Una guerriera non necessita di un principe pronto a salvarla. Quando il suo sguardo viene rivolto verso lo sconfinato orizzonte, non è un cavaliere al galoppo di un candido destriero quel che vede. Ella, al contrario, scorge i campi di battaglia ed è lei stessa cavaliere sulla sella di un fiero cavallo, pronta a far soccombere i nemici brandendo tenacemente la propria spada.
Lagertha non avrebbe potuto mai ammirare un differente paesaggio; inspirando profondamente il profumo della battaglia, sapeva che quello fosse il suo posto. Non avrebbe potuto mai esservene uno diverso.
Forse un tempo, un luogo utopico del passato che lei considerava oramai un'illusione, aveva trovato il suo posto all'interno di una calda dimora in cui crescere dei figli e stringere a sé un marito. Un tempo oramai volato via come foglie trascinate dal vento.
Eppure, anche lì, anche in quel sogno, lei brandiva una spada.
Una donna guerriero tale sarebbe rimasta; l'essenza di un'anima era impossibile da mutare, il cuore di un umano non poteva scostarsi dal destino prefissato.
Sapeva che gli dei non lo avrebbero permesso.
Sapeva che lei stessa non avrebbe mai lasciato che accadesse.
Concentrata completamente nel corpo e nell'anima, gli occhi azzurri si socchiusero per lasciar libera meditazione alla mente ricolma di pensieri e al tempo stesso vuota.
Gli dei sorridono sempre ai coraggiosi, questo era ciò che veniva detto e in cui lei credeva profondamente. In quel momento, rilassata dal fresco vento che le stuzzicava il volto lasciando oscillare i capelli, Lagertha immaginava i loro sguardi compiaciuti e deliziati.
Era una visione che le infondeva sicurezza, un incentivo a combattere con in cuore la speranza di avere le porte del Valhalla pronte ad accoglierla.
Strinse l'elsa della spada e fuoriuscì la lama dal fodero. L'ora del sangue stava per sopraggiungere.
A lenti passi si mosse verso i compagni; alcuni di loro sarebbero tornati vittoriosi al suo fianco, di altri i corpi si sarebbero mischiati con quelli dei nemici.
Ma lei, lei era certa di far ritorno. Gli dei desideravano godere del suo spettacolo ancora per molto prima di strapparla dalle lande terrene.
Lo sapeva.
Lo sentiva.
Una donna che nulla aveva da invidiare agli uomini doveva essere un'incredibile fonte d'intrattenimento. Poteva sorprender loro e i terreni in molteplici modi. Poteva stravolgere gli ordini generali con una sola freccia scoccata o il furente colpo di un'ascia.
Combatti, Lagertha. Segui il tuo destino e alla fine, accetta la morte e con questa il Valhalla.
E con la sicurezza negli occhi, la donna guerriero urlò un grido di battaglia, non consentendo ai nemici neanche il tempo di realizzare la loro morte.------------------------------------Salve, prima fanfic su Vikings scritta durante due ore buca in classe. L'ispirazione è nata spontanea e quindi, perchè non seguirla? Infondo, Lagertha è uno dei miei personaggi preferiti di Vikings e mi ero già promessa di scrivere qualcosa su di lei. Finalmente l'ho fatto.Grazie a chi leggerà e alla prossima._Alexis J Frost_
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A Warrior doesn't need a Prince. ( Lagertha - Vikings)
Fanfiction{Solo!Lagertha- Flashfic 19° in "Vikings" - 01/07/2018} Una guerriera non necessita di un principe pronto a salvarla. Quando il suo sguardo viene rivolto verso lo sconfinato orizzonte, non è un cavaliere al galoppo di un candido destriero quel che v...