Un amore dietro l'ombra

Capitolo 17

Matteo mi abbraccia sempre più forte, e le lacrime scendono sempre più veloci, non riesco a controllare questo pianto, ma è liberatorio in un certo senso...
«Ehi, tranquilla va tutto bene, ci sono io qui con te!» mi accarezza la testa, lasciandomi dei bacetti sulla fronte.
«Grazie!» cerco di farmi capire tra un singhiozzo e l'altro.
«Per cosa?» prende il mio volto tra le mani.
«Per essere qui, per rassicurarmi.. per offrirmi una spalla dove piangere...» mi asciugo una lacrima, e cerco di fare un sorriso. Lui si morde le labbra, mi abbraccia nuovamente, e mi sorride... Mi guarda negli occhi, asciugandomi l'ennesima lacrima che scende giù, lungo il mio volto... Si avvicina lentamente, con un po' di timore, e mi bacia. Lentamente chiede il permesso con la lingua, e io acconsento, quel bacio, mi rilassa più di ogni altra cosa.... mi abbandono a questo piccolo gesto d'affetto... Che nel suo piccolo, si è dimostrato dolce e gentile, come lo ricordavo, è sempre rimasto tale e quale a quando eravamo bambini...

Matteo
Il nostro bacio, diventa sempre più passionale, però non voglio andare oltre, quindi lascio lentamente la presa, e la riabbracciarlo... Vorrei tanto sapere cosa è successo in quei 5 minuti che è stata chiusa in bagno... Cosa le è preso... Come mai è scappata.... penso che quando sarà pronta.... Sarà lei a dirmelo...meglio se non la costringo... Potrei ottenere l'effetto opposto..
Ho troppi pensieri su di lei, ma io le voglio troppo bene per farla soffrire... Costi quel che costi, ma lei emana quest'energia così forte, e al tempo stesso così potete, che forse per me è pericoloso starle vicina....

Zaira
Mi stacco dal suo abbraccio, e mi dirigo a prendere il cardigan, che è caduto a terra. Nel prenderlo scorgo un segno sul polso sinistro, scosto la manica, e c'è di nuovo lo stesso simbolo del libro... ma non è tipo un tatuaggio, ma sembra quasi in rilievo, come se ogni volta che mi "trasformo" esso diventa sempre più evidente... Fa uno strano effetto... però allo stesso tempo è bello...

Matteo scende lentamente dalla scala, facendomi l'occhiolino appena i suoi piedi toccano il pratino inglese del mio giardino. Smonta pian piano la scala, e la carica in spalla, mi fa un cenno con la mano, e se ne va. Torno a guardare il segno sul polso, stendendomi sul letto, è buffo che mi stia accadendo una cosa del genere.... Solitamente accade solo nei libri o nei film.
Mi addormento accarezzandomi il polso.
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Sogno
Sono nella stessa stanza, piena di libri. Scorgo uno specchio, e sono vestita con una divisa, bianca e verde. Vago per la stanza, non so forse in cerca di qualcosa o qualcuno.
«Ben tornata!» mi accoglie il vecchio con la barba..
«Ehm.. grazie... Dove mi trovo?» mi sorprende... e le mie parole sono molto incerte, ma lo dò a nascondere distogliendo lo sguardo dagli occhi del vecchio.
«Vieni a seguire la lezione! Questa mattina studiamo come attivare e disattivare il tuo segno, sulla Terra... perché a giudicare dal tuo polso, ti succede spesso di attivare la trasformazione... non è vero?» nascondo il polso con la mano, velocemente... e annuisco. Ride, e mi prende delicatamente il polso con il simbolo.
«Vedi.. questo segno in rilievo, è il tuo simbolo che scegliesti da piccola, un tatuaggio indelebile, che porterai sempre dietro... Questo non ti deve spaventare... C'è un modo per non farlo vedere.. però potrai farlo solo quando tutta la trasformazione sarà completa.. altrimenti rimarrà così.. incompleto. Adesso, su vieni qui, che ti mostro una cosa!»
Mi porta vicino lo specchio di prima, e lo sfiora con il palmo della mano.
«Questo è uno specchio magico... In un certo senso -ridacchia mentre parla- è un portale, per andare nel mondo da dove veniamo... Penso che tu non ci sia mai stata dato che hai ancora il simbolo incompleto. Ma tranquilla adesso ti faccio vedere... Però non ti spaventare... Non tutti hanno un aspetto umano... Sono diversi!» ha il sorriso sulle labbra, e sinceramente non ho di che stupirmi, dato che anche io sono una di loro.
«Ma lei si trasformerà, una volta andati nell'altro mondo?»
Annuisce, e poi esita un po'
« Mi dispiace per te, ma non hai ancora sviluppato tutte le capacità del simbolo, quindi adesso rimarrai con la tua forma umana.» annuisco freneticamente. Non vedo l'ora di vedere com'è... Sono troppa curiosa!

Varcato il portale, mi circonda una potente luce bianca, che si dissolve lentamente, lasciandomi un po' accecata. Appena riesco a mettere a fuoco lo scenario che ho difronte, noto una certa familiarità con una foto di un paesino... Beh in effetti mi aspettavo di peggio, ma è un piccolo paesino di campagna... Ci sono molte persone con un aspetto orribile  beh si in effetti anche io non sono meglio, ma sono dettagli... Il maestro mi porta in questa "locanda" dove entriamo in una saletta, dietro la scrivania, c'è la classica libreria con il passaggio segreto, e di questo non mi spavento dato che oramai ho fatto l'abitudine.
Lentamente varco il passaggio, e mi ritrovo in una biblioteca... Però al posto dei libri, ci sono pergamene... E dalla polvere deduco che sono abbastanza vecchie.
«Ti piace?» annuisco e mi dirigo verso uno scaffale dove c'è un piccolo scrigno.. lo prendo e lo porto sulla scrivania, esamino attentamente come aprilo, e dopo svariati tentativi, poggio il polso sullo scrigno e si apre... Che genia che sono.. potevo provarci da subito.
C'è una pergamena perfettamente conservata, la srotolo delicatamente, è scritta tutto strana. Appena il maestro mi chiama, la nascondo sotto la divisa, e riposo lo scrigno sullo scaffale..
«Andiamo, è ora di farti conoscere qualcuno..»
Sono curiosa di sapere chi è...
Entriamo in una casetta poco lontana dalla biblioteca, è molto accogliente e ha un dolce profumo di vaniglia e cannella, del resto cosa posso aspettarmi da una casetta di campagna! Varcata la porta, tutti i poteri della trasformazione si annullano, e tutto torna normale, tranne il mio polso, ha ancora il segno in rilievo. Passiamo dall'ingresso al salotto... Dove ci accoglie una signora abbastanza anziana, con in mano un vassoio d'argento. «Prego accomodatevi!» ci indica due posti sul divanetto. Poco dopo di noi, entrano due persone vestite con una tunica col cappuccio, il tutto blu scuro. Il Maestro si alza di botto e china il capo, io lo imito, e con la coda dell'occhio cerco di vedere chi sono le persone misteriose. «Vi prego rialzate la testa.. siamo tra amici!» la voce è molto rauca e profonda.. evidentemente avrà la stessa età del Maestro. «Sono lieto di passare del tempo con voi, dopo tutto saranno almeno 25 anni che non ci vediamo!» quest'ultimo si avvicina alla figura con la tunica e si scambiano una stretta di mano, che diventa un lungo abbraccio. « Ti presento Rossella! È la mia più giovane allieva!» mi porge la mano e la stringo.. però durante la stretta di mano con l'indice mi tocca il polso, e ricalca perfettamente il mio simbolo... Appena arriva a toccare la punta della freccia, sento una piccola scossa, ed egli ritrae la mano in modo alquanto brusco e accarezzandola con l'altra. «Il piacere e mio..» riesco ad intravedere gli occhi, perché mi fulmina con lo sguardo. «Sai anche lui è il mio allievo più giovane!» il Maestro gli stringe la mano, e mi precipito a farlo anch'io. Ecco, un piccolo tocco di dita, che un altra scossa 10 volte più potente attraversa il mio corpo, scaraventandomi al suolo. Mi alzo lentamente portando le mani alla testa... Evidentemente ho sbattuto la testa a terra, e noto che anche il ragazzo è a terra... «É svenuto?» il mio Maestro annuisce, e l'altro tenta in vano di rianimarlo, alzandogli le gambe e formulando vari incantesimi. Gattono fino a raggiungere la sua mano, e alzo delicatamente la tunica per vedere il suo simbolo... È simile al mio... Ma è un cuore al contrario con due frecce rivolte verso il basso... Il mio corpo indietreggia automaticamente... «Che botta!» porta una mano alla testa, e cerca di mettersi seduto... Il suo mentore lo aiuta e, quando finalmente è seduto, noto che non ha il cappuccio sulla testa.. «Non è possi..» non riesco a focalizzare bene i suoi lineamenti che una luce mi circonda.

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