Ero solo un numero
da calcolare,
ingranaggio da utilizzare.Ora inciso su nero,
inserito in uno spazio leggero.
Simulo quel che ho di vero.
Spigoloso ordinato
ritorno nel mio quadrato.Nel buio del mio spazio,
scatole di carne,
qui non sono mai sazio,
in fila su cosa farne.Nere senza dolore,
attento a non far rumore.Profonde limitate,
rinchiuse addomesticate.
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LACRIME SOLITARIE
PoésieC'è la notte, a volte troppo nera, quale trascina la mente in meandri solitari. E c'è la notte, quella vera, dove siamo io e lei alla pari.