GRINDWORD
PROLOGO
Chiara era una ragazza un po' speciale. Aveva occhi verde scuro e capelli nero corvino. Il suo sorriso era meraviglioso. Chi le stava accanto percepiva la sua immensa bontà. A Chiara piaceva scrivere,amava la natura,rideva con poco ,ma mai per niente. A Chiara piaceva vivere. Lei amava dialogare,confrontare le sue idee,parlare di cultura. Chiara amava la letteratura,amava la vecchia musica.
Chiara era figlia di un professore di , il professor Corraro. La madre invece aveva un piccolo panificio. I genitori della ragazza erano divorziati cosa che lasciò un senso di angoscia sempre alla povera Chiara. Ma Chiara sorrideva comunque,andava avanti. Ed il bello era che i suoi sorrisi erano sinceri,veri,nonostante questa angoscia.
Chiara aveva 14 anni, viveva con la madre in un appartamentino proprio sopra il panificio. Aveva un fratello da parte di padre e madre, Ludovico , che aiutava lavorava in panificio come panettiere. Aveva vent'anni ed era un bel ragazzo ,con le stesse caratteristiche di Chiara:capelli neri,occhi verdi. Era un ragazzo molto simpatico e voleva un gran bene alla sorella,che ricambiava pienamente. Il padre,risposato da quattro anni,aveva una figlia di due anni,Alessia,una bimba bella e gentile,capelli neri e occhi nocciola ereditati dal padre. La moglie del padre era una bellissima donna , molto gentile e materna,che Chiara considerava come una sua amica.
All'inizio del racconto Chiara frequentava il quarto ginnasio(primo superiore al liceo classico,scelto per l'amore per la letteratura) da un quadrimestre. Aveva i suoi amici che ormai la conoscevano:Chiara a volte se ne stava come in disparte,guardava altrove e non si inseriva nel discorso;loro sapevano che in quei momenti Chiara sembrava sola,ma non era così,solo non diceva parola,tutto qui. Ma la dolcezza di Chiara dove la potevano trovare?
CAPITOLO 1
Ero in biblioteca poiché mi serviva il solito silenzio tombale che regna sempre lì. Non ho mai detestato la confusione, ma nei momenti in cui non riuscivo a trovare un vero sorriso preferivo il silenzio e andavo nella biblioteca comunale. Ero sempre sola a casa ma si sentiva l'orrdendo suono dell'impastatrice che tormentava i miei timpani.
Misi la modalità silenziosa al mio cellulare e cercai un libro con cui consolarmi. Girovagai tra gli scaffali di libri antichi e ne trovai uno che mi ispirava molto, Grindword era il suo nome. Lo presi e scelsi un tavolo dove poterlo leggere quando sentii un tremolio proveniente dalla mia coscia,proprio dove c'era la tasca dei miei jeans.
-Pronto?-risposi
-Ciao Chiara sono Alessia,mi avevi chiamato-la voce della moglie di mio padre invase il mio orecchi,aveva una voce sottile.
-Sì,credo di voler parlare con te-dissi a bassissima voce.
-Sei a casa?Ti vengo a prendere e andimo a mangiare qualcosa? Aspetta-aggiunse come se si fosse accorta in quel momento di un particolare-perché sussurri?
-Sono in biblioteca comunale
-Sei venuta a piedi?
-Ehm,si camminare fa bene e sai che mi piace.
-Ok io sono qui fuori. Ero andata a casa di mia madre che sta qui di fronte. Esci.
-Ok arrivo.
Posai il libro promettendomi di tornare per leggerlo e uscii da negozio. Fui immediatamente soffocata da un tipico abbraccio di Alessia.
-Piccola,che succede?
-Stessa storia,nostalgia.
Lei sapeva cosa intendevo,nostalgia di mia madre e mio padre insieme. Non temevo per niente che si irritasse,lei mi capiva visto che le era capitata la stessa storia.
-C'è un bar qui vicino che fa degli ottimi cappuccini e dei biscotti squisiti.-propose
-Oh mio Dio Alessia!!!! Mi vuoi fare ingrassare?-rise e io feci come lei.
-Si cara,non ti farebbe male un po' di ciccia. Sei tutta ossa!
-Allora andiamo-sorrise e mi fece l'occhiolino.
Mangiammo i biscotti intingendoli nel cappuccino mentre le parlavo dei miei problemi famigliari. Ne parlavo solo con lei,con Ludo,mio fratello e con Germy,la mia più cara amica.
-Tesoro sai che sei la ragazza più forte che conosca?-commentò infine la donna. Sorrisi annuendo,su questo non ero modesta.
Arrivata al panificio erano già le 20:30 di sera di sabato 25 gennaio 2017. Quando entrai le commesse e la cassiera mi sorrisero cordialmente. Entrai nella stanza dove si preparavano i prodotti del panificio e vidi mia mamma, una bella donna alta e magra, dai capelli color cenere e gli occhi verdi come i miei.
-Dove sei stata tutto questo tempo?
-Biblioteca-non sarebbe stata felice di sapere che in verità ero stata con Alessia.
-Tre ore?
-Ho letto un libro intero!!
-Sono felice che ti piaccia a tal punto leggere-sorrise soddisfatta. Poi ad un tratto si accigliò leggermente.-E i compiti?
-Domani è domenica!
-Voi giovani di oggi non volete mai la domenica libera! Senti almeno mi dici cos'hai per lunedì?
-Uhm...Versione di greco,due pagine d'inglese e basta...gli altri anticipati. Sai mamma io ci penso al mio fine settimana.-Le diedi un bacio sulla guancia,salutai Ludo e l'altro panettiere e corsi su per le scale dritta alla mia stanza. Controllai le notifiche del mio cellulare. Risposi ai messaggi su whatsapp e cancellai ignorandole quelle di facebook.
Presi il libro di greco e cominciai la versione,affiancata dal mio più grande amico-nemico Il Dizionario. Dopo due ore riuscii nel mio intento e poi mia madre mi chiamò per cenare. Alle 23:00 finii e presi l'inglese. Così alle 23:15 avevo finito tutti i compiti per lunedì.
Presi il cellulare e cancellai tutte le notifiche, non amavo molto le conversazioni virtuali perché non potevo guardare in faccia la persona con cui parlavo e non potevo capire le sue reali emozioni.
Presi il PC ,andai su Google e cercai :Grindword.
Risultati di ricerca:la solita wikipedia e altre fonti sconosciute. Ovviamente non mancano le immagini del libro in lingua italiana o in lingua originale,cioè inglese. Clicco sulla mia amata Wikipedia e leggo le informazioni. Di Ronald Catcher,da me sconosciuto. È un romanzo fantastico che parla di una ragazza,Clare, che entra nel mondo di Grind un anziano signore, molto Saggio che poi è proprio il Re della Sagezza che le svela pian piano i segreti della Sagezza a Clare. Sembrava interessante. Confermai ,llo leggerò
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Grindword
FantasyLe era sembrato un libro di fantasia ma era molto di più. Grindword era un posto meraviglioso ma anche terribile e pensare ad una vita sempre li era una tortura. Chiara voleva casa sua non le importava niente della sapienza,ma c'era scritto chiaro s...