E' arrivato il tuo momento, Severus.
Per la gioia di molti, il freddo professore di pozioni,
il pipistrello dei sotterranei,
il Mangiamorte,
il doppiogiochista,
sta per fare la sua uscita di scena.
Lo sento,
sento il sangue scorrere,
sento la vita prosciugarsi lentamente.
Ho affidato i miei ricordi a quell'impiastro di Potter,
spero soltanto che capisca davvero chi sono e quello che ho fatto in questi lunghi anni.
Deve sapere che nonostante il mio odio nei suoi confronti, o meglio di quel maiale di suo padre, io l'ho protetto.
L'ho protetto come fosse mio figlio.
Hai sentito, Lily?
Ho vegliato su di lui fino alla fine.
Ora il mio compito è giunto al termine,
la mia ultima missione da spia dell'Ordine della Fenice è fatta.
Spero solo riesca a perdonarmi.
Pensavo di essere solo,
immerso nella mia pozza di sangue ed errori,
invece due piccole manine si posano sul morso del serpente.
Apro gli occhi e davanti a me trovo l'unica persona che non mi sarei mai aspettato.
Hermione Jean Granger.
Forse la mia testa mi sta giocando brutti scherzi,
non può essere tornata indietro per me,
non dopotutto quello che le ho detto.
L'ho insultata, derisa, e nonostante tutto è qui al mio fianco.
Questa è l'ultima occasione che ho di dirle la verità,
di confessare i miei sentimenti.
Devo essere ridotto proprio male,
io che ammetto per la prima volta di provare qualcosa per la mia studentessa migliore.
Siamo in silenzio a fissarci negli occhi,
entrambi sappiamo che non ci sarà un altro attimo per noi due.
Adesso o mai più.
Cosa vorresti dirle, Severus?
Sicuramente di non piangere per me,
vorrei andarmene vedendo quell'ambra brillare come quando eravamo a lezione.
I capelli raccolti in malo modo,
le mani salde sul mestolo,
le maniche della camicia arrotolate fino ai gomiti,
e lo sguardo attento, ma brillante.
Vorrei vederla sorridere come in Sala Grande,
come quando correva tra le braccia dei suoi due migliori amici,
o come quando te ne tornavi ai tuoi dormitori felice per aver preso un buon voto.
Prendimi le mani come fossi uno dei tuoi libri,
accarezzami le dita come fossero pagine.
Fai finta di essere in biblioteca, seduta al tuo tavolo,
e non pensare al fatto di essere al mio capezzale.
Leggimi come fossi quel libro babbano che ti piace tanto,
quello che portavi sempre con te in ogni angolo del castello.
'Orgoglio e Pregiudizio'.
Sai, l'ho letto anche io, e mi è piaciuto.
E solo ora capisco che siamo noi,
i due protagonisti potremmo essere io e te.
Tu testarda ed orgogliosa,
Io superbo e altezzoso.
Mi dispiace.
Mi dispiace per tutte quelle volte in cui pioveva e avrei dovuto ripararti,
per tutte quelle volte che ti ho incrociata e avrei dovuto salutarti,
per tutte quelle volte in cui avrei dovuto fermarti e parlarti.
Ed invece sono rimasto nell'ombra...
come un guardiano ti ho guardata.
E fossi un sacerdote, ora, come un'orazione con la lingua tra i denti ti pronuncerei.
Se fossi un sacerdote come un salmo segreto con le mani sulla bocca ti canterei.
Ma sono qui, a pochi passi dalla morte, e non posso fare nulla.
Non ho le forse per stringerti a me,
per gridarti che mi hai rubato il cuore,
che hai preso a calci la donna che lo aveva prima di te e te lo sei tenuto stretto.
Vorrei che tu ne fossi consapevole,
che lo sapessi.
Ecco che piango di nuovo,
stavolta però fa più male.
Non ci saranno seconde occasioni,
io non potrò tornare indietro...
ti prometto però che farò di tutto per starti accanto,
se non in carne ed ossa almeno come spirito.
Prendi una lacrima, tienila con te per sempre,
perchè in quella goccia c'è racchiuso il mio amore.
Me ne sto andando, non voglio, sto bene qui accanto a te.
Ciao, Hermione.
"Ti prego, Severus, non morire...torna indietro...io....ti amo".
'Se l'amore è tutto segni da indovinare
Perdona, se non ho avuto il tempo di imparare.
Se io non ho avuto il tempo di imparare'.
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Carte da decifrare
FanfictionUn omaggio alla mia coppia preferita e ad una delle mie canzoni preferite. Una poesia mescolata ad una preghiera, ad un ultimo desiderio. https://www.youtube.com/watch?v=u7hJNf_6yWk (storia pubblicata anche su efp)