Friends will be Friends

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Il sole era ormai alto nel cielo e i suoi raggi accarezzavano il volto pallido del bambino-che-è-sopravvisuto. Harry Potter, infastidito dalla luce che entrava dalla finestra, si girò pigramente dalla parte opposta del letto. Stava ripiombando in un profondo sonno quando due ragazze, con gemelli sorrisi, entrarono nella stanza, disturbandolo. -sveglia ragazzi!-esclamò Hermione ricevendo in risposta solo due grugniti.
-Hermione- disse Ginny guardando suo fratello e il suo ragazzo che ronfavano- tu sbagli metodo. Non si svegliano così due dormiglioni cronici... ma così!- tirò fuori la bacchetta e con sguardo maligno sussurrò -accio!- e in men che non si dica , la rossa si ritrovò in mano un mestolo e una pentola e iniziò a sbatterli urlando- SVEGLIA PIGRONI, SI DEVE PARTIRE PER HOGWARTS!- entrambi i ragazzi caddero dal letto. E dopo aver insultato pesantemente Ginny, si alzarono traumatizzati. Odiavano la mattina.

-Buongiorno!-esclamò angelicamente Ginny baciando Harry e accarezzandogli la chioma disordinata.

-Buongioaahahy!- rispose Harry sbadigliando e dando un bacio sulla guancia anche a Hermione.

-Buongiorno anche a voi!- disse la riccia baciando a sua volta Ron, arrossendo.

-Buongiorno- biascicò lui sorridendole.

-bene!-esclamò Hermione rivolgendosi a tutti- Molly ha detto che tra mezz'ora partiamo. Io e Ginny iniziamo a scendere, quando siete pronti raggiungeteci.-

-okay.-rispose i due in coro iniziando a vestirsi.

Le due, saltellando, scesero le scale e ragginsero Molly per aiutarle con le ultime cose. Poco dopo, proprio quando si stavano sedendo a tavola per la colazione, Ron e Harry entrarono in cucina trascinando i loro bauli.

-Alla buon ora!- esortò Molly -svelti, svelti se no non fate in tempo a fare la colazione.- e tutta agitata, con una magia, mise nei piatti di tutti due uova a testa e all'incirca cinque salsicce. Dopo essersi abbuffati, frettolosamente presero i bauli e uscirono, mentre Molly recuperava Leotordo, il gufo di Ron. Il signor Weasley, nel frattempo, aveva fatto mandare un auto dal ministero per raggiungere King's Cross.
Grazie all'auto incantata il viaggio durò pocchissimo per la fortuna dei ragazzi. Infatti mamma Wealsey non faceva altro che raccomandazioni e esclamazioni tipo "Perderanno sicuramente il treno!" o "Sicuramente vi site dimenticati qualcosa di importante!". In ogni caso non era per nulla rilassante.
Purtroppo per loro però Molly li avrebbe accompagnati fino al treno .

-su su andiamo ragazzi o perderete il treno.- ripetè Molly sempre più agitata scendendo dall'auto. Entrati nella stazione si divisero per non dare nell'occhio come avevano fatto quattro anni prima. Hermione e Ginny andarono per prime con Grattastinchi e Arnold sui carrelli e poi con calma, assicurandosi di non essere viste, attraversarono il muro che era esattamente tra il binario 9 e 10. Alcuni minuti dopo, comparvero dietro di loro anche Ron, Harry e Molly che avevano fatto una strada diversa dalla loro per non attirare l'attenzione dei babbani.
Quando alzarono lo sguardo, davanti ai loro occhi se ne stava l'imponente locomotiva scarlatta pronta a partire. Il fumo affumicava tutti i maghi presenti sul binario 9 e ¾attirando l'attenzione  .
La banchina era piena di alunni che salutavano i propri genitori. Ovunque c'erano maghi e streghe di tutte le età.
Il ragazzo con la cicatrice si guardò intorno. Era tutto uguale. Ancora si ricordava la prima volta che era stato lì. L'adrenalina, la felicità... un bambino lo indicò urlando- Quello è Harry Potter!- Il moro sorrise nostalgico. Si, dopo sette anni le cose non erano cambiate. Il fischio della locomotiva attirò la sua attenzione. -Sono quasi le 11, il treno sta per partire. Su, su salite.- li incitò Molly abbracciandoli tutti-Scrivete...fate i bravi... se avete dimenticato qualcosa ve la spediremo... ora andate sul treno, presto...-

saliti sul treno si sporsero da un finestrino e salutarono la signora Weasley in lacrime, commossa di vedere i suoi bambini cresciuti. Quando ormai Molly era solo un puntino lontano, si incamminarono alla ricerca di un posto dove sedersi.

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