Un anziano signore si faceva strada tra la grande folla che riempiva la banchina del binario sette, valigie e borsoni lo ostacolavano ma ciò non sembrava turbarlo, continuava a camminare con la sua andatura lenta ed imprecisa guardandosi intorno e scrutando i gesti delle persone che lo circondavano. Con sé aveva una valigetta di cuoio, la quale sembrava essere molto pesante, il suo peso ostacolava i passi del signore rendendolo instabile, ondeggiava da una parte all'altra andando a volte a scontrarsi con qualche persona, la quale lo guardava in maniera stranita ed irritata per poi continuare per la propria strada; sussurrando qualche insulto o imprecazione e lanciando un'ultima occhiata al disturbatore di turno prima di sparire nel mare di gente.
Il signore si stringeva nel suo cappotto in panno nero mentre continuava a camminare interrompendosi solo per guardare ansioso il suo orologio, una lunga sciarpa rossa gli decorava il collo svolazzando, a causa del vento, dietro di lui rendendo la sua figura misteriosa ed affascinante, accessorio che probabilmente era stato fatto con i ferri, la lana in alcuni punti era rovinata donando un aspetto retrò all'oggetto.
La bocca era coperta dalla sciarpa e ad ogni respiro i sottili occhiali adagiati sul naso aquilino si appannavano rendendo l'anziano irritato dalla situazione, con le dita sottili se li sistemava meglio raddrizzandoli , per quanto gli fosse possibile.
Mentre continuava a camminare con passo frettoloso passò davanti ad una giovane donna, i loro sguardi si incontrarono, un gesto normalissimo ma che in parte avrebbe reso il viaggio della ragazza molto diverso e sicuramente memorabile. Una storia che avrebbe raccontato ai nipoti davanti ad un camino quando lei avrebbe raggiunto l'età dell'uomo che le era appena passato davanti.
La fanciulla aveva un libro tra le braccia, lo teneva stretto come se lo stesse proteggendo dal freddo e dal vento, la copertina era un po' rovinata, non si leggeva il titolo, l'unica cosa visibile era una piuma nera che usciva dalle pagine ingiallite e spiegazzate, probabilmente utilizzata come segnalibro.
Una cascata di boccoli rossi le incorniciavano il viso mentre il piccolo naso era coperto da una moltitudine di lentiggini, le decoravano il volto come se fossero spruzzi di pittura su di una tela bianca, a darle un'aria da cerbiatto lunghe ciglia bionde contornavano gli occhi verdi e vispi, accessi da una luce che solo la giovinezza dona.
Anche lei si guardava intorno ma senza soffermarsi sui volti delle persone che le passavano vicino, era un semplice passatempo che attuava mentre aspettava il suo treno. Ai suoi piedi vi era un borsone con diversi portachiavi attaccati i quali donavano colore a quel vecchio pezzo di stoffa che sembrava stesse per distruggersi in diversi pezzi da un momento all'altro.
L'anziano signore era ormai scomparso tra la folla mentre la ragazza era intenta a prendere il suo borsone e ad incamminarsi verso il centro della banchina dove ora stava per fermarsi il treno che da Londra l'avrebbe portata a Parigi.
STAI LEGGENDO
A Journey Through Pages
General FictionUn anziano signore, una giovane donna, un treno ed una vecchia valigia. Tutti soggetti a prima vista normali, ma solo alcuni fortunati sono a conoscenza del potere di cui l'anziano signore è dotato, forse la giovane donna sarà abbastanza fortunata...