Capitolo 6.

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Era un tramonto soleggiato, con il rosso del cielo che si rispecchiava nel mare. Purtroppo i tramonti non erano dello stesso colore dell'argento, si stava lamentando uno dei due gabbiani. L'altro gabbiano ne era molto soddisfatto, invece: secondo lui il rosso donava moltissimo al cielo e al mare della riviera di F*ck City.

I due gabbiani comunicavano stando l'uno da un lato e l'uno dall'altro di una spessa rete, aspettando che giungesse la notte per spiccare il volo e per ricongiungersi nonostante le avversità della vita in forma umana.

I due gabbiani si amavano, o almeno era quello che credeva il gabbiano Sebby. Stanco degli ostacoli che sorgevano di continuo tra lui e il gabbiano Lewis, ma mai stanco dell'adorato compagno, volava ogni notte da lui e ogni notte, insieme, finivano per inzupparsi sotto la pioggia che scoppiava puntualmente, ma nonostante tutto continuavano imperterriti a proseguire nella ricerca del coronamento dei loro comuni obiettivi: defecare in testa ai passanti e distruggere il nido di una pericolosissima coppia di marmotte con molti scheletri nell'armadio.

Le marmotte erano notte dopo notte sempre più agguerrite, tanto che spesso riuscivano ad azzannare, seppure di striscio, il gabbiano Sebby o il gabbiano Lewis; in genere il gabbiano Sebby, che tendeva ad essere meno scattante e meno veloce del gabbiano Lewis.

Quella mancanza di velocità rifletteva probabilmente i mezzi di trasporto che guidavano quando erano in forma umana.

Nonostante il divieto di andare in giro da solo con il furgone, a Sebby era ancora consentito guidarlo in presenza di Kimi e gli era stato consentito di ridipingerlo, in modo da dargli un colore rosso brillante. Lewis, invece, quando era in forma umana andava in giro con una bellissima moto da bad boy, molto più rapida del furgone di Sebby.

Quando erano pennuti al gabbiano Sebby non importava nulla del furgone, ma quando erano in forma umana ne era soddisfatto: qualora lui e Lewis fossero riusciti ad appartarsi almeno un'altra volta, sul furgone avrebbero potuto farlo.

Erano quelli i pensieri che attanagliavano il gabbiano Sebby al calare della notte?

Erano quelli o era il desiderio di ca*are in testa all'altro Sebby e a Power?

Quando il crepuscolo lasciò spazio alla notte nessun pensiero era più importante, per il gabbiano Sebby.

Spiccò il volo.

Sopportò la pioggia.

Avrebbe sopportato qualunque ostacolo, pur di stare accanto al gabbiano Lewis.

Quella notte, però, avevano bisogno di una carica speciale per coronare un difficile obiettivo.

Dopo essersi sbizzarriti alle prese con gente a cui defecare sulla testa e tane di roditori si diressero verso il centro di F*ck City, introducendosi di nascosto nel ristorante asiatico in cui Rio lavorava come cameriere per pagarsi guadagnare soldi che gli sarebbero serviti per pagare alcuni corsi di lingue straniere.

Entrati di soppiatto in cucina si nutrirono di pesce crudo alla singaporese, poi tornarono fuori. Grazie alle proteine del pesce crudo riuscirono a controllare la propria forma e presero sembianze umane.

***

«Lewis?»

«Dimmi, Sebby.»

«Perché siamo per strada completamente nudi?»

«Non preoccuparti, ho nascosto dei vestiti qui vicino.»

Sebby indossò quindi gli indumenti da rapper che Lewis aveva portato per lui e finalmente domandò al fidanzato: «Dove dobbiamo andare?»

«A casa mia.»

«TUNZ TUNZ TUNZ!»

«Dobbiamo fare una cosa importantissima.»

SebagullDove le storie prendono vita. Scoprilo ora