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Non vedevo Mei da una settimana, ha detto che doveva studiare ma questa sera sono riuscito ad estorcerle un'uscita al luna park: lei lo adora.

Appena busso alla porta di casa sua, vedo la figura esile di Mei con indosso un vestito rosa pastello: dio è bellissima.

<<Oppa, sei arrivato.>>

<<Già, andiamo?>> lei annuisce e iniziamo a camminare verso il luna park, per fortuna è vicino: ecco i vantaggi di vivere in una piccola città.

Le luci delle giostre sono tutte su i toni del rosa e del blu, c'è parecchia gente e per questo anche molta confusione.

Senza pensarci due volte prendo Mei per mano, ma appena vedo il suo volto corruciarsi la lascio andare. <<Scusa, è l'abitudine.>> Cerco di sorridere anche se un pò mi fa male.

<<Scusami tu, devo ancora abituarmi.>> Annuisco, e inizio a guardarmi in giro: ci saranno almeno venti giostre <<Allore, su che giostra vuoi andare?>>

Mei inizia a guardarsi in torno e indica la ruota panoramica.

Quando siamo dentro, mi rendo conto che sto guardando più lei che il panorama sotto di noi, eppure lei non sembra farci caso.

<<Oppa, possiamo prendere lo zucchero filato?>>, chiede lei dopo essere scesi dalla giostra <<Certo.>>

Lei inizia a saltellare come una piccola bambina quando ha in mano lo zucchero filato: è la cosa più dolce del mondo.

Iniza a prenderne un pezzetto e me lo porge ma rifiuto, non mi piacciono le cose troppo dolci. Lei porta alla bocca quel piccolo pezzetto mentre andiamo a sederci su una panchina

<<Oppa! E' buonissimo, sicuro di non volerne?>> cerca ,in vano, di convincermi a mangiare lo zucchero filato.

Dopo pochi minuti ha già finito di mangiarlo: ha le labbra che luccicano per lo zucchero, hanno un'aspetto invitante.

<<Era buono?>> Non le lascio il tempo di rispondere, appena si volta verso di me poggio le mie labbra sulle sue. E' una pressione leggera, non voglio affrettare le cose. Mi allontano lentamente e nel mentre mi lecco le labbra <<E' decisamente troppo dolce questo zucchero filato.>>

Non ricevo nessuna risposta e mi volto verso di lei, ha gli occhi fissi nei miei e le labbra sono socchiuse.

<<Scusa...>> Cavolo, sono un'idiota! Ora andrà via, non vorrà più vedermi.

Con la coda dell'occhio la vedo alzarsi e guardarsi in torno, poi si volta verso di me e poggia le sue labbra sulle mie.

E' la sensazione più bella del mondo.

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