Oneshot

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Roma, 9 Luglio 2016

{Emma POV}
Era una mattina caldissima ed eri partita da Ibiza sul volo Ryanair con Francesca, alla tua paura p
er l'aereo si era aggiunta l'ansia di arrivare presto. Non vedevi l'ora di arrivare da lui e per questo ti alzavi continuamente dal tuo posto, non trovavi pace. Francesca aveva scherzato con te <<Emma ma le gocce di Bach non fanno effetto oggi?>>Avevi sorriso, eri felice, era il primo evento a cui avreste partecipato insieme dopo tanto tempo. Sapevi che non sarebbe stato facile nascondere il vostro riavvicinamento. Non sareste stati liberi come tra le mura della villetta di Ibiza, ma sareste stati lo stesso insieme e quello era l'importante. L'avevi avvisato prima di partire, lui aveva le chiavi di casa tua e ti avrebbe aspettato li. Era impaziente di vederti e sarebbe voluto venire in aeroporto ma avevi dovuto convincerlo a non venire, sarebbe stato troppo rischioso farvi vedere li insieme.vi sareste visti a casa tua. Per lui non era stata una bella settimana e quando finalmente eri arrivata a casa e ti aveva abbracciato gli era scappata qualche lacrima che aveva subito asciugato per non fartela notare e ti aveva detto che per lui erano stati giorni difficili, e senza di te erano stati anche peggio. Ti eri stretta di più a lui <<Anche per me sono stati giorni difficili. Mi sono sentita inutile e vuota senza di te. So cosa provi..>>.Si era fermato a guardarti <<Dio mio quanto sei bella.. Non vedevo l'ora di vederti, abbracciarti, baciarti..>>E tu arrossendo un po' <<Ah sì? E cosa aspetti a farlo?>><<Puoi farlo anche tu, non ti sono mancato?>><<Sì un po' ...tantooo>>.Vi eravate abbracciati  ancora e tra solletico, carezze e risate finalmente vi eravate baciati. Vi eravate fermati lì perché era tardi e dovevi prepararti per arrivare in tempo al matrimonio di Sasha e Benedetta. Al matrimonio dovevate arrivare separatamente per non dare nell'occhio <<Mi raccomando saluto civile!>><<Mi raccomando eh...Tu fai la brava!>><<Anche tu!>> E dopo un lungo bacio ci era avviato in Chiesa. Avevi fatto tardi ed eri andata direttamente al ricevimento, lui era già lì.

{Stefano POV}
Ti aveva mandato un messaggio dicendoti che era per strada e tu continuavi a cercarla con lo sguardo fra la gente continuando a salutare distrattamente. Appena era arrivata non avevi potuto fare a meno di sorridere e di pensare quanto fosse bella. Aveva un vestito rosso che le esaltava le forme, i tacchi vertiginosi e i capelli raccolti. Pochissimo trucco, non ne aveva bisogno. Aveva iniziato a salutare gli invitati fino ad arrivare a te <<Ciao Stefano come stai?>>E dopo aver risposto ti eri avvicinato a suo orecchio <<Sei stupenda>>.Lei aveva sorriso, quel sorriso che ti faceva impazzire. Poi vi eravate mischiati fra gli invitati ma continuavate a seguirvi con lo sguardo, ma anche in mezzo a tanta gente riuscivate a trovarvi vicino, sfiorarvi e sorridere quando i vostri sguardi si incrociavano. Stavi parlando con un tuo amico che sapeva di voi e ti aveva chiesto dove fosse Emma, ti eri girato per indicarla ma poi ti eri accorto che qualcuno stava riprendendo l'arrivo degli sposi e così ti eri voltato di spalle. Gli sposi erano arrivati e il ricevimento proseguiva. Eravate seduti a tavoli diversi ma comunicavate con il cellulare. Le avevi scritto che non ce la facevi più a guardarla da lontano, che volevi avvicinarti a lei. Lei ti aveva scritto <<Sei pazzo?>> Poi avevi alzato lo sguardo e avevi visto che non era più seduta al tavolo così le avevi chiesto dove fosse e ti aveva detto che era andata in bagno. <<Non mi seguire>>. Ti eri guardato intorno e avevi visto che gli invitati erano tutti distratti e stavano mangiando, così ti eri alzato e L'avevi raggiunta. Sbirciavi dalla porta, Era davanti allo specchio e si stava sistemando il rossetto. Lei ti aveva visto e si era girata sorridendo <<Tu sei davvero pazzo>>.Eri entrato e avevi chiuso la porta <<Bello questo bagno..>>. E ti eri posizionato dietro di lei, avevi stretto i suoi fianchi con le mani e appoggiato la testa fra collo e spalla annusandola <<Amo questo profumo>> sfiorando la sua pelle con le labbra. Quello strano solletico le aveva fatto piegare un po' il collo e chiudere gli occhi, avevi sentito un brivido percorrere la schiena <<Te l'ho già detto che sei pazzo?>><<Si amore, sarà la terza volta che lo dici...pazzo si, ma di te>>e avevi ripreso a baciarle il collo e stringerla sempre più forte <<Ste non possiamo>>. L'avevi girata verso di te e sollevata sedendola sul lavandino di marmo e mentre con le mani ti intrufolavi sotto il vestito avevi detto <<Cosa non possiamo?>><<Sai bene a cosa mi sto riferendo..>>, ma aveva già i brividi e il fiato corto mentre farfugliava queste parole. Avevate iniziato a baciarvi e le avevi sciolto i capelli con le mani, lei ti aveva sbottonato la camicia baciando ogni centimetro di pelle scoperta. Tu avevi infilato di nuovo le mani sotto al vestito sfilandole le mutandine, non potevi toglierle il vestito era troppo complicato, così lo avevi sollevato. Lei aveva sbottonato il tuo pantalone è  messo una mano nei tuoi boxer che muoveva piano mentre tu le accarezzavi le gambe. Continuava a stuzzicarti poi aveva abbassato leggermente i boxer e mentre continuava a baciarti eri scivolato dentro di lei con così tanta foga che lei non era riuscita a trattenere un gemito forte. Nonostante ciò lei ti dice di continuare e cerca di bloccare i gemiti baciandoti. Vi state amando come solo voi sapete fare, ormai siete una cosa sola. Lei Si morde il labbro quando raggiunge il massimo del piacere per non gridare. Quel gesto ti aveva fatto impazzire ed eri già pronto a capovolgerla e ricominciare da capo. Eri ancora dentro di lei con l'affanno, la guardavi intensamente e vi sorridevate <<Questa cosa è proprio da folli...siamo in un bagno durante il matrimonio dei nostri amici a fare l'amore>>. Vi eravate ricomposti velocemente e vi eravate scambiati un ultimo bacio prima di separarvi di nuovo. Rientrando avevate trovato la musica e le luci colorate. Il ricevimento proseguiva fra chiacchiere e divertimento. Avevate cercato di essere disinvolti ma finivate per ritrovarvi sempre vicini, tranne quando vi accorgevate di essere ripresi. Emma era stata chiamata su richiesta della sposa a cantare "I will survive" su un palchetto e ti eri scatenando incurante della gente mentre lei cantava. La cerimonia era ormai giunta al termine, vi eravate salutati davanti gli altri. Poi le avevi fatto l'occhiolino, dopo un quarto d'ora L'avevi raggiunta a casa. Li la vostra passione si era scatenata senza freni, la notte era appena iniziata.

I will survive - Emma & StefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora