Ed è brutto dormire stanotte con la speranza riposta nella notte successiva. È brutto perché io vorrei che tu fossi qui a stringermi forte nelle tue braccia.
È strano quello che sto per dire, ma è la pura verità.
Amo le lezioni di pozioni.
Non tanto per la materia in se, ma perché ci sei tu, perché c'è il tuo profumo, perché c'è la tua voce, perché c'è il tuo sguardo e perché ci sono le tue risate.
Ma quando torno in me vorrei solo piangere.
Sono debole, lo so.
Ma lo sono perché mi manca un pezzo. E quel pezzo saresti tu.
È dura...
Fingere che non mi importa niente, quando invece sei l'unica cosa che ho in mente.
Non so per quanto ancora io possa vivere senza te. Ma di sicuro non a lungo.
Mi sento naufrago della mia stessa vita.
Un mare aperto ed immenso che sembra mi voglia inghiottire.
Un mare che pare cattivo agli occhi miei.
E forse mi sembra così perché non sto nuotando nel mare giusto.
Forse ho sbagliato occhi.
Forse ho bisogno dei tuoi occhi...
Draco aveva trovato questa lettera sul comodino di Harry.
Gli si strinse il cuore, e non fu difficile identificare ciò che stava correndo giù dalla sua guancia sinistra. Una lacrima.
Ma non una lacrima qualsiasi, una lacrima d'amore.
A guardarlo sembrava così indifeso e piccolo rispetto al mondo esterno.
Ma lui sapeva bene che quella non era solo una sensazione, quella era la verità.
Sì, perché senza Harry lui non era niente, così come Harry senza Draco non poteva esistere.
Non ci volle riflettere molto.
Si alzò.
Andò al lago, dove sapeva essere Harry.
Lo trovò.
E con la delicatezza di chi ha paura di far del male, quasi la delicatezza di una madre con il suo bambino, appoggiò le sue labbra su quelle di Harry.
Successivamente la lettera venne bruciata.
Ormai nessuno dei due era più perso in posti sbagliati...
