Prologo.

1K 39 4
                                    

Tanto, tanto tempo fa... furono creati sette gioielli magici che donavano poteri inimmaginabili: I Miraculous.
Durante la storia furono usati dagli eroi per salvare l'umanità.
Due di essi erano più potenti degli altri: gli orecchini di Ladybug, con il potere della creazione e l'anello di Chat Noir, con il potere della distruzione.
Secondo la leggenda, chi avrebbe posseduto entrambi, avrebbe ottenuto gli stessi poteri di un Dio.
Però anche uno solo...



C'era il caos.
I palazzi erano crollati, voragini di dimensioni impossibili da spiegare avevano inghiottito monumenti, negozi...
Le sirene della polizia erano assordanti e Parigi, vista dall'alto, era soltanto un mucchio di case ed edifici addossati gli uni agli altri, in piccoli pezzi.
Si guardò attorno, paralizzata. Come... Come...
Mosse un passo alla volta, lentamente, le mani al petto. Come si era giunti a questo? Perché...?
Si fermò di botto, notando una figura posta sul bordo del terrazzo. Aveva i capelli biondi, un giubbotto di jeans con pelliccia invernale e dei jeans blu chiaro. Sembrava...
- Adrien? -
La persona spostò di poco la testa verso destra sentendo quel nome e lei, più tardi, vide gli indumenti mutare: erano bianchi.
"Non è Adrien.", pensò sollevata, osservando attentamente quella sagoma candida che le dava le spalle.
Sgranò gli occhi, dopo secondi che sembrarono interminabili, capendo grazie ai quei batuffoli sulla sua testa.
- Chat... Noir? -
Chiamato con il nome giusto, voltò metà corpo nella sua direzione, silenziosamente. Rimase immobile, con uno sguardo inquietante... poi ghignò.
Ghignò.




- Adrien! - urlò Marinette, mentre correva incontro al ragazzo dai capelli biondi che, appena sentì la sua voce, si girò e sorrise.
- Marinette! -
La ragazza lo abbracciò di slancio, chiudendo gli occhi e facendo battere all'impazzata il cuore di lui, che arrossì. Ancora quella sensazione! Maledetto muscolo cardiaco!
Quando smetterà di tamburellare così? Era Marinette! Marinette!
- Stai bene, meno male! - lo guardò - Credevo che la persona akumizzata ti avesse in qualche modo ferito... - sospirò sollevata - Non hai niente, giusto? Vero? Il giubbotto non ha... - sproloquiò, tastando freneticamente il petto di Adrien, che aveva le gote di un leggero rosato.
Le poggiò le mani sulle spalle, allontanandola di poco: - È tutto a posto, Shorty. Guardami negli occhi. - la ragazza lo fece, rimanendo così per dei secondi interi. Adrien iniziava a sentire caldo. - Va tutto bene. - la tranquillizzò dolcemente.
Marinette tornò a respirare normalmente, non si era nemmeno accorta di aver trattenuto il fiato. Quando si trattava di Adrien era impossibile per lei restare calma: senza il suo migliore amico sarebbe persa.
- Va bene. Va bene. - ripeté, chiudendo gli occhi e le mani a mezz'aria. - Failed Model. -
Il ragazzo si intenerì e ridacchiò. Oh, Marinette... Avrebbe mai potuto vivere senza? Sarebbe un incubo.
- Piuttosto, ti ho visto correre come un matto non appena è comparso il nemico. Era distante da noi. Dove sei stato? - l'osservò con la testa inclinata di lato, i bulbi indagatori.
Si portò una mano dietro la nuca, colto di sorpresa: - Oh, ecco, ero preoccupato per mio padre... -
- Mmh. - non ne era affatto convinta: non la stava guardando.
- Anche tu sei andata di fretta e furia. Dove sei stata? -
La domanda le si era ritorta contro, eh? E Adrien si era salvato.
- Oh, ehm, a trovare un posto dove nasconderci. Sai... be'.... -
Lui alzò un sopracciglio: - Non mi convinci. -
- Eeehm, ora andiamo, però! Oggi ceno da te! - cambiò discorso, sorridendo energica e si incamminò, seguita da un Adrien sospettoso. - Spero vivamente che non finirà come l'altra volta, Failed Model. - premette il dito contro il suo petto, gli occhi a due fessure.
- Andiamo, Shorty! È stato divertente vedere la tua faccia quando hai scoperto che erano peperoncini. - rise di gusto, avvolgendole le spalle con un braccio.
Fiu! Era riuscita a scamparla!
- Affatto! - gli tirò un pizzicotto al fianco destro.
La guardò male: - Shorty! -
- Failed Model. -
- Odio quel soprannome! -
Marinette gli fece la linguaccia e lui sospirò con il broncio, poi risero.
Era inutile: la serietà tra loro durava poco.

Due migliori amici con una doppia identità neanche una volta rivelata l'uno all'altra, impauriti dalla reazione che potrebbe avere la persona di cui si fidavano più di chiunque altro.
Volevano, senza riuscire nel loro intento. E questo, per loro, era un sollievo: non dovevano vedere l'espressione impressa nei volti di entrambi.
Davvero una fortuna.
Ma non avrebbero mai immaginato che questo potesse essere... un segreto mortale.








*Angolino dell'autrice*
Buon salve! Non so se vi ricordate di me xD
In ogni caso mi ripresento: sono SweetAinwen e tempo fa ho pubblicato una one-shot sul Natale. ^__^ Sono felice sia piaciuta e questo, non so se lo avete notato, è una specie di seguito di 'A wonderful Christmas present'.
Non una specie, penso sia proprio un seguito. xD Ahahah! Mi è venuto in mente non appena ho finito di scrivere la one-shot. xD Comunque, non so se è corretto ciò che ho scritto all'inizio: ho riportato un pezzo della prima parte de Miraculous Ladybug: Le origini. In italiano non l'ho trovato da nessuna parte e ho dovuto tradurlo dallo spagnolo all'italiano. ^__^''' Perdonatemi se non è identico, anche perché penso non lo sia. xD Comunque vi avviso che la storia è completamente distaccata dal cartone. Non è tutto diverso, però. Certe cose le lascerò identiche.
Spero vi possa interessare e che leggerete anche il capito successivo. ^__^
Ci sentiamo presto!
Da: SweetAinwen.

[✓] 𝐋𝐄 𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓 𝐌𝐎𝐑𝐓𝐄𝐋(ᴍɪʀᴀᴄᴜʟᴏᴜs ʟᴀᴅʏʙᴜɢ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora