The beginning of the journey

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Il giorno in cui il sole si rifiutò di sorgere, si narra che dodici combattenti sulla terra furono scelti dal Dio della Distruzione per ricevere un frammento della sua forza.

Tra di essi, sette appartenevano alla terra di Asgard. A causa dei loro nuovi e letali poteri, rappresentavano un pericolo l'uno per l'altro: un conflitto sembrava ormai inevitabile.

La dea Elena, impietositasi della situazione sulla terra, decise di porre fine al conflitto scegliendo un ragazzo che le pareva meritevole e donandogli il suo potere – nascosto nel profondo della sua coscienza, in modo che non potesse servirsene in maniera errata.

Il ragazzo, Evan, nipote di un generale dell'esercito del regno di Terra, si è ora messo in viaggio per adempiere l'ultima volontà del nonno: scoprire i segreti nascosti dietro un antico cimelio di famiglia, una collana.

Nel corso del suo viaggio, Evan si imbatte in un villaggio assediato dai goblin e qui salva una ragazza di nome Karin. Avendo perso entrambi i genitori e ogni cosa a lei cara, la giovane decide di partire al fianco di Evan, a cui deve la vita.



«E così, la nostra avventura sta per avere inizio...» esclamo, allegramente. È una giornata d'autunno fresca e limpida come un torrente di montagna, il lieve soffio del vento muove appena le fronde degli alberi della Foresta Mistica.

Il volto di Karin si apre in un sorriso gentile, mentre controlla per l'ennesima volta l'equipaggiamento e le provviste nelle sacche. Sembra nervosa, per quanto non la conosca ancora abbastanza bene da riuscire a dirlo con certezza. La osservo con attenzione mentre rovista nella sua sacca, cercando di decifrare la sua espressione intenta: i corti capelli castani le danzano attorno al volto, gli occhi sono accesi da una determinazione che non le avevo mai visto addosso.

«Credevo di non fare in tempo a raggiungervi, prima della vostra partenza!» Una voce calda e forte riempie la radura. Karin sobbalza, colta di sorpresa. Un giovane alto, in armatura, sbuca dalle profondità della Foresta, togliendosi dal capo l'elmo e rivelando un viso aperto e sorridente.

«Rudy! È un piacere vederti!» alzo la mano in segno di saluto, «Quale onore, uno dei Sette Cavalieri ad assistere alla nostra partenza...» aggiungo.

Rudy si appoggia al tronco di un albero, sbuffando: «Quindi, sei davvero convinto di voler partire? Mi rendo conto dell'importanza di rispettare la volontà di tuo nonno, non era un uomo che andasse preso alla leggera. Se ti ha chiesto di scoprire qualcosa riguardo quella collana, non dubito che sarà un'informazione fondamentale. Al contempo, preferirei tu restassi qui, al mio fianco. Non riesco a liberarmi della spiacevole sensazione che accadrà qualcosa...»

«Quanto sentimentalismo, non è da te!» ridacchio, posando una mano sulla spalla del mio amico «E come potrei esserti d'aiuto? Sono ancora un ragazzo inesperto, ma spero che questo viaggio servirà a rafforzarmi. Un giorno, Rudy, sarò alla tua altezza».

Il volto del Cavaliere si fa serio. «Non essere sciocco, Evan. Tu possiedi un dono del quale non hai neanche cominciato a renderti conto». Un lampo passa nei suoi occhi scuri, ma è solo un attimo. «Beh, in ogni caso, mi sto preoccupando troppo! Ultimamente, non so veramente cosa mi passi per la testa».

«Immagino sia il peso di tutte le responsabilità che devi assumerti, in quanto membro dei Sette Cavalieri e protettore di Asgard!» interviene Karin, «Tu e Kris siete veramente incredibili, è solo grazie a voi se ora Asgard è un luogo tanto pacifico».

«Ho paura, però, che il ruolo di cavaliere della Luce possa presto diventare un problema» sospira Rudy, stancamente «Tra me e Kris c'è sempre stata competizione, fin da quando eravamo due ragazzini. Non esito a definirlo il mio migliore amico, una delle persone a me più care, ma entrambi aspiriamo a quel titolo. E solo uno può portarlo».

Le Cronache dei Sette CavalieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora