È passato un anno ormai da quel Natale. I ragazzi sono tutti assieme, finalmente.
Casa di Calum è piccola, e ora che sono tutti ammassati sul divano lo è ancora di più ma non importa molto.
Luke e October sono seduti uno accanto all'altro con le mani di October sempre fredde, e con quelle di Luke che giocano con i capelli ricci di October (I dread non ci sono più, fatta eccezione per uno in basso a destra, lasciato lì giusto per la gioia di Luke).
Un flash fa dilatare la pupilla azzurrina di July, seduta a gambe incrociate per terra. Calum la tiene tra le braccia da dietro e cerca di restare serio mentre fissa l'obiettivo di June che gli scatta una foto, eppure restare seri con Ashton dietro che fa le linguacce è alquanto impossibile.Il campanello suona.
È come se la bolla di sapone perfetta nella quale erano rinchiusi fosse scoppiata improvvisamente.July si alza e dopo essersi pulita per abitudine i pantaloni dalla polvere inesistente apre la porta.
C'è Michael sulla soglia, che sorride ampiamente. Entra correndo, lanciando la valigia in mano a July che la lascia tranquillamente cadere sul parquet freddo. Emette un suono sordo, ma non è solo la valigia a fare rumore bensì anche il corpo stesso di Michael il quale si è lanciato a peso morto sui ragazzi, seduti sul divano, e July salta addosso a loro completando il quadretto.
«Mi siete mancati tanto» dice
«Anche tu» è Luke a parlare. E a lui era mancato così tanto; ovviamente svegliarsi tutte le mattine accanto a October aveva reso la sua vita meravigliosa, osservare il modo in cui arricciava il naso quando stava per svegliarsi, le fossette che aveva sulla schiena e sue lunghe gambe nude sempre attorcigliate ai suoi piedi gli aveva fatto apprezzare di più quello che aveva, eppure gli mancava Michael, le urla che dava ogni volta che decideva di ritingerai i capelli, le loro gare di rutti e le notti insonni passate a suonare la chitarra.
Ma ora erano nuovamente tutti
assieme.Fa freddo a New York. Il vento soffia, ma c'è il sole. Esattamente come il pomeriggio della sepoltura di April.
E ora sono di nuovo lì, attorno alla tomba, tutti assieme. È già passato un anno da quando lei non c'è più, e loro vogliono ricordarla assieme, condividendo quel dolore che li ha plasmati in persone più mature.
«questa è per te» dice Michael accordando la chitarra. Inizia a suonare "heroes" di Bowie mentre Luke canticchia; gli altri restano in silenzio. October si morde le labbra con forza, non può piangere. Stringe la mano di Luke e si infila sotto il suo braccio, respirando quasi a fatica, pensando che forse anche Luke avrebbe potuto fare la stessa fine ma che ormai era andato in riabilitazione per un mese e aveva seguito un gruppo di recupero quindi non ci sarebbe più dovuto essere pericolo.
«Mi lasciate un po' solo con lei?» chiede Michael sedendosi accanto alla lapide, vicino alla quale era ancora presente Boo, che vegliava vigile sulla sua padrona.
June annuisce e porta gli altri in disparte, lasciando quella figura solitaria con il suo dolore.
«Ci pensi che è già passato un anno?» dice con le lacrime agli occhi «e pensare che io mi ero già immaginato tutta la vita accanto a te. Avrei voluto vedere i nostri figli crescere, vederli straniti dinanzi alla tua chioma rosa o ai miei tatuaggi, tu gli avresti insegnato dei grandi miti del passato e io gli avrei raccontato dei miti della musica. Sarebbe stato perfetto, proprio come perfect day di Lou Reed. Spero proprio che tu li sopra li abbia incontrati, devono essere due tipetti Reed e Bowie. Ti do il permesso di tradirmi con uno di loro, solo uno però. Io ho il permesso di lasciarti andare invece?
Non posso restare per sempre attaccato a te, ma non posso sostituirti così facilmente. Non mi ridurrò a cercare la tua mera copia sulla terra, non ci sarà mai nessuna come te, non potranno mai prendere il tuo posto, eppure non posso continuare a vivere nel passato.
"Domani sarà una bella giornata".
È quello che diceva la nota che mi hai lasciato eppure sono passati 365 giorni e ogni giorno senza te è sempre più cupo, non c'è più gioia nella mia vita» Michael si rigira l'anello che ha sul dito medio tra le dita, giocandoci nervosamente «ti ringrazio per avermi dato il periodo più bello della mia vita in così poco tempo, grazie April»
Si alza quasi traballante, le ginocchia gli tremano e potrebbe cadere da un momento all'altro.
Va via ma si gira di scatto quando nota una figura mettere un fiore sulla tomba di April.
«Hey tu! Che hai intenzione di fare?»
«niente, sto solo posando un fiore. Non mi sembra giusto che nessuno pensi più ai morti sai?»
«Io ci ho appena pianto su quella tomba. Ci penso a lei»
«Non sto parlando di questo. Quando le persone sono in vita anche se non le conosci le osservi. Le guardi. Le pensi. Quando sono morte non più. Mi piace poter pensare che siano ancora vive, vanno trattate con rispetto tutti i morti, non solo quelli che ci erano vicini»
Abbassa il cappuccio mostrando dei lunghi capelli lisci, tendenti al miele. Si siede per terra, sull'erba fresca e sorride a Michael che la guarda ancora stranita.
Doveva avere dei seri problemi quella ragazza.
Prende una margherita e inizia a giocarci osservando la foto sulla lapide di April.
«Ma sei tu!» dice indicandolo.
«Già. Sono io»
«Era la tua ragazza?»
«Già. Era la mia ragazza»
«Era questa qui?» chiede indicando una sagoma nella foto e Michael deve avvicinarsi un po' per riconoscere che aveva indicato June.
«No, era quella con i capelli rosa»
«Ha un sorriso così bello» commenta osservando la fotografia.
«Ogni singola cosa in lei era bella. Puoi smetterla?»
«Scusami» si alza raccogliendo il mazzo di fiori che aveva posato accanto a lei «ci si vede in giro»
«Aspetta, non so il tuo nome»
«Ha importanza?»
È l'ultima cosa che dice prima di correre via tra le altre tombe e di fermarsi a mettere fiori qua e là.
Michael scuote il capo, non riesce a credere a quello che è appena successo, come se fosse un evento solo frutto della sua immaginazione.
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Boys cry too. (5SOS)
FanfictionMissing moment della mia storia "big girls (don't) cry", giusto per farci ancora un po' male. Un piccolo racconto dove si vede cosa fanno i ragazzi dopo un anno dal Natale.