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Tornai nella mia piccola casa, puzzava e non aveva nessuno che la tenesse.
Mia madre è tossicodipendente ed alcolizzata, e dovrei occuparmi io di tutto, ma non lo faccio, la lascio marcire in quello che ha creato.
Mi diressi nel bagno, ed avvicinandomi vidi dei tocchi di hashish sul lavandino.
-"Mamma porca puttana, leva questa merda da qui!"
-"Shubito teshoro"
E barcollando si avvicinò verso di me.
Puzzava di alcool e marijuana.
-"Fatti una doccia, fai vomitare."
Fece dei versi e si spogliò, io uscii.
Andai sul tetto, era così rilassante.
Guardavo le stelle, ascoltando il dolce sospiro della notte.
Presi una sigaretta dal mio pacchetto quasi vuoto di Marlboro rosse e l'accesi.
I pensieri svanivano nella dolce danza che produceva il fumo quando usciva dalla mia bocca, e d'un tratto non ero più la figlia della povera e distrutta Marie, ero un anima libera che volava verso il cielo insieme al dolce vento di settembre..
Puntai gli occhi verso la strada ed intravidi la ragazza di quel pomeriggio, Jodie. Una mia compagna di scuola mi aveva detto il suo nome.
Camminava sola sotto la luce bassa del lampione situato al lato della strada.
Mi scivolò il pacchetto di sigarette e cadde nel giardino di casa mia
-"Merda!" urlai.
Jodie si voltò per un attimo verso di me, poi si girò e continuò il suo cammino.
Quella sera non la vidi più.
Rientrai in casa verso le 23:30, mia mamma dormiva profondamente, così decisi di andare a letto anche io.

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