Capitolo 1 - l'inizio

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"Dai Jonathan! Almeno provaci!" mi dice insistentemente il mio amico Sam, nel tentativo di convincermi.
"No, Sam! Non ho alcuna intenzione di mettermi su Grindr, ho ancora una dignità!" ribatto.
Non ho alcuna intenzione di star a parlare con qualcuno che fa l'antipatico con qualcuno che neanche conosce. Ma dico, scherziamo? Io, che ho ancora una confusione abissale in testa a causa di un ragazzo che ha giocato col mio cuore per nove mesi e che è appena uscito da una relazione durata cinque giorni con un ragazzino di tredici anni, dovrei mettermi a contattare persone a random su un sito per incontri? No grazie.
Il mio amico Sam si mette l'anima in pace e sbuffa in segno di resa. "Almeno una canna ce la fumiamo?" Mi chiede con aria di supplica.
Ed eccoci dopo dieci minuti a fumare una bella cima verde, comperata dal fidanzato di mia sorella maggiore.
Forse questa è l'unica cosa che riesce a tenermi calmo.
Ah, le presentazioni, giusto. Mi chiamo Jonathan William, sono un ragazzo di sedici anni (che compirò ad ottobre), ho un amore sfegatato per la musica e vivo in un paese in cui le ragazze hanno le gambe opposte alla mentalità di esso, che è inevitabilmente chiusa. Boh penso che basti. Ah no, manca ancora un piccolo dettaglio di me: sono omosessuale. Già, e ne vado fiero.
In ogni caso, non è di me che stiamo parlando ora.
Torno a casa, non amo stare troppo in giro, soprattutto in estate vista la mia avversione per il caldo. Preferisco di gran lunga l'inverno.
Mi faccio una doccia accompagnata, ovviamente, da un mio concerto privato in cui mi esibisco in urli e stramazzi che sarebbe meglio non ascoltare.
Da quando ho mandato a Fanculo Stefan a Capodanno mi sento totalmente vuoto. Dovrebbe essere normale sentirsi così dopo la prima delusione in amore, no?
In testa continuano a girarmi le parole di Sam mentre mi assilla con quella stupida app di incontri.
E da buon ragazzo depresso, cui sono, sono già su play store a scaricarla.
Completo i moduli di iscrizione come da routine e finalmente entro nel mondo dei gay disperati che sperano di trovare l'amore col telefono. Quasi come fosse un metal detector.
Non trovo nessuno di interessante, quindi per il momento mi metto sul letto ad ascoltare le canzoni di Lana del Rey.
Mi sento stupido ad essermi messo su quel sito di incontri. Prendo di nuovo il cellulare in mano, deciso a disinstallare l'applicazione, ma mi accorgo che mi sono arrivati dei messaggi su di essa. Trovo tre chat. Una di un quarantenne, che elimino senza troppe esitazioni, una chat che sarà ignorata per il semplice fatto che inizia con "foto viso?", e vorrei evitare di mostrami subito dato che non sono dichiarato, e infine una chat che mi interessa. Il profilo ha l'icona dei doni della morte di Harry Potter (che adoro follemente) e inizia con un semplice ed efficace "ciao".
Complimenti ragazzo, ti sei guadagnato l'onore di parlarmi.
"Ciao".

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