Chapter 2.

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Dopo neanche dieci minuti io e Matt arrivammo in spiaggia, parcheggiammo la macchina ed aprii la portiera, sentendo l'odore salino inebriarmi le narici.
Tolsi le scarpe ed entrai in contatto con la sabbia tiepida, nonostante fosse Aprile la temperatura si stava già alzando, portando del venticello caldo in tutta la città.
Matt nel mentre mi seguì a ruota, ritrovandolo in pochi secondi accanto a me. Incrociammo le nostre dita e iniziammo a camminare, godendoci questo immenso paradiso terrestre.
Ci avvicinammo alla riva e, per spezzare un po questo silenzio, decisi di prendere parola.

"Si sta benissimo"

Matt si girò di scatto, annuendo e basta.. questa sua azione mi fece storcere un po il naso.
Continuammo a camminare e stanca dalla situazione sbottai.

"C'è qualcosa che non va?"

Si girò nuovamente, questa volta dandomi maggiore attenzione.

"No no va tutto bene, perché me lo chiedi?"

"Sei troppo silenzioso, e di solito non lo sei.. dimmi, è successo qualcosa?"

Abbassò lo sguardo, pensando a cosa rispondermi. Chiuse gli occhi e prendendo un respiro profondo iniziò subito dopo a parlare.

"Si, in effetti c'è qualcosa che non va.. ieri ho visto su Facebook alcune tue foto con Lucas, quando avevi intenzione di dirmi che ti sei vista con lui ieri sera?"

Lo guardai spalancando gli occhi, incredula.

"Seriamente? Matt, era da tanto che non vedevo Lucas, dato che è andato a vivere a Seattle con i suoi genitori. Avant'ieri è tornato qui a Miami senza dirmi nulla ed ieri, appunto, è passato a casa per farmi una sorpresa! Non dirmi che stai così per una cosa del genere!"

Alzai leggermente il tono di voce, infastidita.

"Certo, una sorpresa! Pensi che me la beva?"

"Come puoi dirmi una cosa del genere?! Non è successo un bel niente, non capisco perché te la stia prendendo per una cazzata."

"Ti ho già detto che sei solo mia ok? Non può vederti nessuno oltre me! Anche prima sei andata da Lauren e non mi hai avvisato!"

Diventai paonazza, il mio respiro si fece più veloce, facendo andare su e giù il mio petto più del dovuto.

"Sai che c'è?! Sono stanca, stanca delle tue paranoie. Non devo dirti ogni mio spostamento, se voglio vedere Lauren, Danielle, Lucas, chi ti pare insomma non vengo certamente da te a chiederti il permesso! Io davvero non ti capisco.. sai che ti sono sempre stata fedele e per questo non dovresti preoccuparti, ne avevamo parlato già tempo fa di queste cose, le pause non ti sono bastate?!"

"Sei vuoi stare con me è così, che ti vada bene o no!"

Matt alzò fin troppo la voce, lo notai dallo sguardo dei passanti che si giravano verso di noi incuriositi.
Mi avvicinai a lui, puntandogli il dito sul petto, sospirai.

"La metti così? Allora basta, finiamola qui, non ne posso più di questa gelosia  senza senso. Trovatene un'altra che ti sopporti come ho fatto io, vedremo se resisterà o si romperà subito le palle di te. Dopo questo, cancellati il mio numero, abbiamo chiuso"

Notai lo stupore nel suo viso, fece per ribattere quando gli diedi uno schiaffo in pieno volto.

"No, non rivolgermi più la parola."

Furiosa come non mai, misi le scarpe e iniziai a camminare il più lontano possibile da Matt. Ero talmente arrabbiata con lui.. perché? Perché non si fida di me? Ho cercato sempre un modo per venirgli incontro ma no, lui voleva di più! Ma adesso se lo può anche scordare, è ora di metterci una pietra sopra, sono stanca di essere sempre controllata e non poter fare ciò che voglio. L'ha voluto lui alla fine, se solo non mi avesse soffocata..
Mentre ero immersa nei miei pensieri mi accorsi che ero arrivata al capolinea della costa, andai a sedermi in un gradino, stanca dalla camminata e stanca dalla situazione. Presi il telefono dalla tasca della felpa e notai che si erano già fatte le 12:36 a.m. Sospirai. Decisi di fumare una sigaretta, mi avrebbe sicuramente calmata un po. Ne presi una dal pacchetto, la accesi, e sin dal primo tiro sentii già i miei nervi farsi meno tesi. Piegai le gambe e appoggiai i gomiti sulle ginocchia..
Non so quanto tempo passai in quella posizione, probabilmente tanto visto che quando provai a distendere le gambe le sentii formicolare. Feci una smorfia, cercando di muoverle in modo da farle tornare in vita.

"Chi sono?"

Trasalii dallo spavento, sentendo due mani che mi coprivano gli occhi.

"Hey, hey calma non avere paura!"

"Gabriel non farlo mai più mi hai fatta spaventare a morte!"

"Ops"

Tolse le mani dal mio volto e lo sentii ridacchiare.

"Smettila, non è divertente"

Si sedette affianco a me.

"Qualcuno qui stamattina ha mangiato yogurt scaduto!"

"Gab, davvero, non è il momento"

Mi guardò con un grande punto interrogativo sul volto, inclinando la testa a sinistra.

"Hey, tutto bene?"

Chiese.

"Per niente.."

Risposi tracciando disegni incomprensibili sulla sabbia.

"Ti va di parlarne?"

Sembrava davvero preoccupato.

"Tranquillo, non è nulla.."

Gab fece per rispondere ma fu bloccato dal brontolare del mio stomaco, grandioso.
Si mise a ridere, ma smise subito poiché lo fulminai con lo sguardo.

"Okok facciamo che siccome è ora di pranzo, e qualcuno qui richiede cibo, andiamo in un posto qui vicino a mangiare così mi dici perché hai su quel broncio, ti va?"

Ho sempre potuto contare su di lui, è così premuroso nel miei confronti.. Se c'è qualcosa che non va se ne accorge subito e cerca di tirarti su di morale, è questo il bello di Gabriel.

"D'accordo"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 15, 2017 ⏰

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