Mi sveglio con un sorriso sulle labbra, forse il più felice che io abbia mai avuto in tutta la mia vita.
Il mio braccio stringe la vita di Louis che ha una mano fra i miei capelli.
Rimango per qualche minuto in questa posizione lasciandomi coccolare dal calore del corpo di Louis.
Improvvisamente però mi viene in mente una persona: mia madre.
Non l'ho avvisata ieri sera, non le ho detto che non sarei tornato a casa.
Quando mi alzo dal letto, raccolgo i vestiti sparpagliati per terra e mi vesto con una certa velocità.
Lo schermo lampeggiante del mio cellullare sul comodino mi mette una leggera ansia.
Inserisco la password e vedo un sacco di notifiche non lette.
Con il telefono fra le mani mi dirigo nel bagno di questo piccolo appartamento e chiamo immediatamente mia mamma.
Alla fine della telefonata sono più che sollevato.
Mia mamma ha chiamato Niall ieri sera per avere informazioni su di me e lui le ha detto che mi ero fermato a casa sua a dormire e che sicuramente mi ero dimenticato di avvisarla.
È il migliore.
Gli mando un veloce messaggio uscendo dalla stanza per ringraziarlo.
Cosa farei senza di lui?
Quando ritorno in stanza, Louis sta ancora dormendo.
Lo guardo da lontano, mi hanno sempre insegnato che le opere d'arte non si toccano.
Lo lascio da solo nella camera con un sorriso sulle labbra e vado in cucina per preparare la colazione.
Mi destreggio nella cucina come se fosse di mia proprietà.
Quando ricordo a chi appartiene questo appartamento però un senso di colpa mi travolge così tanto che mi sembra di stare per soffocare.
Non dovevo baciare l'amico di Louis, se per caso lui gli parlasse di me o se succedesse il contrario o se nel peggiore dei casi io e lui ci incontrassimo di persona, magari in presenza di Louis..
Mi passo una mano fra i capelli cercando di scacciare tutte queste ipotesi non riuscendoci del tutto.
Non potevo sapere che era amico di Louis, ma a quanto pare la sfiga sì.
"Buongiorno Har."dice una voce alla mie spalle.
Ed io so perfettamente a chi appartiene.
Non ho il tempo di girarmi che le braccia di Louis circondano la mia vita e le sue labbra si uniscono alle mie.
Credo che questo bacio valga come buongiorno per i miei prossimi sei mesi di vita.
"Che stai facendo qui?"chiede.
"Avevo intenzione di preparare la colazione ma non c'è molto onestamente."
Non mi ero nemmeno reso conto del frigo mezzo vuoto, ero troppo indaffarato a pensare a quel ragazzo di cui non voglio sapere il nome.
"Possiamo andare a farla in un bar, no?" chiede avvicinandosi nuovamente alle mie labbra.
Rispondere mi risulta più difficile del previsto.
"Beh, i bar qui vicino saranno pieni di vecchiette che spettegolano."dico.
Lui fa una risatina.
"Ma io ho una macchina, ricordi Har?"
Annuisco ricordando che il ragazzo che ho di fronte ha quasi tre anni in più di me.
Lui mi bacia ed io non capisco come sia potuto stare così a lungo senza queste labbra.
"Louis, quando torni a Doncaster?"chiedo serio.
Il sorriso gli muore sulle labbra.
"Vuoi che me ne vada?"
Non ci posso credere che lo abbia pensato davvero.
"Te se fuori, Lou.
Non lo chiedevo per quello."
Il suo sguardo si rasserena un po'.
"Stasera."dice e sta volta è il mio sorriso a sparire.
Cosa mi aspettavo io?
Che sarebbe rimasto qui per sempre?
"Harry, prova a capirmi.
Ora non posso fermarmi qui.
Domani ho scuola e stasera ritorna il mio amico."
Il mio sguardo diventa ancora più cupo sentendo l'ultima frase.
Lui mi fa una delicata carezza sulla guancia.
"Tutto okay?"
Annuisco cercando di mostrarmi felice, ma credo di aver fallito miseramente.
Louis mi chiede cosa succede e i miei occhi subito distolgono lo sguardo dai suoi.
Inizio a giocherellare con le mani, non sapendo bene come tirare fuori ciò che passa nella mia testa e dirlo a parole.
"E quando tornerai qui?"
L'incertezza nei suoi occhi mi fa gelare il sangue.
Il solo pensiero di non avere più Louis al mio fianco mi terrorizza.
È bastato solo un giorno e ne sono già diventato dipendente.
"Non lo so Harry.
È un po' complicato.
C'è la scuola di mezzo, non che me ne importi, però sono seriamente a rischio di bocciatura anche solo per le troppe assenze e mia madre mi ammezzerebbe se non passassi l'anno.
Poi non posso chiedere ancora a Steve di ospitarmi qui da lui.
Questa è casa sua, e magari è stata solo un'eccezione il fatto che questo weekend non ci sia stato.
E poi se venissi qui ad Holmes Chapel potrei starci solo una giornata scarsa, perché non saprei dove stare la notte."
Sto per annuire ma il pensiero delle mie giornate senza Louis si impossessa della mia mente.
Ho la consapevolezza che non ci potremo vedere tutti i giorni, ma di stare due giorni con lui anche solo nel weekend io ne ho bisogno.
"Spiegherò a mia mamma di noi e sono sicuro che il prossimo weekend potrai stare da noi."
Noto qualcosa accendersi nei suoi occhi ma non capisco cosa.
"E cosa spiegherai di noi?"chiede a qualche centimetro dal mia volto, giocando con il primo bottone della mia camicia.
Non so rispondere e Louis lo nota.
"Cosa siamo io e te, Louis?"
Lui ci pensa su qualche secondo.
"Possiamo essere ciò che vuoi, Har."--
heii ragazze, come state?
La storia continua a piacervi? Mi auguro di sì, ci sto mettendo tutto l'impegno di questo mondo.
Avete delle domande da farmi?:)
AnyGay volevo ringraziarvi per tutte le visualizzazioni, le stelline ed i commenti.
Vi voglio bene♡
Al prossimo aggiornamento!:)