sopravvivenza nello spazio

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Io incominciai ad impaurirmi,se quel mostro ci avesse visto... non ci avrebbe certo risparmiato sul suo territorio...
A quanto pare per poter scappare e raggiungere le SOS-navicelle che ci avrebbero lanciato nello spazio in direzione della terra si dovevano superare diverse porte,circa 31 o 32 in base ad una cartina.
Una volta aperta la porta ci incamminammo nel corridoio incerte della nostra fine,continuammo a camminare,il corridoio sembrava lunghissimo, talmente lungo da terrorizzare, stretto, dannatamente buio da far riuscire a solcare la luce delle grate, e con una sfumatura di sinistro, agghiacciante, neanche i vecchi film, che facevano nei famosi anni 2000. E quel silenzio non durò a lungo, fin quando non trovammo un oblò, da lì si potevano vedere diverse celle frigorifere sospette... poi sentimmo ancora quei pesanti passi, ricordo che la prima cosa che dissi fu <<è qui>> i passi, quei dannati passi diventavano sempre più pesanti e col passare dei secondi, sempre più tenebrosi. Ci accorsimo per caso di trovarci di fronte ad un magazzinetto piccolo e buio come la pece.
I passi si sentivano sempre più pesanti,e la paura... la paura era il pane di quella missione. Mi affrettai ad entrare, egoisticamente lasciando per ultima ad entrare Moira... ma la paura mi assaliva, si accaniva su di me come una belva, tanto che non pensai neppure per un attimo che avevo Moira accanto.
Poi d'un tratto,la porta incominciò a battere, quella locobre creatura ci aveva visti, eccome se ci aveva visti. Cercava di entrare,fu Moira a scoprire una grata prima del tempo,eh si,quella grata portava ad un condotto che se aperto ci avrebbe portate in qualche stanzino a sua volta buio, ma in quel momento l'unica cosa che volevo fare era andare da Ciliegia, abbracciarla, ed addormentarmi con lei, serena, solo quella ragazza mi capiva, quella ragazza mora, con una spruzzata di lentiggini nel volto, pelle leggermente scura e statura bassa. Invece, Moira non la sopportavo, era una bella ragazza, capelli biondi e 2 grandi occhi verdi che facevano sbavarle chiunque dietro, poi con le sue arie da mrs-perfettina, si sentiva importante, ecco tutto. Anche se non aveva mai sfiorato una mosca, tutto di lei mi portava ad odiarla, pure la sua camminata sexy mi faceva pensare ad un idiota che cerca attenzioni. Comunque il piano non andò a buon fine,la creatura riuscì ad abbattere la porta,ci scanzammo per miracolo e l'alieno fini incastrato sulla grata, La prima cosa che feci fu quella di sputargli addosso mentre era. Intrppolato, Dio sa quanto ne ero soddisfatta, volevo sputargli addosso e rinfacciargli la mia vittoria da praticamente sempre, cavolo, mi ero quasi resa antipatica da quanto me ne vantavo.  Senza neanche accorgermene, Moira mi aveva preso per mano e si era messa a correre,io e lei corremmo per tutto il tempo fino a raggiungere una porta e chiuderci a chiave,io pensavo a chiudere con la doppia mentre Moira,una volta girata mi avvertì subito gridando con un filo di voce, quel poco che le restava dopo quello spavento quasi sovrumano.
<<L-Leonor, questa devi proprio vederla...>>
Mi piaceva quella affermazione, per un attimo pensai ad un western che avevo trovato in cantina, da piccola.
Mi ripresi,
<<ma che diamine...>>
Stetti zitta ma dentro trattenevo urla, terrore... erano tutte,uova. Pensai subito alle lezioni di scienze che le uova di alieno si schiudevano in pochi mesi,invece non era così,un grande orologio al di sopra di esse, nero e con un agghiacciante tintinnio di sottofondo, segnava un timer di 48 ore alla schiusa,non andava bene,dovevamo lasciare la sonda entro il limite di tempo,o tutte quelle creature non ci avrebbero lasciato di certo il tempo di fare i nostri porci comodi a cercare la SOS-navicella con quella creatura alle calcagna.

5025,il futuro non esiste [Chiuso Per Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora