È sempre stato così: ogni cosa che desidero,
la ottengo facilmente.
Possiedo determinazione che mi permette di svolgere qualsiasi compito e incarico.
Non lascio mai che nessuno si impossessi dei miei pensieri, della mia mente ma, soprattutto, del mio cuore.
Adoro fare tutto a modo mio, senza l'aiuto di nessuno: ciò che voglio e desidero è tutto frutto del mio pensiero.
Purtroppo, i miei ideali vengono
Completamente sconvolti
da una unica persona, oramai impossibile da raggiungere.Mi chiamo kim taehyung, ho 23 anni e sono un ragazzo ribelle e determinato in tutto ciò che faccio.
Non ho molti amici ed esco molto raramente. Nonostante le continue incitazioni da parte dei miei coetanei a farmi una vita sociale migliore, sono felice così come vivo: isolato da tutto e tutti, con in mente solamente una persona.
Oggi è un giorno piovoso. Le nuvole sono impregnate d'acqua fredda e pronta per abbattersi sulle teste di noi poveri cittadini costretti a comprarci ombrelli, fastidiosi da tenere in mano.
In questo momento sono sul mio letto morbido e confortevole, impregnato del profumo di rose che spruzzo sui vestiti tutte le sere. Alla mia sinistra, una grande finestra che mi permette di vedere le persone in panico correre a destra e a sinistra per trovare riparo a causa dell'improvviso temporale. Quasi scoppio a ridere facendo caso ad una figura goffa che cade dentro una pozzanghera, bagnandosi completamente i vestiti. Riesco a capire, dal movimento delle sue labbra, che sta maledicendo in trentasette lingue diverse, le buche nelle strade.
Tiro un sospiro di sollievo chiudendo quel libro noioso che stavo leggendo due secondi fa, regalatomi al ventitreesimo compleanno del mese scorso. Ho iniziato a sfogliarlo oggi, e già avevo voglia di buttarlo fuori dalla finestra, in testa al signore che continuava a maledire le buche.
I miei occhi stanchi, si fecero spazio scrutando l'altro lato della stanza, trovando un pacchetto ancora non aperto. Era un romanzo romantico e drammatico. Sicuramente, Un altro libro noioso da mettere da qualche parte in qualche sgabuzzino.
Osservo la copertina iniziale notando il titolo: "Amnesia", si chiama. Parla di due innamorati che, dopo un incidente stradale, perdono la memoria e cercano di ricordarsi del loro passato e del loro vecchio amore durato oramai tre anni.
"Come dicevo, è inutile" penso buttandolo sulla montagna di regali impilati uno sopra all'altro nell'angolo in fondo alla mia piccola camera.
I minuti passano e le milioni di goccioline mischiate con della neve sciolta continuano a richiamare la mia attenzione cadendo sulla finestra rumorosamente. Provo a chiudere gli occhi, volevo che questa serata passasse in fretta, per poi svegliarmi presto il giorno seguente per fare una corsetta mattutina, in modo tale da rimanere in forma perfetta.
I miei addominali erano costantemente il mio pensiero: devono essere perfetti e abbastanza scolpiti, per fare colpo su qualche ragazza carina. Non che mi interessasse davvero essere in una relazione. d'altronde, tutto quel "Oppa!" di qua e "Oppa ti amo!" di lá, è davvero una seccatura vera e propria. Preferisco mille volte guardare i vecchietti imprecare nelle pozzanghere.
Piano piano, tutto intorno si fa sfocato. Vedo l'armadio di legno alto e imponente, ai piedi del mio letto, diventare sempre più distorto. Le mie palpebre si chiudono. Mi lascio cullare dal rumore delle gocce che vanno a diminuire il loro battito cruente sul vetro accanto a me...***
-"Hyung!!" Grida una voce limpida e cristallina dall'altra parte della strada ricoperta di neve.
-"buon compleanno!!" Quella sagoma nera e sorridente mi lancia una palla di neve gelida ed inizia a scappare. Io la rincorro per poi prenderla per i fianchi da dietro.
-"kookie..."
-"si taetae?" La sua testa si poggia sull'incavo del mio collo rivolgendo lo sguardo verso i miei occhi.
-"...questa me la paghi!!!" Continuai, iniziando a solleticargli i fianchi coperti da quel giaccone imbottito di piume morbide, fino a farlo rimanere senza fiato.
-"h-h-hyun-g!!! B-Basta-HAHAHAHAH" inizia a ridere ancora più forte quando una delle mia mani si sposta sul sul collo. La sua pelle morbida fa contatto con i miei guanti neri regalati da jungkook poco tempo prima che uscissimo alla ricerca di un parco dove festeggiare il mio 17 compleanno; I suoi capelli corvini coperti da un berretto di lana rosso, mi procurarono brividi quando fecero contatto con la mia guancia, dopo essermi abbassato per regalare al minore un solletico migliore.
Smisi di fargli il solletico quando vidi il suo viso oramai rosso fino alle orecchie semi scoperte, e che inspirava ed espirava a fatica.
-"kookie, grazie per il regalo e la giornata passata insieme."
Al pronunciare di quelle parole, entrambi diventiamo rossi sulle guance, ma, questa volta, non a causa del freddo o del solletico.
-"h-hyung.." balbetta imbarazzato -"...grazie a te, di essere diventato un fratello, per un ragazzino viziato come me.." il suo sorriso si allargò a dismisura mostrando quei suoi teneri dentini a coniglietto. Lo abbracciai senza pensarci due volte. Il suo sguardo si era mischiato con dello stupore, insieme all'imbarazzo di quel momento. Dopodiché, si rilassò, e, girandosi verso di me, affondò il viso soffice con il naso leggermente rosso a causa del freddo, sul mio petto, avvolgendomi con quelle sue dolci e piccole braccia morbide grazie all'imbottitura del giubbotto.
***
Di scatto mi alzai dal letto con il busto. Non potevo aver sognato davvero lui, per la decima volta di seguito. Ed anche oggi, i miei piani mattutini sono svaniti come la pioggia di ieri sera, poiché oramai erano le due di un solare pomeriggio, passato a ricordarmi la persona che mi da la ragione per andare avanti con la mia vita.
Sorrisi di nuovo senza rendermene conto.
Mi manca, il suo profumo di rose...
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Salve a tutti, questo è il prologo della mia prima storia vkook.
Ditemi cosa ne pensate e se volete che continui.
Scusate per eventuali errori grammaticali.
Grazie per l'appoggio❤️
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•ժօ You Remember Me?•
Romance*・゜゚・*:.。..。.:*・・*:.。. .。.:*・゜゚・* Taehyung incontra, in un piccolo parco, jungkook per la prima volta nella sua vita, all'età di 16 anni, nel paesino in cui abitava, dove il più piccolo si era recato per una spensierata e rilassante vacanza e...