Capitolo 1

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Skip: passi piccoli e veloci, corsa, Veronica e tiro.
Stavo ripetendo questo percorso per la sesta volta consecutiva.
La mia fronte grondava di sudore e, dopo due ore di allenamento, il mio corpo sembrava cedere sotto il sole cuocente di metà luglio.
Mi stavo preparando per l'occasione della mia vita: le Olimpiadi.
Mi fermai per bere un po' d'acqua e per sistemare la coda di cavallo fatta con i miei lunghi capelli biondi.
-"Per oggi abbiamo finito, ragazze. Ci vediamo domani per la rifinitura."- disse il mister lasciandoci andare nello spogliatoio.
Sia io che le mie compagne di squadra, non aspettavamo altro.

-"Djeni!"- disse Mariana.
"Djeni" era il nomignolo che mi era stato affibbiato fin da piccola.
-"Si?!"- dissi tirando fuori dal borsone l'occorrente per la doccia.
-"Ti va di andare a mangiare qualcosa dopo la doccia?"- disse la mia compagna di squadra prendendo il suo telo.
-"Certo."- dissi spogliandomi dalla mia lurida divisa.
Mi lavai velocemente il corpo e i capelli. Quando facevo la doccia al campo non stavo tanto quanto stavo a casa. Cercavo di fare il prima possibile per lasciare spazio anche alle altre ragazze.
Mi feci spazio tra i vestiti, i flaconi di shampoo e le scarpette da calcio lasciate in giro per arrivare al mio borsone.
Diciotto ragazze in uno spogliatoio, non erano così ordinante come si poteva pensare.
Mi asciugai e lanciai il mio telo azzurro addosso a Tayla, che non aveva lasciato finire la mia canzone preferita: Yo te esperaré.
-"Ti odio!"- urlai.
-"Ricambio con amore!"- urlò Tayla di rimando.
Indossai una T-Shirt grigia con uno smile sopra a degli short bianchi.
Mi asciugai i capelli ed indossai le espadrillas bianche.

-"Djeni, mi presteresti il foulard blu?"- disse Mariana frugando nel mio borsone

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-"Djeni, mi presteresti il foulard blu?"- disse Mariana frugando nel mio borsone. Mentre io cercavo di risistemarlo.
Avevo lasciato il foulard vicino allo zainetto e glielo passai dicendo:-"Basta che stai ferma."-
-"Grazie!"- disse schioccandomi un bacio sulla guancia.
Finimmo di prepararci, salutammo le ragazze ed uscimmo.

Andammo in un bar al centro di Iranduba.
Ordinammo un aperitivo e fui davvero felice di portare alle labbra qualcosa di ipercalorico.
Scherzammo e parlammo del viaggio previsto per il giorno seguente.
Saremmo andate a Rio per le Olimpiadi.
Dopo mezz'ora la riaccompagnai a casa e tornai nel mio appartamento.

La luce del sole, proveniente della vetrata del salone, mi ricordava che avevo passato una splendida giornata tra i campi da calcio.
L'aria fredda emanata dal condizionatore mi faceva capire il motivo per cui ero tornata a casa.
Andai nella stanza che avevo adibito come cabina armadio, gettai il borsone a terra e indossai dei pantaloncini da calcio.
Feci la lavatrice e chiamai mia madre per raccontarle della mia giornata.
Chiusa la chiamata mi gettai sul divano ed accessi la Tv.
Su un canale sportivo trasmettevano un'intervista rilasciata da James Rodriguez prima della partenza per le Olimpiadi a cui avrei partecipato con la mia nazionale.

Alzai il volume del televisore e continuai a seguire l'intervista mentre preparavo la cena per me e mia sorella che sarebbe tornata dal lavoro tra circa dieci minuti

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Alzai il volume del televisore e continuai a seguire l'intervista mentre preparavo la cena per me e mia sorella che sarebbe tornata dal lavoro tra circa dieci minuti.
Quella sarebbe stata l'ultima sera che avrei passato a casa.

Spazio autrice:
Ciao a tutti, questa è la mia prima fan-fiction e sarà una short story anche perché sto scrivendo tantissimo ultimamente.
Spero che questa storia vi piaccia.
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Love u! 💕😝✌🏻

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