FAVOLA STRAMBA
C'era una volta, in una terra lontana, un re ed una regina che non riuscivano ad avere un erede quando un bel giorno la sovrana dichiarò di essere incinta. Inutile dire che tutto il regno esplose in espressioni di giubilio per la notizia e tutti erano felici e sorridenti, ma la regina era sempre stata superstiziosa: Biancaneve e la mela, La bella addormentata ed il fuso, Tritone e la figlia ribelle, La bella e la bestia...insomma, con tutte le storie che aveva letto durante la gestazione, la povera regina trascorreva le notti tormentata dagli incubi più atroci, così il re esasperato, decise di convocare il giorno della nascita una fata che desse la sua benedizione al nascituro.
"Buongiorno sono la fata mandata dall'agenzia Fate & Fatte, come posso essere utile?" annunciò una vecchia anziana con un tutù rosa che lasciavano scoperte delle magrissime gambe bianche e grinzite, un paio di ali finte legate sulla schiena ed una tiara giocattolo che s'illuminava ad intermittenza ogni volta che lei parlava. Tutti i presenti rimasero perplessi, nessuno aveva il coraggio di profilar parola quando il nascituro scoppiò in lacrime. "Oh, piccolino! E' vero! Sei tu il festeggiato oggi" prese a parlare la donna con un sorriso che sembrava più una maschera del teatro no, "allora miei sovrani, cosa desiderate per il futuro re?" chiese rivolta al re ed alla regina che istintivamente si strinsero sulle spalle.
"Ma sei sicuro che sappia il fatto suo questa?" chiese la regina al consorte dandogli una gomitata nel fianco, il re accusò il colpo con un lamento e rispose: "all'agenzia mi hanno detto che è brava, una delle migliori".
La regina lo guardò di sottecchi, prese il pargolo regale tra le braccia e si avvicinò all'anziana che nel frattempo intonava canzoncine senza senso sventolando la classica bacchetta a forma di stella che ovviamente faceva pandam con la tiara e s'illuminava anch'essa emettendo effetti sonori.
"Mi scusi" prese a parlare la regina.
"Si?" cantilenò la donna, "oh certo! Sono venuta per il piccolino! E' lui il festeggiato oggi, eh?" rise giocando con le dita davanti al viso del piccolo che ridacchiò sereno.
"Si...certo" mormorò confusa la regina voltandosi verso il re che con un gesto delle mani la invitava a continuare.
"Io e sua maestà vorremmo che il nostro piccolo crescesse sano, robusto e forte" sorrise titubante, "puoi dare la tua benedizione fata madrina?".
"Oh, ma certo! Lui è il festeggiato ed io sono qui per lui" annuì fortemente l'anziana, "Sano, robusto e forte..." ripeté, "e che sano, robusto e forte sia!" urlò innalzando la bacchetta magica al cielo. "Ciiribiri bì ciribiri bu che questo pargolo sia sano, forte e grasso ancor di più!" canticchiò la vecchia fata facendo saltelli intorno alla regina ed al figlio. Ad un tratto una luce rosa avvolse il piccolo mentre il re si avvicinò pian piano all'amata con un sorriso plastico sul volto: "tesoro? Sbaglio o ha detto: Grasso?" chiese all'amata quando il bagliore svanì in una nuvola di stelle e polverina magica e la regina si ritrovò tra le braccia un bambino obeso, ma così obeso che fu costretta a sedersi in terra per evitare che cadesse con tutto il bebé.
"Ma... cosa..." balbettò il re sconvolto, tutti i presenti urlarono spaventati, il pargolo, il futuro re non che principe del regno era diventato un maxi bebé così tondo che l'omino della Michellin in confronto era magro, così obeso che non riusciva neanche a prendere il fiato necessario per poter piangere.
"Il mio bambino..." singhiozzò la regina.
"Ecco a voi un bel bambino! Bello, sano, forte e grasso proprio come volevate voi" rise la vecchia fata.
"Tu!" tuonò la regina al culmine dell'isteria, "stupida vecchia rimbambita! Cos'hai fatto al mio bambino ed al tuo futuro re? Ridammi mio figlio!" urlò scagliandosi contro la fata che si sollevò a mezz'aria svolazzando serena.
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Raynor's Hall Short Story
القصة القصيرةSotto questa copertina che rappresenta il circolo di scrittura creativa "Raynor's Hall" da me disegnata, ho deciso di raggruppare tutte le storie che hanno partecipato ai vari contest indetti durante questi mesi. Sono storie brevi ed auto conclusive...