stando con lui sto bene, mi dimentico di tutto, e se sto con lui non m'importa se fuori piove o c'è un uragano, se sto con lui sono felice.
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Le pagine della mia vita
Teen FictionQuesta storia è basata sulla mia vita, sulle mie sofferenze e tutto quello che succede intorno a me.