LA NOSTRA REALTÀ

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Tutto è cominciato un paio di anni fa. Maggio 2015, per essere esatti, 29 maggio 2015, per essere assolutamente precisi, non che uno di loro avesse tenuto il conto, o meglio, non che uno di loro avrebbe ammesso di aver tenuto il conto se qualcuno glie lo avesse chiesto.
Beh, non che ci fosse questo pericolo. Le uniche persone a conoscenza di questa incasinata, strana, bellissima relazione, erano proprio le due persone a prenderne parte. Fino a quel momento almeno.

Se gli avessero detto, che si sarebbero ritrovati qui oggi,un paio di anni fa, sarebbero scoppiati in una fragorosa risata.
Erano stati consapevoli, fin dal primo istante, che questo sarebbe stato un segreto, agli occhi del mondo, questa storia, non sarebbe mai dovuta esistere.
Troppe situazioni sarebbero state coinvolte, troppe persone ne avrebbero sofferto, troppe cose sarebbero andate a puttane, forse anche loro, quindi no, uscire allo scoperto non era decisamente un opzione, anche se questo significava mentire praticamente a tutte le persone importanti della loro vita, ai loro colleghi, ai loro datori di lavoro, ai loro fan e ad un'altra lunga lista di gente al quale preferivano non pensare affatto, era già troppo complicato così com'era.
Eppure, in uno strano e incomprensibile modo, nessuno dei due, è mai stato in grado di tirarsi indietro, nessuno dei due, si è mai pentito, nemmeno per un solo istante, entrambi, godevano dei loro momenti insieme come fossero oro puro.
Quando erano insieme, niente aveva importanza, nessuno esisteva a parte loro, e il loro amore.

Quello che forse avevano visto arrivare molto tempo prima di quanto ci abbiano messo a confessarlo perfino a loro stessi.
Era la loro incredibile complicità, erano quei tocchi casuali che provacano i brividi lungo la schiena, erano le maledette farfalle nello stomaco, che, non stavano provando Mickey o Ian, mentre le loro labbra si sfioravano, e i loro corpi erano premuti insieme, e quell'incredibile vuoto che hanno provato resisi conto, che, tutto questo, forse, non lo avrebbero provato mai più.

Faceva caldo quella sera del 29 Maggio, più caldo di quanto non dovrebbe essere in quel preciso momento dell'anno, come un presagio, come se la terra si fosse resa conto che qualcosa di meravigliosamente grande stava per accadere, e lo esprimeva così, troppo sdolcinato? Forse.
Ma quella notte, era destinata a cambiare la vita di molte persone, per prima, la loro.

Avevano appena finito di cenare, l'appartamento di Cameron era in penombra, la musica a basso volume echeggiava dal grande salone alla cucina, dove erano momentaneamente impegnati a lavare i piatti utilizzati e i bicchieri dai quali avevano buttato giù parecchio vino bianco.

"Non devi aiutarmi, sei l'ospite qui"
"Gli ospiti sono estranei Cam, sono un estraneo adesso?" ribatté Noel con un sorriso consapevole di chi sa, non potrebbe mai essere uno sconosciuto per l'uomo situato momentaneamente accanto a lui, troppo vicino rispetto al normale, mentre continuava ad usciugare le stoviglie, ignorando la sensazione che stava provando.

"Non diventarlo però, ora che non passeremo più tutto quel tempo insieme, per favore" Era serio Cameron, e il fatto che quel "per favore" suonasse più come una supplica, non era passato inosservato al biondo, che, negli ultimi anni, aveva imparato a conoscere il suo collega, il suo amico, a menadito, forse più di quanto conoscesse se stesso.
Certo le ore trascorse insieme sul set, le lunghe chiacchierate, le serate passate a raccontarsi la vita, avevano certamente aiutato. Non era solo questo però,  era la consapevolezza, di avere con una persona nel mondo, con la quale hai una connessione così grande da rendere impossibile trovarne una simile con chiunque.
Loro quella persona, l'avevano trovata nell'altro.
L'avevano poi presa, e nascosta in un angolo dentro il cuore, dove nessuno poteva arrivare, come un tesoro prezioso.

La musica aveva smesso di suonare, il cd non ascoltato era finito, si poteva udire solo l'acqua scorrere lenta e colpire i piatti nel lavello con un "tic tic tic" inesorabile, e il rumore dei loro pensieri  si scontrava tra i loro sguardi, bloccati l'uno dentro l'altro, il blu degli occhi di Noel, quel blu che Cameron amava segretamente,  più di quanto avrebbe dovuto, da anni, quel blu che gli ricordava l'oceano in cui adorava tuffarsi e perdersi, si bloccava contro il verde degli occhi dell'altro, quel verde che a Noel ricordava la primavera, la stagione che, non a caso, preferiva.
Quando tutto aveva un buon odore, e i fiori catturavano la sua attenzione, senza preavviso, quelli che fotografava perché troppo preziosi per essere dimenticati in attesa di un altro inverno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 08, 2017 ⏰

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