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Salgo la scaletta del ring,lentamente scavalco le corde,faccio un saluto alla folla come sono solito fare,noto una figura che mi da sostegno in questa carriera,mio padre che mi guarda sorridente...mi volto,e aspetto che annuncino l'avversario...sento dall'arbitro il nome del mio avversario...el diablo...molto massiccio che comporta poca agilitá grande forza...poi io "el ángel" pronto a far cadere al suolo anche questo avversario...sento dire dal cronista...<scontro epico quest'oggi el diablo contro el ángel>...divertente...mi avvicino al mio avversario e gli stringo la mano come convenzione poi mi avvicino al mio angolo del ring.
Mi tolgo la veste bianca che ho sopra e rimango in pantaloncini anch'essi bianchi,mi avvicino al mio allenatore <É molto forte schiva sempre e colpisci solo se é un colpo sicuro>
<certo coach>a questo punto mi controlla le fasce che ho sulle mani e mi mette il paradenti in bocca...mi volto e stringo i pugni...l'arbitro da il via e io mi metto sulla difensiva
,a saltellare...lui si butta su di me...é molto piú muscoloso di me e io non sono piccolo sono 187cm per 90kg senza un filo di grasso tutta forza muscolare...io lo schivo,e gli sferro una gomitata nelle costole...mi rimetto in difensiva lui attacca di nuovo,io faccio lo stesso giochetto ma questa volta va mele e mentre lo schivo mi da un pugno nella pancia...porco dio é forte...metto le mani sulla ginocchia e faccio un respiro profondo,mi rimetto dritto e mi ritrovo quella montagna venirmi addosso...non faccio in tempo a scansarmi che mi butta a terra...si mette a cavalcioni su di me e mi tempesta di pugni...uno,due,tre,quattro...inizio a sentire del sangue in bocca la mia mente si offusca di dolore e di frustazione...nessuno mi ha mai battutto,tutto questo lo sto facendo in memoria di mia madre...amante di questo sport...non posso farmi battere...ad un certo punto arriva l'arbitro che lo stacca da me e si avvicina <ti arrendi?>mugugno qualcosa, lui sembra capire un si visto che mi sta prendendo il braccio per dire che ero ko,ma io non mi posso arrendere così mi metto su un fianco e mi alzo ancora barcollante.
Sputo il sangue per quello che mi é permesso dal paradenti e mi volto verso lo schermo gigante...che in quel momento trasmetteva il mio viso...stavo messo male sangue da tagli sulle sopracciglia,sangue dal naso e dalla bocca...mi volto verso il mio avversario che mi guarda stupito...si vede che credeva che ero ko,ma quel pensiero gli e passato in testa per poco perché immediatamente si é avventato su di me...ma io sono preparato gli do una ginocchiata nella pancia e lui sbatte a terra,ma si rialza subito,barcollante, io mi avvicino e gli sferro un pugno in pieno viso,poi un secondo,un terzo e cosi via...lui rimane in piedi ma non prova neanche a difendersi.
Ha sangue grondante da tutto il viso, fa un passo verso di me,io ne faccio uno indietro...come é possibile che sia ancora in piedi ?...ne fa un altro...ma in questo momento mi accorgo che si sta muovendo per miracolo,cosi mi avvicino e gli sferro un pugno in pieno viso con tutta la mia forza...lui si irrigidisce di colpo e cade con un tonfo di schiena a terra.
Arrivano subito dei paramedici e lo caricano su una barella.
Io cado in ginocchio e vedo l'arbitro prendermi il braccio alzarlo al celo <l'angelo ha battuto il diavolo>sento dire dal cronista.
Vedo venire verso di me il coach e tutto lo staff della squadra e aiutandomi a camminare torniamo negli spogliatoi.
Io mi spoglio e mi metto sotto la doccia con acqua rigorosamente fredda per "depurarmi".
Esco e mi trovo mio padre ad aspettarmi.
Si avvicina e mi da una pacca sulla spalla <bravo>io sorrido e mi cambio. Ma ho la sensazione che sapró qualcosa che non mi piacerá...<devo dirti una cosa...>
<cosa ?>chiedo preoccupato
<mi hanno offerto una cattreda per insegnate universitario di matematica al politecnico di Torino>
<ma é fantastico>urlo.
<verrai anche tu>mi dice
<cosa ?>lo guardo stupito e disorientato
<si...finirai di studiare lì e farai l'università lì>
<come qui ho tutto...i combattimenti gli amici...anzi quelli non tanti>dico scosso
<ho bisogno di te...e ho parlato con il coach continui con un suo amico che sta lì lui ogni tanto verrá >
<ma...>provo
<niente ma é deciso si parte domani> detto questo se ne va...io mi siedo e penso...penso a tutto quello che ho qui...a tutti i ricordi...belli o brutti che siano...mentre li a Torino non avro nulla dovro riiniziare tutto di nuovo dopo domani inizia anche la scuola il 4 anno di liceo...esco dal campo e salgo in auto e con mio padre torno silenzioso a casa e non avendo altre soluzioni preparo le valige.

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