Provo a rimettere insieme i frammenti, provo a combattere le lacrime.
Dicono che è Solo uno stato mentale, ma capita a tutti.Sono ormai passati 5 mesi dal giorno più brutto.
Oggi ho l'ultima seduta con lo psicologo che in questo lungo periodo mi ha aiutata ad affrontare il tutto. Lui lo chiama "processo di metabolizzazione", io lo chiamo... Beh, ancora non so come definirlo.
La lingua italiana comprende 160.000 vocaboli e io non riesco a trovarne uno dannatamente giusto per descrivere ció.Sono le 11, mi alzo ora. A fatica mi dirigo in bagno, la rossa criniera mi avvolge il volto dove giorno dopo giorno i miei occhi verdi riprendendono ad avere un po' più di luce. Prima erano cupi, letteralmente vuoti. Ora sembrano "soltanto" gli occhi di chi ne ha passate tante e che, in questo momento, sta ricominciando a credere.
Alle 11:30 arrivo a destinazione.
Oggi mi sento particolarmente distratta, vedo la bocca del mio analista muoversi in un monologo oserei dire logorroico, ma non sento le sue parole uscire di bocca.
Lui parla, parla e ancora parla ininterrottamente.
Non mi piacevano gli psicologi. Credono di conoscerti e sapere tutto di te soltanto perché loro lo hanno "studiato sui libri".
Con il tempo sto rivalutando il loro ruolo.Dopo il suo sproloquio si ferma e mi chiede: "Come stai?"
Considerando che fino a qualche tempo fa non riuscivo nemmeno a rispondere a questa domanda senza scoppiare in lacrime... Ora poter rispondere "Bene" guardandolo dritto nei suoi occhi inquisitori, senza abbassare lo sguardo, mi fa sentire sul serio BENE."Okay Sofia, con questo è tutto. Puoi andare!"
"Puoi andare" le parole più liberatorie della mia vita.
Posso veramente andarmene ora, dove voglio. Non sono più prigioniera del dolore.The Show Must Go On...
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Un Messaggio di Troppo
RomanceCosa potrebbe accadere se da un incontro fortuito nascesse qualcosa, qualcosa di grande, qualcosa di semplicemente immenso? Immenso come il deserto, dove una sola scintilla... È pronta a scoccare e prendere fuoco... e distruggere tutto.