Wind of Change

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Erano passati quasi quattro mesi dalla sconfitta di Tom Riddle. Come 17 anni prima, i maghi avevano festeggiato la dipartita dell'uomo più oscuro e tiranno degli ultimi tempi e avevano alzato i calici a Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto. Purtroppo la gioia del mondo magico era stata breve. Al clima di festa si contrappose quello di tristezza e disperazione. La guerra era finita ma con se si era portata via molte cose, tra cui tantissimi uomini e tantissime donne. Negli occhi di tutti i maghi si leggeva una sfumatura di terrore. Tutti avevano paura che quello che era appena successo potesse ricapitare.
Dopo la morte di Lord Voldemort molti dei suoi seguaci sopravvissuti riuscirono a scappare, mentre altri furono catturati e, come successo dopo la prima guerra magica, iniziarono i processi per rinchiuderli ad Azkaban. Anche ad Hogwarts il clima non era stato dei migliori. Gli esami scolastici dopo la battaglia furono sospesi per tutti gli anni e fu sfruttato quel periodo per la ricostruzione della scuola. La nuova preside , la professoressa McGranitt , prima che chiudesse le porte di Hogwarts per il periodo estivo, fece il discorso di fine anno, ricordando alcuni tra gli alunni morti in battaglia e onorandoli. Quella giornata fu straziante per tutti e riportò nella mente di alcuni tra gli studenti più grandi il discorso di qualche anno prima fatto dall'ex preside, Albus Silente, in onore di Cedric Diggory . Tra i singhiozzi e i pianti degli alunni la nuova preside aveva raccomandato a tutti di stare più uniti che mai, perché dopo una battaglia e dopo aver perduto le persone care, era molto facile perdere la testa, arrabbiarsi e iniziare un'altra ulteriore faida che avrebbe portato solo ad altre vittime. Finita definitivamente la scuola, Harry e Hermione si misero d'accordo e si trasferirono dai Weasley per stare accanto ai rispettivi fidanzati e per dare il loro supporto alla famiglia che li aveva sempre accolti come se fossero dei figli e che ora si trovavano di fronte alla morte di un loro caro: Fred Weasley. Per settimane era stato straziante vivere alla tana. Ogni Weasley aveva reagito in modo differente. Ad esempio Molly piangeva ogni volta che credeva di non essere vista, George aveva smesso di fare scherzi e di lavorare al negozio, Ron era arrabbiato e Parcy si sentiva in parte in colpa dell'accaduto. Ma il comportamento più strano era quello di Ginny. La piccola Weasley aveva pianto, come del resto tutta la famiglia, dopo aver visto il corpo freddo del fratello maggiore steso a terra nella sala grande. Dopo quella volta però nessuno l'aveva più vista versare neanche una lacrime. Più volte Harry le aveva detto che poteva lasciarsi andare e piangere, ma tutte le volte riceveva un'unica ottusa risposta “Fred non avrebbe voluto vedere tutti questi musi lunghi. Avrebbe fatto di tutte per vederci di nuovo felici.” Ma proprio grazie alla forza e allegria della più piccola di famiglia, i Weasley riuscirono a reagire e, per così dire, superare il lutto in poco più di un mese.
Hermione Granger in quella giornata di metà Agosto, mentre guardava il sole fuori dalla finestra che iniziava a calare, si ritrovò a pensare a come sarebbe stato ripiombare a Hogwarts, il luogo dove tutto era iniziato e dove tutto era finito. La ragazza, immersa nei suoi pensieri, si alzò dalla sedia posizionata di fronte al vetro, per andare nella camera che condivideva con Ginny per rileggere, per l'ennesima volta, la lettera che la McGranitt aveva mandato a tutti loro:
“Signorina Hermione Granger,
dati gli avvenimenti dell'ultimo anno, è invitata il primo Settembre , se vorrà , a tornare alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts per l'ultimo anno scolastico che si concluderà con gli esami per i M.A.G.O.
Saremmo grati di averla con noi e saremmo orgogliosi di affidarle il ruolo di Caposcuola.
Attendiamo risposte.
La preside Minerva McGranitt.”
La riccia posò la lettera e prese tra le mani la spilla che le era stata recapitata un mese prima insieme alla lista dei libri. Sorrise. Era sempre stato un suo desiderio diventare Caposcuola e riteneva importante portare a termine la sua istruzione scolastica. Non erano della stessa idea però Ron e Harry. Prima dell'arrivo delle lettere entrambi era riluttanti a tornare al castello ed erano ben decisi ad accettare il lavoro da Auror che gli era stato offerto. A causa di questa differenza di opinioni Hermione e Ron si erano ritrovati a litigare spesso,troppo spesso. Per fortuna entrambi i ragazzi avevano cambiato radicalmente opinione ritrovandosi a essere rispettivamente Caposcuola e capitano della squadra di Quiddich. Fin dal primo anno Ronald aveva temuto di non riuscire a essere all'altezza dei fratelli maggiori che tutti, oltre ovviamente a Fred e George, avevano ottenuto il ruolo da caposcuola o da capitano. Ora che era diventato Caposcuola non voleva di certo rinunciarvi. La più felice di tutti fu ovviamente Molly che come premio comprò una nuova divisa scolastica al figlio. Harry sorprendentemente non si infuriò nello scoprire che la preside aveva scelto Ron come portatore della spilla e non lui. Il ruolo di capitano era stato più che sufficiente e non voleva altre preoccupazioni quell'anno: voleva goderselo.
Hermione posò la spilla sulla scrivania. Lei, Harry e Ron tornavano a Hogwarts. Non poteva essere più che felice. Finalmente qualcosa andava nella giusta direzione. La riccia si rattristì di colpo. Purtroppo uno dei suoi problemi riguardavano Ron, il suo Ron. Anche dopo aver risolto per quanto riguardava l'argomento “scuola”, lei e il suo ragazzo nell'ultimo periodo non facevano altro che litigare per ogni cosa e a volte si erano ritrovati a urlarsi addosso per un nonnulla. Due settimane prima, stufi di come si era trasformato il loro rapporto , stranamente in comune d'accordo, decisero di dare un taglio al loro fidanzamento. Con gli occhi velati di lacrime, Hermione si distese sul letto ripensando alle ultime cose che si erano detti lei e Ron da fidanzati:
-Ronald non mi sembra il caso di litigare per questo!- esclamò fuori di se Hermione entrando in camera sua.
-Lo so!-sospirò Ron seguendola- dobbiamo tranquillizzarci tutti e due e parlare con calma.-
-Sono d'accordo.- la riccia si sedette sul letto facendo un gran respiro.
-Stranamente siamo d'accordo. Pensavo che avremmo ripreso a urlarci contro.- sdrammatizzò Ron facendo rattristare Hermione.
-Secondo te cosa c'è che non va in noi?-
-Io avrei un'idea.- rispose Ron serio sedendosi accanto alla ragazza. -Ti ascolto.-
-Ecco...-cominciò imbarazzato guardando il soffitto-hai notato il perché ci urliamo addosso ultimamente?-
-Si!- Hermione aveva passato notti insonni a pensare ai loro recenti litigi- ogni volta che litighiamo è perché facciamo qualcosa che all'altro non va bene.-
-Esatto. Però se noti sono cose che facevamo anche prima di metterci insieme, solo che ora ci danno fastidio..non so come spiegarlo. - disse impacciato Ron
-è come se fossero cose che accettiamo da amici ma da fidanzati no.- corse in suo aiuto Hermione guardandolo.
-Penso di si...-
-Ma è normale. Voglio dire...è diverso essere amici e fidanzati.- disse un po' scocciata la ragazza come per giustificare il suo comportamento.
-Lo so lo so. Però ecco...- tentennò il rosso.
-cosa Ronald? Dillo e basta. Non girarci intorno!- ordinò Hermione sull'orlo di una crisi di nervi. Odiava quando Ron non andava dritto al nocciolo della questione. -Mi prometti che non ti arrabbi?- -No.-secco e conciso.
-Ecco vedi! Parti subito con il presupposto che quello che dirò sarà sbagliato.- rispose Ron alzando le braccia all'aria, accusandola . Hermione guardò il ragazzo con aria vaga. Sapeva perché gli aveva risposto così male. Era insicura. Insicura su quello che stava succedendo e su quello che sarebbe successo tra lei e Ron e l'unico modo per non sembrare tale era essere sicura e a volte un po' saccente , come faceva sempre. Sapeva di sbagliare. Sospirò -Okay okay... non scaldiamoci. Prometto che proverò a non arrabbiarmi però ti dirò se la penso in modo differente.- promise la riccia incrociando le braccia.
-Va bene- il rosso accettò la condizione pregando Salasar e Godric che la sua ragazza non impazzisse dopo avergli spiegato cosa pensava – iopensocheentrambivogliamochel'altrosiaqualcosachenonè.-dichiarò velocemente. L'insicurezza. Il peggior difetto di Ron.
-éh?-
Ronald fece un grande respiro ridisse - io penso che entrambi vogliamo che l'altro sia qualcosa che non è.- Hermione fece per rispondere male ma si fermò ancora prima di parlare. Faceva fatica ad ammetterlo persino a se stessa ma forse il ragazzo rosso seduto accanto a lei non aveva tutti i torni. Ripensò a tutte le sfuriate che gli aveva fatto negli ultimi giorni, a come mentalmente si era lamentata della pigrizia di Ron, a come si ingozzasse sempre con il cibo, al fatto che scherzasse anche sulle cose serie... eppure Ronald era sempre stato così. Lei si era innamorata del ragazzo mangione, un po' pigro che era sempre pronto a fare una battuta umoristica. Eppure ora tutte queste cose non le andavano più bene. Era il ragazzo di cui lei si era innamorata non poteva cambiarlo eppure allo stesso tempo voleva che cambiasse. Non si era accorta di come fosse complicata. -Hermione- la chiamò Ron passandole la mano davanti -ecco, so di averti scioccato ma ehm come la pensi tu?-Domandò timoroso della risposta. La ragazza sospirò e non poté che rispondere dispiaciuta -penso che tu abbia ragione.- Ronald strabuzzò gli occhi, non si aspettava questa risposta. La guardò per accettarsi di aver capito bene. -Però ora che siamo giunti a questa conclusione ho paura per quello che accadrà .-ammise prendendolo per mano - io ti amo Ron e ti amerò per sempre ma forse non sei quello che voglio ora. Il nostro rapporto è..-
-Malato.- concluse per lei il rosso asciugandole una lacrima traditrice.-Ti amo anche io Hermione e lo sai. Ma non possiamo andare avanti così. Non possiamo costringere l'altro a diventare qualcosa che non è.- -Allora è finita davvero?- chiese Hermione ormai in lacrime.
-Credo che sia meglio così.- dichiarò Ronald abbracciandola per consolarla dispiaciuto quando lei. Tra i singhiozzi la riccia ripensò a tutti i bei momenti passati con il rosso. Dopo alcuni minuti Hermione si ricompose. Cercò di sorridere a Ron e mentre si asciugava le lacrime mormorò- sono davvero una frana con le relazioni.- -Mi sa che siamo in due.- sorrise a sua volta Ronald scompigliandole i capelli.
-Beh almeno tu hai capito qual' era il problema.-
-Per una volta Ron Weasley ha battuto Hermione Granger.- dichiarò facendole l'occhiolino. - Già!- a Hermione non sembrava vero che tutto questo stava succedendo – certo che siamo complicati. Ci amiamo ma non accettiamo che l'altro sia come sia.- -Ci siamo semplicemente resi conto che forse non siamo fatti per stare insieme. Meglio ricordare il nostro fidanzamento così come è stato, breve ma pieno di emozioni, piuttosto che una cosa piena di strilli.- disse Ron alzando le spalle. Hermione lo guardò e dopo avergli tirato affettuosamente un pugnetto sulla spalla scherzò - non ti pensavo così saggio.- -Tengo tutto da parte per i momenti più opportuni.- scherzò lui facendole la linguaccia. Hermione stesse a fissarlo quasi incantata per qualche secondo e dopo una muta domanda di lui lei disse semplicemente -Non scherzavi e sorridevi così da tanto tempo.- -Questo non è colpa tua però.- si incupì Ron. -Lo so.- è fu il turno di Hermione di abbracciarlo. -Pensi che sarà facile?- chiese Ron- intendo ora che ci siamo lasciati.- era ancora troppo strano dirlo. -No. Per niente. Non so come farò a non darti il bacio del buongiorno tutte le mattine ad esempio. Era diventata la routine quotidiana. - ammise lei arrossendo. -Beh puoi sempre darmi un bacio sulla guancia come fai con Harry.- rispose lui dandole a sua volta un bacio sulla tempia. -Ci proverò.- sorrise- ma non sarà facile.- -Ti ricordi cosa ci siamo detti tempo fa?- domandò lui.
-Si, ci siamo promessi che se e quando ci saremo lasciati avremmo fatto di tutto per tornare amici.- sospirò lei.
-Io ho intenzione di mantenere la promessa.- disse solenne Ron.
-Anche io, ma so che non sarà facile...penso che ci sarà imbarazzo.- ammise la bruna.
-Lo so. Però se lo vogliamo, torneremo amici come abbiamo sempre fatto.- concluse Ron alzandosi.
- dove vai?- domandò .
-Qualcuno deve pur dirlo ad Harry.- rispose semplicemente lui e prima che uscisse dalla stanza le parole di Hermione lo raggiunsero -Sei cambiato. Una volta non mi avresti mai detto le cose che mi hai detto oggi.-
-la guerra ha cambiato tante cose...- rispose lui non sapendo bene se era un complimento oppure no.
-Ron!- Dimmi- ho sempre pensato che la nostra relazione sarebbe finita con una grossa litigata e che ti saresti comportato da immaturo. Sono contenta di essermi sbagliata. Penso che la nostra amicizia abbia molte speranze di rinascere.- doveva dirglielo, sentiva di doverglielo dire adesso oppure non sarebbe mai stata più in grado di farlo.
-Grazie di avermelo detto e penso la stessa cosa riguardo la nostra amicizia.- arrossì il rosso prima di uscire dalla stanza. -Ah Hermione – Ron rimise la testa nella camera -per la cronaca, io ho sempre pensato che la nostra storia finisse con una tua scarpa dritta sulla mia faccia, a volte sei manesca.- e scappò ridendo prima di sentire la risposta fintamente arrabbiata della sua ormai ex ragazza e il rumore di una scarpa che sbatteva contro il muro.
Quando Hermione tornò al presente si accorse di aver iniziato a piangere. Il cuore le faceva male da morire. Non capiva neanche il perché. In fondo non si pentiva di aver fatto terminare quel rapporto... eppure ogni volta che ci pensava non riusciva a non piangere nostalgicamente. Ginny entrò proprio in quel momento nella sua stanza ed Hermione non fece in tempo a nascondere le lacrime che la rossa era già accorsa per abbracciarla e a consolarla. In quell'ultimo periodo la piccola di casa le era stata molto vicina. In estate il loro rapporto si era intensificato e approfondito. Già dal quarto anno la considerava la sua migliore amica. Non poteva essere altrimenti dopo che la piccola rossa le aveva confidato i suoi sentimenti nei confronti del suo migliore amico e lei le aveva confidato di aver baciato Krum. Eppure solo ora la considerava davvero come una sorella, al pari di Harry. -Ci sono.- sorrise la riccia a Ginny asciugandosi le lacrime. -Mi dispiace. So cosa stai provando.- la Weasley le aveva confidato che prima di Harry, quando usciva con altri ragazzi, le era capitato di star male dopo essersi lasciata con qualcuno nonostante provasse già un forte sentimento per il suo attuale ragazzo. Le aveva consigliato cosa fosse meglio fare in quella situazione: mangiare tanto gelato. E così si erano ritrovate più volte a mangiarne vaschette intere sperando che Hermione si sentisse meglio. -Tranquilla, passerà.- commentò prendendo un fazzoletto e soffiandosi il naso - Allora sei pronta per l'ultimo anno? Domani si parte.- cambiò discorso.
-Certo!- esclamò su di giri Ginny saltando sul proprio letto. -tra l'altro quest'anno tornate pure te e Harry. Sarà fantastico!-
-Chissà come sarà avere la McGranitt come nuova preside. - Chiese più a se stessa Hermione.
-Una palla.-
-GINNY!-
-In effetti la McGranitt è una forza quando vuole. Basta guardare come ha trattato il rospo rosa e come si accende ogni volta che si parla di Quiddich. Magari farà favoritismi per la squadra di Grifondoro, speriamo.-
-Si certo. -rispose sarcastica la riccia -piuttosto, avrà trovato nuovi professori per le cattedre vuote?-
-Beh alla fine manca solo uno che la sostituisca in trasfigurazione, un nuovo prof di babbanologia e un nuovo prof di difesa.-
-Chiamalo “solo”.- scherzò Hermione. -In effetti quel posto porta iella e metà delle volte ci capita uno svitato.-
-Magari torna Gilderoy!- sdrammatizzò.
-Oddio no! Ti immagini stare con lui e Lumacorno? Non ne usciamo vive. Piuttosto la morte.- dichiarò Ginny sdraiandosi sul letto.
-Per fortuna è ancora al San Murgo. Siamo salve.- disse Hermione ridacchiando sdraiandosi a sua volta sul suo letto.
-Secondo me sarebbero una bella coppia.- disse seria Ginny dopo un attimo di silenzio.
-Ma chi? Gilderoy e Lumacorno?- domandò molto perplessa la l'altra.
-Ovvio! Uno che si vanta del proprio talento inesistente e l'altro che passa il tempo ad adulare il mondo. Immagina Hermione – e con una voce che doveva ritenere sexy disse- Salve! Io sono Gilderoy Allock , ordine di Merlino, terza classe e ben cinque volte vincitore del premio per il sorriso più seducente del settimanale delle streghe.- e iniziò a sorridere in modo ammiccante per poi cambiare radicalmente espressione e con occhi sognanti iniziare a urlare, come una del secondo anno quando vede Harry.- Oh mio Dio! Io sono Lumacorno, piacere. Ti voglio nel mio fan club. Subito. Oh mio Dio Gildy caro.- Hermione scoppio a ridere. -Poi te li immagini in una discussione intellettuale?- continuò Ginny- Oh Lummi come mi sta questo golfino lilla? Divinamente caro.-
-ahahaha basta ti prego, o morirò dalle risate.- rideva serena tenendosi la pancia.
-Ma come Hermione? Il lilla non è anche il tuo colore preferito?- rise a sua volta la piccola Weasley. -No grazie.- rispose tra le lacrime. Le loro urla felici furono interrotte da una severa Molly Weasley che ordinò alle due di andare subito a dormire, il giorno seguente sarebbe stato intenso.
Entrambe si guardarono sorridendo e in comune accordo si misero a letto augurandosi la buonanotte.
Ginny, prima di addormentarsi, non poté che sorridere ulteriolmente e urlare nella mente: Hogwarts stiamo arrivando!

Spazio dell'autrice:
Ciao! Prima di tutto mi presento: sono crazyharley11.
Spero che ti sia piaciuto il primo capitolo di questa ,spero lunga, storia.
Ti ringrazio se sei arrivata/o fin qui.
Ammetto che è il primo racconto che scrivo e pubblico ed é un onore anche solo pensare di essere riuscita a far arrivare fino alla fine almeno un lettore o lettrice.
Per quanto riguarda la storia fino a ora ho solo un'idea di fondo. Però ti posso dire che i primi capitoli andranno avanti molto molto molto lentamente perché voglio spiegare bene bene bene cosa è successo dopo la sconfitta di Voldemort. Inoltre è mio dovere avvertirti che nella mia storia ci saranno molti riferimenti a episodi dei libri di Harry Potter. La mia intenzione è di rimanere il più possibile fedele alla trama originale. Se volete consigliarmi qualcosa o discutere di qualcosa commentate tranquillamente.
Per finire, ultime due cose:
1) il prossimo capitolo arriverà molto presto.
2)Sono ben accette recensioni, sia positive che negative. Entrambe mi saranno molto d'aiuto a migliorare la storia e il mio modo di scrivere, perché, come ripeto, è la prima cosa seria  che scrivo e pubblico.
Quindi non posso dire altro che "Alla prossima Volta!(Spero)"

P.s Se vi piace molto la storia e se volete che la continui commentate o lasciate una stellina. Grazie mille

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