La voce inconfondibile di Luke risuonò nella stanza come una dolce melodia. Però non potevo cedere ad una provocazione del genere, trovavo il ragazzo molto affascinante ma non da concedermi in una sera.
《È stato un incidente Luke》dissi voltandomi dalla sua parte, feci un errore grandissimo, le nostre bocce erano troppo vicine, fortunatamente il buio nascondeva il mio imbarazzo.
《Magari non lo è stato》la sua voce era impastata dal alcol.
《Se ti va parliamone domani, adesso non credo sia il caso, non sei molto in te》decisi di scamparla il quel modo. D'altronde chi non ha mai usato la scusa del alcol?
《Sto benissimo, un po di vino non cambia i miei pensieri》mi prese il viso tra le mani ed annullò le distanze facendo toccare le nostre labbra. Volevo davvero oppormi, ma la sensazione che provai in quel istante fu troppo bella, quindi decisi di godermi quel piacere ed ignorare le conseguenze, d'altronde l'avevo sempre fatto. Il bacio diventava sempre più passionale, le mani di entrambi iniziarono ad esplorare ogni centimetro dei nostri corpi. La voglia di spingersi oltre era forte, ma la ragione prendeva il sopravvento. Sentivo Luke ansimare ogni volta che lo allontanavo dai miei punti deboli, stava soffrendo più di me contro le proprie voglie. Nel frattempo le sue labbra presero a baciare ogni parte del mio corpo, quando si soffermò a baciarmi il collo sentii un formicolio nel basso ventre, fu lì che decisi di staccarmi.
《Basta così ti prego》lo allontanai da me sentendo subito la mancanza di calore.
《Ho sbagliato qualcosa?》chiese confuso.
《No, ma non voglio andare oltre, ti chiedo solo di capirmi》ero sincera. Non volevo assolutamente che accadesse.
《Capisco, però voglio restare, stanotte intendo. Soltanto con te, senza fare niente, mi basta averti accanto》disse rilassando i muscoli.
《Non voglio che gli altri ti vedano uscire dalla mia stanza domani》 dissi. Così arrendendosi Luke uscì da camera mia. Quella notte non dormii affatto, non pensai a niente, stetti a fissare il vuoto. La mattina mi ritrovai con gli occhi gonfi e pesanti ma nascosi tutto con del trucco. Scesi giù a fare colazione, erano tutti in piedi tranne Luke, non so con quale forza riuscii a tirare su un sorriso ed affrontare gli altri.
《Buon giorno ragazzi!》esultai entrando in cucina. Ovviamente erano tutti stanchi morti e con i postumi.
《Hey, qualcuno è di buon umore》esordì Ashton. Avrei tanto voluto tirare un urlo, non sarebbe stato il massimo.
《Luke? Non scende?》chiesi facendo finta di niente. Non avevo certezze che gli altri fossero ignari di tutto.
《Abbiamo provato a svegliarlo, ma dice di essere troppo stanco per andare a scuola》rispose Michael. Decisi di provarci io, mi sentivo anche in colpa. Mi ritrovai davanti alla porta di camera sua senza essere più sicura di volerlo fare. Bussai ma non rispose perciò aprii ed entrai senza farmi tanti scrupoli.
《Hey, tutto bene?》chiesi avvicinandomi al letto lentamente.
《Sì, tutto benissimo, ho già detto agli altri che sono molto stanco》osai presumere che anche lui aveva passato la notte in bianco. In realtà ero molto delusa, avrei voluto che parlasse della notte scorsa, ma stette in silenzio.
《Capisco, allora ci vediamo dopo》feci per andarmene quando mi afferrò il braccio facendomi sedere sul letto accanto a lui.
《Resta anche tu》disse guardandomi. Ci pensai davvero.
《Non posso, sono arrivata soltanto da pochi giorni a scuola, non vorrei saltare proprio adesso》era una cosa spontanea cercare di evitare Luke.
《Ok》lasciò presa sul mio braccio così me ne andai. Trovai fuori dalla camera Michael.
《Volevo vedere se era tutto a posto》disse come se dovesse darmi delle spiegazioni.
《Non vuole venire》dissi indicando la porta non sapendo cos'altro dire. Lui annuì sorridendo. Andammo così tutti a scuola senza il ragazzo biondo.
《Hey non ve l'ho chiesto prima, ma è stato facile convincervi di venire a stare da me, come mai? Cioè non che mi dispiaccia, ma non ci conosciamo da una vita》dissi rompendo il silenzio.
《Ci piaci, non ci è voluto molto a capire che sei forte, e poi cosa c'è di meglio che vivere per un po senza i genitori?》rispose Calum. Non aggiunsi altro, mi piaceva quella risposta.
A scuola fu un continuo di pettegolezzi su di me, cose come: "ma avete saputo? La novellina si è già portata a casa i quattro più fighi della scuola" oppure: "se la fa con tutti e quattro contemporaneamente, ma vi rendete conto?" In realtà non ero poi così amareggiata dalle voci. Sentii all'intervallo delle scommesse in corso su chi mi sarei portata per primo a letto, in quel momento sarei voluta sparire.
《Allora chi ti porterai per primo a letto?》chiese Ashton scherzando.
《Non saprei, forse tu?》dissi sarcasticamente. Eravamo tutti in cortile a fumarci una sigaretta prima di tornare a casa.
《Perché aspettare tanto? I bagni sono altrettanto comodi》disse facendo ridere Calum.
《Attento a quello che dici, la gente potrebbe prenderti sul serio》dissi indicando delle tizie che ci stavano guardando male. Tra le risate tornammo a casa. Era tutto molto tranquillo come al solito, pensammo di trovare Luke nel soggiorno, invece non ce ne erano tracce.
《Vado a vedere se sta bene》dissi agli altri. Mi trovai di nuovo a dover bussare alla porta, nessuna risposta.
《Luke? Tutto bene?》chiesi vedendolo nel letto nella stessa posizione in cui lo avevo lasciato la mattina.
《Sì, mi sento solo ancora molto stanco》mi sedetti accanto a lui, gli accarezzai la fronte e da li mi accorsi che bruciava tantissimo.
《Ma tu hai la febbre》dissi preoccupata. Era davvero molto caldo.
《Tutto bene ragazzi?》chiese Michael entrando in camera.
《Luke non sta molto bene, ha la febbre molto alta》dissi basandomi soltanto sul calore che avevo sentito.
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Pacify her ( #Wattys2016 )
JugendliteraturMelanie è una ragazza diversa dalle altre, non solo nel modo di essere, ma anche nel modo di vestire. Ha dei gusti molto strani, spesso bizzarri. Somiglia a una bambola con caratteristiche da bambina. Qualcosa o meglio, qualcuno però scuoterà il suo...